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Meridiana di Augusto

L'orologio solare del primo Imperatore

Realizzato dall'imperatore Augusto servendosi dell'opera di Manlio Matematico, con un decreto del Senato del 13 a.C. per celebrare le conquiste della Gallia e della Spagna, il monumento era formato da una vasta piazza di circa 160 x 75 metri, pavimentata in travertino e sulla quale tracciate, con listelli di bronzo, le indicazioni delle ore oppure, probabilmente gli archi parabolici dell’analemma.

Utilizzava come gnomone un grande obelisco egiziano in granito rosso, dell'altezza di circa 30 metri, prelevato dalla città di Eliopoli. L'obelisco fu trasportato con grandi difficoltà via mare e poi lungo il Tevere in un lungo viaggio durato circa due anni. Sbarcato al Foro Boario, il monolito fu trascinato fino alla sua collocazione nel Campo Marzio per essere rialzato nella posizione prevista. Plinio il Vecchio ne descrisse il funzionamento[3] Ogni anniversario dalla nascita di Augusto (23 settembre), l'obelisco gettava la sua ombra sull'ingresso dell'Ara Pacis, situata nelle vicinanze.

Nel Medioevo, forse nel IX secolo, l'obelisco crollò a terra, rompendosi in cinque pezzi. Riscoperto nel XV secolo, fu rialzato durante il pontificato di Pio VI, divenendo l'obelisco di Montecitorio.

Nel 1979, all'interno di una serie di cantine del Campo Marzio, fu rinvenuto ad una profondità di 8 metri un tratto dell'antica pavimentazione della piazza, riportante una linea graduata e iscrizioni in greco riferibili a simboli zodiacali.

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