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Gian Lorenzo Bernini pittore nell'ultima fase della sua attività

 28/05/2019 orario visita ore 17:30

Valutazione: ★ ★ ★ 3 stelle

Un'ipotesi per il Carnefice con la testa del Battista dell' Accademia Nazionale di San Luca. Presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, si terrà la conferenza Gian Lorenzo Bernini pittore nell' ultima fase della sua attività. Un' ipotesi per il Carnefice con la testa del Battista dell' Accademia Nazionale di San Luca, di Claudio Strinati.

Nelle collezioni dell’ Accademia Nazionale di San Luca l’olio su tela raffigurante il Carnefice con la testa del Battista (cm. 134x102) spicca tra le opere meno note e nel contempo di ragguardevole qualità e interesse storico-artistico. L’insigne dipinto, proveniente dal lascito Dumarest del 1913, è rimasto pressoché sconosciuto fino al 2017 quando è stato individuato da Vittorio Sgarbi che lo ha fatto esporre nella mostra da lui curata (presentata in varie sedi la prima delle quali è stata il Forte di Bard) "Da Raffaello a Balla, Capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca", in occasione della quale il quadro è stato sottoposto a un eccellente restauro ed è stato studiato per la prima volta. Una esaustiva scheda per il catalogo, tra gli altri elementi di analisi, riferisce con correttezza di una indicazione a favore di Giovan Battista Beinaschi formulata con cautela e prudenza da Francesco Petrucci.

L’opera appare essere un autentico capolavoro e la qualità della stesura pittorica, nonché la presenza sul retro della tela dell’iscrizione "G.B. 1674", hanno indotto Claudio Strinati a formulare una attribuzione a Gian Lorenzo Bernini nella fase tarda della sua attività. Ove tale riferimento venisse accolto, si potrebbe parlare di una sostanziale aggiunta al catalogo dell’opera pittorica del Bernini e per di più alla fase tarda oggi ben poco conosciuta.

Strinati già in passato si è dedicato allo studio del Bernini pittore, collaborando alla mostra "Bernini pittore" tenutasi a Palazzo Barberini nel 2007 a cura di Tomaso Montanari, e dialogando ripetutamente con Francesco Petrucci, autore della più importante monografia sul Bernini pittore.

La ricerca di Strinati riveste così un certo interesse, dato che le fonti citano ( in particolare il figlio del maestro, Domenico Bernini nella biografia molto dettagliata e attendibile che scrisse sul padre) più di cento quadri dipinti da Gian Lorenzo, sia pure come attività collaterale e minore. Di questi oggi sono identificati con certezza non più di una trentina, e quindi è del tutto lecito tentare di approfondire il tema.

La pittura per Bernini è stata comunque una attività degna di nota. Più privata e riservata ma non per questo trascurabile. Inoltre il dipinto dell’ Accademia Nazionale di San Luca potrebbe essere databile agli anni tardi, proprio in quella fase di cui non sappiamo quasi nulla dell’ opera pittorica del Bernini.

Quindi la proposta di Strinati è tesa a portare un contributo al periodo tardo del maestro, oggetto di continue e approfondite indagini da parte degli specialisti ma ancora da esplorare più a fondo.

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