Il 28 maggio 1585, Papa Sisto V acquista da Marzio Colonna, per la somma di 25.000 scudi, i terreni ove erano presenti le antiche sorgenti dell'acquedotto Alessandrino, in località Pantano Borghese, nei pressi dell'antica via Prenestina. L'obiettivo del pontefice era di ripristinare un flusso d'acqua fino ai colli nel centro di Roma, dove stava realizzando la sua villa suburbana. A conclusione dei lavori affidati a Giovanni Fontana, il 15 giugno 1587, viene inaugurata la Fontana terminale (Castellum Aquae) sul Monte Viminale. Grazie al acquedotto, negli anni successivi vennero realizzate numerose altre fontane.