Data scatto: 1923
L'Illustrazione Italiana. 19 Novembre 1923. Raccolta zoologica della spedizione Vittorio Tedesco Zammarano in Somalia.
Inaugurazione del Museo Coloniale al Palazzo della Consulta:
"Con l'intervento dell'onorevole Mussolini, di parecchi ministri e di altre autorità e con un forte discorso del ministro delle Colonie on. Federzoni, è stato inaugurato a Roma, nel giorno genetliaco del Re, il Museo Coloniale Italiano, il quale ha la sua sede al piano terreno della Consulta, in diciotto piccole sale, un tempo scuderie dei cavalli delle guardie nobili pontificie, poi trasformate in uffici del Ministero degli Esteri.
Il Museo Coloniale, di cui è direttore il comm. Giglio, è stato istituito allo scopo di far conoscere la produzione attuale delle nostre colonie e della Tripolitania, della Cirenaica, dell'Eritrea e della Somalia, Il Museo è stato ordinato seguendo, per quanto era possibile, un criterio regionale. La produzione della Tripolitania è rappresentata da un’abbondante qualità di mercanzie: ottimi tabacchi specie per le sigarette, splendidi baracani di seta, vesti delle dame indigene in velluti, pregevoli ricami e poi cuscini del Sudan e della Nigeria che le carovane portano in Colonia e che la Colonia lavora e presenta in forma elegantissima. Vi figurano inoltre scatole di tonno, campioni di orzo, di grano, di granoturco, pelli in quantità. Infine l'henna, un prodotto caro all’eterno femminino internazionale. Nella sala del Cosmorama si ammirano magnifiche fotografie a colori, opera del colonnello Pellerano, ex direttore dell'Arsenale di Tripoli.
Nella sezione della Cirenaica figurano campioni della magnifica produzione di orzo, caratteristica di questa Colonia, lane, tappeti di Misurata e dBengasi, spugne le più belle del mondo, campioni di sparto che serve, come è noto, a produrre la cellulosa con la quale si fa la carta.
In altre sale vediamo una infinità di piccoli oggetti graziosi e preziosi di oreficeria, ornamenti vari, armi di tutte le forme e dimensioni.
Assai ammirata la saletta zoologica della spedizione del maggiore Vittorio Tedesco Zammarano in Somalia, della quale ebbe già ad occuparsi la IuLustrazione IraLiANa. In questi brevi cenni non possiamo diffonderci ad illustrare la bellissima collezione della fauna e della flora, della produzione della quale è fervente propagandista il Duca degli Abruzzi. In questa saletta, che chiameremo la saletta Zammarano, figurano pelli di giraffe e di gazzelle, teste di rinoceronti, di elefanti e di bufali, un pitone intero splendidamente imbalsamato.
Nella sezione della Somalia sono assai interssanti i campioni in cotone, il quale regge vanta giosamente il confronto con le varietà egiziane.
Questo Museo, che viene a colmare una lacuna nelle istituzioni residenti alla capitale, servirà a scuotere anche lo scetticismo del pubblico, giacchè, come ebbe a dire l'on. Federzoni nel suo discorso, le Colonie non sono da noi amate come meriterebbero: esse vivono fuori dell'orizzonte spirituale della più grande parte degli italiani, così nel mondo del pensiero come, e ancor più, in quello dell'azione.
Il nostro patrimonio coloniale vale pure qualche cosa anche economicamente e più potrà valere per l'avvenire se sarà meno negletto dal risparmio e dall'attività degli italiani: di ciò si acquista la assoluta certezza visitando il Museo inaugurato a Roma in questi giorni."