Data scatto: 1/8/1937
L'Illustrazione Italiana 8 agosto 1937. Primi spettacoli del Teatro dell'Opera.
Monumento
CronologiaIl Governatore di Roma Piero Colonna decide che il Teatro dell'Opera organizzi nei mesi di luglio e agosto una stagione estiva all'aperto, ambientata nel complesso archeologico delle Terme di Caracalla:
"Tutti i diversi ambienti delle Terme, dal Frigidarium alla Piscina, dal Tepidarium alla Cella Media, dal Celidarium alla Biblioteca, sono stati trasformati in un grandioso sonante cantiere per allestire un teatro rispondente a grandi movimenti scenici e ad esigenze di acustica e di visibilità di un vasto pubblico.
Il palcoscenico è stato eretto nell'abside di una delle grandi aule del Tepidarium mentre l'ampia area antistante, frazionata in vari ordini di posti, è stata ridotta a platea, capace di oltre ottomila persone. Notevoli le disponibilità che il maestoso insieme di ruderi imperiali offre alle complesse esigenze teatrali.
Per alcuni servizi si è ricorso ai sotterranei, già asilo di pipistrelli di topi e di gufi, messi in fuga dagli operfi che hanno sistemato specialmente quella parte della galleria che dal Mitreo, venuto alla luce durante i recenti scavi, porta fino al centro della platea.
Come spettacolo d'opera venne data la Lucia di Lammermoor, quasi con lo stesso complesso artistico che nell'inverno scorso ha rappresentato con clamoroso successo lo spartito donizettiano al Teatro Reale dell'Opera. «Lucia», Toti dal Monte coi suoi gorgheggi di usignuolo innamorato e «Edgardo» Beniamino Gigli colle sue squillanti note appassionate e frementi provocarono tempeste di applausi. Ottima la concertazione e direzione orchestrale affidata al giovane maestro Oliviero de Fabritiis, intonate le masse corali.
Ingegnosa la messa in scena che ha vivificato i vecchi giganti delle terme: fantastici gli effetti di luce che si proiettavano anche su alcuni settori del pubblico raccolto nella platea e nelle gradinate, coronate da una folta vegetazione di pini, di lauri e di oleandri.
Data la stagione avanzata, questo anno alle Terme non si son date che tre rappresentazioni. La breve stagione ha avuto un carattere sperimentale. Negli anni prossimi la felice iniziativa assumerà una forma più vasta e complessa. Con un ritorno alle antiche tradizioni, Roma ha ormai il suo teatro per il popolo."