I locali abbandonati dell'Ospedale di San Galla (fusosi con quello della Consolazione) sono utilizzati da monsignore Marcantonio Odescalchi per istituirvi un ricovero notturno per i poveri, i lavoratori della campagna ed i forestieri bisognosi.
Il monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, direttore dell'ospizio di San Galla, mosso a compassione per i tanti ragazzi abbandonati e vagabondi che cercavano ospitalita notturna e per tenerli lontano dalla promiscuitą del ricovero, fonda un Collegio presso la sua abitazione a Piazza Margana.
Monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, a seguito dei lavori di ricostruzione dell'Ospizio di San Galla, acquista un terreno presso il porto di Ripa ed avvia la costruzione di un nuova struttura a Ripa Grande, dove i ragazzi provenienti dal Collegio fondato a Piazza Margana, potessero essere avviati a varie attivitą artigianali.
I ragazzi del Collegio San Michele si trasferiscono nella nuova sede a Ripa.
Papa Innocenzo XII acquista da Livio Odescalchi lo stabile del Collegio San Michele a Ripa con l'intento di istituire una nuova struttura e pił complessa struttura per coordinare le attivitą assistenziali a Roma.
Papa Innocenzo XII acquista da Livio Odescalchi lo stabile del Collegio San Michele a Ripa con l'intento di istituire una nuova struttura e pił complessa struttura per coordinare le attivitą assistenziali a Roma.
Papa Innocenzo XII istituisce con la bolla Ad exercitium pietatis, l'Ospizio Apostolico San Michele per i poveri ed inabili. Fra i vari ordinamenti gestionali, dispone che l'insegnamento impartito debba essere esclusivamente di carattere artigianale con la proibizione di insegnare la grammatica e le scienze liberali.
Papa Innocenzo XII, con un motu proprio affida la gestione dell'Ospizio Apostolico dei poveri invalidi ad una congregazione fondata da tre cardinali ed un prelato con funzioni esecutive.
Posa della prima pietra della Casa di Correzione minorile presso l'Ospizio San Michele.
Viene inaugurato il lanificio nell'Ospizio apostolico San Michele, prima struttura basata su criteri professionali che si avvale soprattutto del lavoro dei detenuti nella Casa di Correzione. A tale scopo l'istituto ottiene in dono 15 once d'acqua dell'Acqua Paola.
Papa Clemente XI, con un motu proprio norma la disciplina del carcere minorile all'Ospizio apostolico San Michele. Concede 15 once d'acqua per le esigenze del lanifico (che si avvale soprattutto del lavoro dei detenuti nella Casa di Correzione) e le rendite delle dogane di Terra e di Ripa.
Papa Clemente XI autorizza i cardinali protettori dell'Ospizio Apostolico San Michele di procedere agli acquisti necessari ad ampliare la fabbrica per ospitare i vecchi dall'Ospedale di Ponte Sisto e le Zitelle del Laterano.
In sostituzione di Carlo Fontana, sono nominati alla direzione della fabbrica dell'Ospizio Apostolico San Michele, Filippo De Romanis e NiCcola Michetti.
Consacrazione della Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesł Cristo, detta Chiesa Grande dell'Ospizio apostolico San Michele.
Viene conclusa la costruzione nell'Ospizio apostolico San Michele, di un carcere per le donne condannate per delitti comuni e meretrici.
Papa Pio VI, con motu proprio, risolve una controversia con le monache di Santa Cecilia che permette la ripresa dei lavori all'Ospizio apostolico San Michele.
Le Zitelle ospitate nel Conservatorio del Palazzo Lateranense, si trasferiscono nella nuova ala realizzata apposta al complesso del San Michele a Ripa. All'istituto sono assegnati 4.000 scudi annui.
Il carcere femminile viene spostato dal complesso del San Michele al Deposito di Mendicitą di termini, presso gli ambienti dei granai gregoriani.
Il carcere minorile maschile viene spostato dal complesso del San Michele alla nuova struttura fatta costruire accanto alle carceri nuove a via Giulia.
Inaugurazione della nuova facciata della chiesa grande dell'Istituto San Michele.
Carlo Luigi Morichini assunme la direzione effettiva, con il titolo di vicepresidente, dell'ospizio di San Michele a Ripa Grande. La carica gli permette di approfondire la conoscenza e il funzionamento dei molti istituti di caritą e beneficenza della cittą.
Il cardinale Giuseppe della Porta Rodiani svolge una nuova consacrazione della chiesa grande dell'Istituto San Michele, a conclusione dei lavori di completamento.
Vengono chiuse la comunitą dei ragazzi e l'opificio dell'istituto San Michele.
Le suore di San Giuseppe sono incaricate di gestire il Conservatorio dei Vecchi all'Istituto San Michele.
L'Ospizio apostolico San Michele, a causa della grave situazione economica, č costretto a stipulare un accordo con il Governo Italiano. Sono cedute le sue proprietą immobiliari, per 2.000.000 di lire e una rendita (comunque insufficiente alle reali necessitą di gestione).
Viene deciso con regio decreto, nel tentativo di riorganizzare le sue attivitą, che le officine artistiche dell'Istituto San Michele sono accorpate al Regio Istituto Nazionale di Istruzione Professionale all'Esquilino. Cessano le attivitą dell'Arazzeria.
Regio decreto n.1353 che accorpa l'Istituto San michele con l'Orfanotrofio di Santa Maria degli Angeli.
A causa di un nuovo crollo di alcune strutture interne, il complesso di San Michele a Ripa viene dichiarato pericolante e sgombrato anche delle ultime botteghe artigiane, ultima rendita dell'ente.
Il complesso del San Michele viene acquisito dallo Stato e destinato a sede dell'allora Direzione centrale Antichitą e belle arti del ministero della pubblica istruzione.
Dallo scorporo dal Ministero della pubblica istruzione, viene istituito con decreto-legge del governo Moro IV, il Ministero per i beni culturali e l'ambiente. Primo titolare del dicastero Giovanni Spadolini. Il nuovo istituto, programmaticamente definito "per" i beni culturali, a rimarcare la volontą di creare un organo prevalentemente tecnico, raccoglie in buona parte le competenze e le funzioni in materia che erano prima del Ministero della pubblica istruzione, quali antichitą e belle arti, accademie e biblioteche. A queste competenze e funzioni si aggiungono quelle del Ministero dell'interno, come gli archivi di Stato, e della Presidenza del Consiglio dei ministri, come la discoteca di Stato, l'editoria libraria e diffusione della cultura. La sede amministrativa del Ministero si installa a Palazzo del Collegio Romano, mentre nel Complesso Monumentale di San Michele a Ripa trovano sede la Direzione generale archeologia, belle arti e e paesaggio (ABAP), l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).