Un gruppo di musicisti dilettanti guidati dal compositore e marchese Raffaele Muti Papazzurri, istituiscono l'Accademia Filarmonica Romana, con lo scopo di favorire l'esecuzione di musica da camera e sinfonica, o per l'esecuzione in forma di concerto di opere liriche la cui rappresentazione fosse impedita dalla censura. Primo concerto a Palazzo Odescalchi.
Cantata in onore del sommo pontefice Pio IX eseguita nell'Aula Massima del Palazzo Senatorio sul Campidoglio la sera dai dilettanti romani dell'Accademia Filarmonica.
Il Segretario di Stato Antonelli impone la chiusura dell'Accademia Filarmonica romana, ritenendo l'istituzione un focolaio di rivoluzionari liberali.
A Palazzo Braschi si installa nello scolano e nel salone al primo piano un teatro gestito dall'Accademia FIlarmonica romana.
L'Accademia Filarmonica Romana ottiene l'incarico di curare le esecuzioni musicali nelle commemorazioni ufficiali che si svolgevano al Pantheon.
La Filarmonica romana inaugura un busto in onore di Pierluigi da Palestrina, collocato nella sala Palestrina di palazzo Doria Pamphilj a Piazza Navona.
L'Accademia Filarmonica si ricostituisce e si installa in alcune sale del palazzo dei sabini a via delle Muratte.
L'Accademia Filarmonica trova sede a Via di Ripetta 105 (ex Ospedale di San Rocco), nei pressi del Auditorio Corea, ponendo le premesse per l'inizio di un'importante attivitą concertistica.
Ultimo concerto della Reale Accademia Filarmonica Romana nella sala Sgambati di via di Ripetta. I concerti si spostano nella Sala Pichetti.
Rifondazione dell'Accademia Filarmonica Romana, con la direzione artistica di Alfredo Casella il quale si impegna soprattutto nel far conoscere la musica contemporanea. La sede amministrativa, essendo stata demolita la Sala Sgambati a Via di Ripetta, viene posta nella Casina Vagnuzzi in via Flaminia 118, mentre i concerti si svolgono al Teatro Eliseo.
Si costituisce la Teatro Olimpico s.p.a., su una base di azionariato diffuso e grazie alla partecipazione di illuminati professionisti, imprenditori, intellettuali e amanti della musica che gravitavano intorno alla Accademia Filarmonica Romana. Acquisito il teatro olimpico, vi si trasferisce la programmazione concertistica dell'Accademia.