I membri dell'Accademia fisico-matematica di monsignor Giovanni Giustino Ciampini osservano la cometa di Halley dal tetto del convento di Santa Maria in Vallicella.
Il duca Caetani fa installare sul tetto del suo palazzo alle Botteghe oscure, un osservatorio astronomico e meteorologico, il primo del suo genere a Roma.
Al Collegio romano, per le ricerche del gabinetto astronomico e fisico, viene edificata una torretta detta anche dell'osservatorio.
Inaugurazione del nuovo osservatorio Astronomico dell'Archiginnasio presso la Torrre di Niccolo V al Palazzo Senatorio, gestito dall'Accademia dei Lincei.
Vengono sospese le riunioni dell'Accademia dei Lincei e le attività dell'Osservatorio astronomico. Il Senatore di Roma vuole tornare in possesso delle sue stanze. La Segreteria di Stato, sorda alle richieste accademiche, ed il ministero degli Interni ordinano che per "decisa volontà di S. S. Nostro Signore Gregorio XVI, che l'Accademia dei Lincei non avesse più residenza e sede nel palazzo senatorio in Campidoglio, e che fino a nuovo ordine della stessa Sua Santità restasse sospesa qualunque adunanza dell'Accademia.
Papa Pio IX restituì all’Accademia dei Lincei la sua sede in Campidoglio e ad Ignazio Calandrelli l'appartamento dello Scarpellini, con il titolo di astronomo dell’Accademia e con il compito di riorganizzare un osservatorio universitario ed arricchirlo di nuovi strumenti più moderni: viene acquistato il Circolo Meridiano di 94 mm di apertura fabbricato nella famosa officina degli Ertel di Monaco, collocato su due grosse colonne di marmo di Carrara; ampliata e abbellita con una cupola la sala maggiore che contiene il circolo e il quadrante murario; viene aggiunte una biblioteca ed una sala per le osservazione meteorologiche; il principe Torlonia dona un grande telescopio catodiottrico, con il riflettore di marmo nero antico di 9 piedi di lunghezza focale e 8 pollici di apertura, costruito dall'ottico Gatti. L'Osservatorio Pontificio del Campidoglio diventa così il più moderno d'Europa.
Padre Secchi viene nominato direttore dell'osservatorio astronomico del Collegio romano. Con l'aiuto dell'eredità paterna, acquista un equatoriale di Merz di 24 cm. di apertura e 435 cm. di distanza focale. Per ospitare lo strumento, viene avviata la costruzione di una nuova struttura posta sopra la chiesa di S. Ignazio, sfruttando come base i robusti muri e pilastri, che secondo il progetto originario, avrebbero dovuto sostenere una cupola con 17 metri di diametro.
Inaugurazione e avvio delle attività dell'Osservatorio Astronomico del Collegio romano, realizzato sopra il tetto della chiesa di Sant'Ignazio.
Il Casino Corsini al Gianicolo, viene trasformato in una torretta-osservatorio della sezione romana del Club Alpino, dove con un cannocchiale mobile, possono esplorare l’orizzonte montuoso della catena appenninica. L'ingegnere Paolo Emilio De Sanctis realizza le trasformazioni in stile neomedioevali.
Dopo che l'Osservatorio del Collegio Romano era stato espropriato dello Stato italiano, padre Francesco Denza a proporre a papa Leone XIII di riaprire la Torre dei Venti (che versava in stato di abbandono) alle osservazioni del cielo.
L'Osservatorio Astronomico e il museo copernicano al Collegio romano passano al Ministero dell'Istruzione Pubblica.
Con il motu proprio di Leone XIII Ut mysticam, viene fondata la Specola Vaticana. Padre Francesco Denzane viene nominato primo direttore. L'osservatorio è dotato di una prima cupola girevole di 3,5 metri con apertura di 58 cm, posta sulla Torre dei Venti e di una cupola girevole di 8 metri posta sulla Torre di San Giovanni (dove sono svolti gli studi fotografici per il progetto internazionale della Carte du Ciel).
Inaugurazione della nuova Specula vaticana nella Torre leonina: "Il grande telescopio della cupola ha un ob biettivo del diametro di 41 cm., ed è lungo quasi 7 metri (di distanza focale, protetto da una nuova cupola di 8,8 metri). Se non ha la pretesa di gareggiare con i potenti telescopi americani, non è sorpassato in Italia che da quello di Brera in Milano.
Fra le persone che alla restaurazione totale della Specola hanno dato tutte le loro forze ed il loro | ingegno, il primo posto spetta al prof. P. D. Hagen, l'attuale ettore della che mi e 1906 dalle eric! ve egli va l'osservatorio di, Georgetown, in meno di quattro anni elevare la Specola Vaticana a quell'alto livello scientifico che essa ora si onora."
L'Osservatorio Astronomico del Collegio Romano e quello dell'Archiginnasio al Campidoglio si fondono dando origine all'Osservatorio di Roma.
Il demanio dello stato cede al comune la Villa Mellini a Monte Mario destinandola alla costituzione del nuovo Osservatorio astronomico.
La raccolta di strumenti che costituiva il "Museo Copernicano" viene trasferito dai locali del Collegio Romano a quelli della villa Mellini, sede del nuovo Osservatorio di Roma. Rimane solo la meridiana e gli orologi ad ore italiche che, essendo costruiti sulle pareti dell'edificio, risultarono intrasportabili.
Papa Pio Xi inaugura la nuova Specola Vatiacana. L'istituto astronomico si è trasferito nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo a causa della crescente illuminazione della città di Roma, che ha reso sempre più difficile l'osservazione del cielo. Sono state costruite una cupola girevole di 8,5 metri per il nuovo rifrattore visuale; un'altra cupola di 8 metri per ospitare un moderno doppio astrografo, dotato di uno spettrografo per la ricerca astrofisica.
L'Osservatorio atronomico del Campidoglio viene chiuso e demolito per dare una nuova sistemazione al palazzo senatorio.
Giuseppe Armellini, professore della cattedra di astronomia a Roma prende possesso del nuovo Osservatorio di Monte Mario presso la quattrocentesca Villa Mellini.
Alla presenza di numerose autorità, viene inaugurata la nuova sede venne dell'Osservatorio Astronomico di Roma presso Villa Mellini a monte Mario..
Si concludono i lavori del nuovo Osservatorio astronomico a Monteporzio, realizzato per ospitare un grande telescopio rifrattore. La nuova struttura viene assegnata all'Osservatorio Astronomico di Roma.
I ricercatori dell'Osservatorio Astronomico di Roma spostano la loro attività di ricerca dalla Villa mellini di Monte Mario alla nuova sede di Monteporzio Catone, che offre una struttura ottimale da un punto di vista organizzativo.