L'Archivio Centrale di Roma, per ovvie ragioni, è il più consistente e si articola in due sezioni: una sezione cronologica che documenta la vita dell'Udi giorno dopo giorno, e una sezione tematica suddivisa per sedici temi: 8 marzo, Famiglia-divorzio, Violenza sessuale, Servizi sociali, Maternità, Contraccezione-aborto, Donne della campagna, Diritto al lavoro, Donne e lavoro, Scuola, Noi donne, Pace, Donne nel mondo, Sesso e società, Infanzia, Casalinghità; comprende inoltre una sezione fotografica che conta tremila fotografie e una sezione iconografica con 1354 manifesti. Tutti gli inventari, nel loro insieme, documentano la vita, le politiche, le forme organizzative, i modi del finanziamento della più importante Associazione nazionale di donne fra quante sono esistite nella seconda metà del novecento e tuttora attiva: protagonista di quel complesso di strategie, di rivendicazioni, di iniziative legislative politiche e culturali, di lotte, che vanno sotto il nome di emancipazione della donna, l'Udi ha aperto al genere femminile gli spazi di libertà, i diritti, le opportunità che oggi conosciamo. Questa storia è conservata nel suoi Archivi con una documentazione ricchissima a partire dal 1944, anno della nascita dell'Unione Donne Italiane; in particolare si trovano documentate: - le campagne, le iniziative prodotte dal centro; - le direttive, i verbali delle riunioni degli organismi dirigenti; - la produzione delle sedi locali; - lo scambio di informazioni fra organismi centrali e periferici; il modo in cui l'Associazione si è strutturata e finanziata negli anni. Inoltre, a partire dalla svolta che l'Udi ha compiuto nel 1982 con l'XI° Congresso, questa storia si è arricchita di modalità di lavoro storiografico per certi versi inedite, perché lì dove si sono potute mettere in gioco e in scena relazioni proficue tra donne dell'Udi, donne arrivate alla politica dal femminismo, studenti universitarie, storiche, archiviste, questi incroci di storie, memorie e sguardi hanno prodotto e stanno producendo un "novus" che non ha eguali nella storia politica del genere femminile, in quanto profondamente permeato da una soggettività delle protagoniste che va oltre i documenti. Si segnalano a questo proposito gli Atti del Seminario nazionale di studi "Soggettività femminili in (un) movimento" - Le Donne dell'Udi. Storie, memorie e sguardi, Collana Storie Differenti del Centro Documentazione Donna di Modena, tenutosi a Modena il 18 dicembre 1999. Infine, si tratta di fonti di una storia "fatta" soprattutto da donne che non hanno avuto tradizionalmente accesso alle risorse della cultura e della comunicazione e complessivamente da donne che hanno "fatto" la storia italiana degli ultimi sessanta anni, senza trovare ancora spazio adeguato affinchè la propria storia sia riconosciuta, nominata e suscettibile di costituire eredità per le nuove generazioni.