Data: 1683
Codice identificativo monumento: 10013
17/7/524: Secondo la tradizione, mentre San Galla era impegnata a curare i malati di peste nel portico della sua casa, l'edificio viene illuminato da una luce intensa. Accorse, perciò, anche il papa Giovanni I, che chiese a Dio il senso di tale miracolo. Apparvero allora due angeli che gli posero nelle mani l'icona della beata Vergine Maria con la quale benedì la città, facendo cessare così immediatamente l'epidemia.
1191: Papa Celestino III erige un Ospedale presso la chiesa del Salvatore e di Santa Maria in Portico. Probabilmente viene costituita una Compagnia per la sua gestione, che costruisce nelle vicinanze un più grande edificio di culto (dedicato alla sola Vergine), e mantenendo invece la vecchia chiesetta come cappella del nosocomio (ma con la nuova dedica sola al Salvatore).
25/12/1506: Con l'accettazione di un nuovo unico statuto, si fondano le tre confraternite di santa Maria in Portico, delle Grazie e Consolazione. I tre ospedali da loro amministrati si uniscono prendendo il nome di Arciospedale di Santa Maria de Vita Aeterna.
1654: I locali abbandonati dell'Ospedale di San Galla (fusosi con quello della Consolazione) sono utilizzati da monsignore Marcantonio Odescalchi per istituirvi un ricovero notturno per i poveri, i lavoratori della campagna ed i forestieri bisognosi.
5/5/1672: I padri Leonardini, trasferiti nella nuova chiesa di Santa Maria in Portico Campitelli, vendono le proprie case ad Anna Moroni, interessata ad ospitarvi la congregazione da lei fondata delle oblate del bambin Gesù.
16/9/1673: Il monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, per ampliare l'ospizio di San Galla, riacquista da Anna Moroni le case appena acquistate dai leonardini.
1684: Il monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, direttore dell'ospizio di San Galla, mosso a compassione per i tanti ragazzi abbandonati e vagabondi che cercavano ospitalita notturna e per tenerli lontano dalla promiscuità del ricovero, fonda un Collegio presso la sua abitazione a Piazza Margana.
15/4/1686: Papa Innocenzo XI, dopo i lavori di restauro, approva l'erezione dell'Ospedale di San Galla. L'istituzione, oltre ad ospitare i poveri, si occuperà di accogliere i convalescenti usciti dall'Ospedale dei pellegrini.
/10/1686: Monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, a seguito dei lavori di ricostruzione dell'Ospizio di San Galla, acquista un terreno presso il porto di Ripa ed avvia la costruzione di un nuova struttura a Ripa Grande, dove i ragazzi provenienti dal Collegio fondato a Piazza Margana, potessero essere avviati a varie attività artigianali.
1722: Don Emilio Lami, rettore dell'ospizio di Santa Galla, occupandosi della cura dei malati affetti da dermatosi, prende l'idea di costituire un ospedale dedicato. Dopo l'incontro con il Cardinale Pietro Marcellino Corradini, intraprendere il suo progetto in una casa affittata in Piazza in Piscinula, chiamata “il palazzaccio”. La presenza di 40 letti gli permette, grazie l'utilizzo di determinati unguenti, di dare finalmente assistenza a molti ammalati. Corradini viene nominato protettore e Lami priore.
1725: Laura Odescalchi dispose restauri alla chiesa di Santa Maria in portico e ne muta la dedica in San Galla, in memoria della figlia di Simmaco.
1935: In vista della costruzione dei nuovi palazzi del Governatorato presso la nuova Via del Mare, viene demolita la chiesa e l'ospizio di San Galla. La fontana del cortile viene smontata in vista di una sua ricollocazione.
17/10/2009: In occasione del IV centenario della morte di san Giovanni Leonardi, viene inaugurata una targa sul muro di Palazzo dell'Anagrafe a via Luigi Petroselli, luogo dove sorgevano la prima sede dei leonardini a Santa Maria in Portico.