Data: 1631 / 1885
Codice identificativo monumento: 10017
Papa Gregorio I sopprime il titolo di San Cajo, sostituendolo con quello dei Santi Quattro Coronati.
Costruendosi dai Barberini l'attigua chiesa di S. Caio, viene scoperto il piedistallo di M. Nummio Albino, cos. 246-263, C.I.L. VI, 1748.
Papa Urbano VIII, su richiesta di alcuni nobili della Dalmazia (devoti al santo papa del III secolo Caio), incarica gli Architetti Peparelli e Della Grace della ricostruzione della chiesa di San Caio a via Pia.
Il Collegio Nazareno e il Noviziato degli Scolopi viene ospitato in una casa del Cardinal Barberini a Montecavallo, contigua alla chiesa di San Caio.
Il Collegio Nazareno trova ospitalità in affitto nel palazzo del duca Girolamo Muti agli Orti Sallustiani, spostandosi dalla precedente sede presso la chiesa di San caio a Montecavallo.
Negli scavi del palazzo del Ministero della guerra, sono stati ritrovati i due seguenti frustuli d'una istessa iscrizione, a lettere di tipo severiano: a) NVM MARCI, b) ENT VSC, i quali non mancano d’importanza, essendo noto come l'area del palazzo in costruzione occupi parte della domus della gente Nummia.
Nell'anno 1629 costruendosi dai Barberini l'attigua chiesa di S. Caio, fu scoperto il piedistallo di M. Nummio Albino, cos. 246-263, C.I L. VI, 1748. Nell’anno 1877 costruendosi dal sig. Mariani la casa, posta fra s. Caio e la piazza di s. Bernardo, fu scoperto il frammento di iscrizione, Bull. com. 1877, p. 168, n. 145, dedicata ad un M. Nummio Attidi(ano?) da uno o più municipî africani.
Fra le dignità di questo personaggio, è notata anche quella di curatore del municipio Tusculano: laonde sarà facile supplire le sigle della seconda linea del frammento.
Rodolfo Lanciani.
Per l'aperto della nuova Via Firenze, viene demolita la chiesa di San Caio.
Presso lo sbocco di via Firenze nella via del Quirinale, nel sito già occupato dalla chiesa di S. Caio, è stato scoperto un antico ambiente sotterraneo coperto a volta lunettata, e ricolmo di rottami per due terzi. NeUa lunetta verso oriente si veggono traccio di un eccellente affresco, rappresentante Miti-a taurottono, fra i due Genii dei solstizii.
Questo affresco fu ab antico ricoperto di tinta bianca, e sul nuovo strato fu ripetuto il gruppo mitriaco (in proporzione alquanto minore), con alto rilievo di stucco. Anche di questa seconda rappresentazione è quasi scomparsa ogni traccia.
A poca distanza dal descritto mitrèo, si è ritrovata una bella testa giovanile mamorea, di buona conservazione.
Rodolfo Lanciani.
1885
Scavi nel Palazzo del Ministero della Guerra
Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma
1883
Dante Paolocci
Nuovo Palazzo del Ministero della Guerra
L'Illustrazione Italiana 1883
1835
Giovanni Battista Cipriani
San Caio
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1825
Achille Pinelli
San Caio
Ettore Roesler Franz
Vicolo San Nicola da Tolentino