Data: / 1874
Codice identificativo monumento: 10062
Papa Leone X con la bolla Salvator Noster Jesus, approva il conservatorio delle convertite. L'istituzione, promossa dalla Compagnia del Divino Amore, viene fondata presso l'antica chiesa di Santa Lucia al Corso, che per l'occasione cambia il nome in Santa Maria Maddalena, la prima peccatrice redenta. La gestione della struttura viene affidata alla Compagnia della Carità.
Papa Clemente VII, con la bolla Cum ex corpore, conferma il convento delle prostitute convertite e gli assegna la somma di 50 scudi al mese come elemosina.
Un gravissimo incendio distrugge completamente il monastero della Maddalena del Corso. in attesa della ricostruzione del complesso, le monache sono rifugiate nel vicino palazzo di monsignor Verospi.
Istituito un nuovo monastero sotto l'invocazione di Santa Maria Maddalena presso la chiesa di San Giacomo alla Lungara. Vi si trasferiscono le suore provenienti dal monastero di Santa Maria Maddalane al Corso, desiderose di seguire una clausura più rigida e quelle provenienti dalla Pia Casa di Santa Chiara.
Il monastero delle Convertite viene chiuso dalle forze di occupazione francesi. Le monache sono state costrette a trasferirsi nel convento di San Giacomo alla Lungara.
Papa Pio VII trasferisce l'Accademia del Nudo dalla sede poco pratica del Campidoglio, in alcuni ambienti del convento delle Convertite al Corso. Nell'occasione si afferma il progetto di istituire una sala di pubblica esposizione d'arte, sotto l'egida del Canova (per contrastare la discriminatoria pratica della presentazione delle opere all'interno degli studi privati degli artisti).
Il governo Napoleonico sposta l'Accademia del Nudo dalla sede del Convento delle Convertite al Palazzo di Santa Apolinare, con l'obiettivo di ampliare il progetto didattico dell'Istituzione.
Iniziano le demolizioni al Corso, nell'isolato del Convento delle Convertite. Il Caffè Morteo, luogo di ritrovo dei giornalisti della zona, si trasferisce nei locali al pian terreno di Palazzo Ruspoli, già sede del Caffè Nuovo.
Demolito nel 1874.