Informazioni storicheData: 1928 / 1940
Codice identificativo monumento: 10120
CronologiaCon la partita di calcio Roma Brescia, viene inaugurato il Campo Testaccio da parte della As Roma calcio. Ispirato all'inglesissimo Goodison Park di Liverpool, era un vero e proprio stadio all'inglese, realizzato in legno e dipinto di giallo e di rosso, con impianto d'illuminazione, altoparlanti e una capienza di circa 20mila spettatori. La cerimonia di inaugurazione dura circa mezz'ora: Mussolini invia il gerarca Augusto Turati, presidente del Coni, che taglia il nastro d'onore e guida l'ingresso in campo. Le squadre sfilano e il Monsignor Bartolomasi benedice il suolo. La sfida si conclude con la vittoria della Roma 2 a 1.
Lavori di ristrutturazione del Campo Testaccio. Le partite casalinghe della As. Roma (campionato Serie A 1937-1938), si trasferiscono nello Stadio Flaminio.
Con una vittoria sul Livorno la Roma gioca l'ultima partita a Campo Testaccio.
Viene abbattuto lo Stadio Testaccio.
Inaugurazione del nuovo Stadio Testaccio, alla presenza del sindaco di Roma Francesco Rutelli, del presidente giallorosso Franco Sensi e di molti campioni romanisti del passato. I lavori hanno riguardato la ricostruito con dimensioni inferiori alla precedente struttura, secondo un progetto diverso da quello proposto inizialmente dall'Roma, che prevedeva un campo sportivo da 10.000 posti e 4000 posti auto.
Il Consiglio di Stato riconsegna l'area del ex Camèpo Testaccio al Comune, dopo un lunga contesa giudiziaria a seguito di un progetto di un nuovo impianto con parcheggi sotterranei.
DescrizioneL'impianto progettato dall'ingegnere Silvio Sensi, aveva quattro tribune di legno verniciate con i colori della squadra della Roma (giallo oro e rosso pompeiano), con una capienza di 20.000 spettatori.
Gruppi e Istituzioni