Data: 1938 / 2000
Codice identificativo monumento: 10131
1859: Scavi sotto il Palazzo Peretti per recuperare resti dell'Ara Pacis. Estratti numerosi frammenti del fregio a girali.
27/7/1903: Grazie al sostegno del proprietario Edoardo Almagią, vengono avviati nuovi scavi sotto il Palazzo Peretti, per recuperare resti dell'Ara Pacis. Estratti 53 frammenti.
/2/1937: Il Consiglio dei Ministri in occasione del bimillenario della nascita di Augusto decreta la ripresa dello scavo a palazzo Peretti, per recuperare gli ultimi resti dell'Ara Pacis con l'impiego di nuove tecniche.
7/5/1938: IV giorno di visita di Adolf Hitler a Roma. A causa del maltempo viene rimandata la partecipazione all'esercitazioni a Furbara e Santa Marinella. Guidati sempre da Ranuccio Bianchi Bandinelli, i due gerarchi visitano la mattina nuovamente la Mostra Augustea della Romanitą, poi i Palazzi Capitolini, Castel Sant'Angelo. Alle ore 16.30 il corteo si dirige alle Terme di Diocleziano (dove si trova l'Ara pacis) e poi alla Galleria Borghese. A sera partecipano al banchetto organizzato a Palazzo Venezia, a cui segue un discorso dei due gerarchi alla folla, dal balcone del palazzo.
23/9/1938: A conclusione delle celebrazione per il bimillenario della nascita di Augusto, Mussolini inaugura il padiglione dell'Ara Pacis.
23/9/1938: In occasione del bimillenario della nascita di Augusto, si inaugura la teca che contiene l'Ara Pacis, progettata dall'Architetto Vittorio Ballio Morpurgo.
19/7/1943: Bombardamenti alleati con obiettivo lo Scalo San Lorenzo, la Stazione Tiburtina e la Stazione Prenestina. Sono colpiti anche i quartiere popolari di San Lorenzo, Marranella, Pigneto e Torpignattara. Oltre all'ingente numero di vittime civili, sono gravemente danneggiati la Basilica e il Quadriportico del verano; il sepolcro romano dei Pomponia; l'Istituto farmaceutico Serono al Pigneto; lo stabilimento Snia Viscosa a Via Prenestina (insieme al vicino Mausoleo del Torrione Prenestino). Distrutte anche le vetrate dell'Ara Pacis, precedentemente rimosse dalla teca e immagazzinate (per sicurezza) in un edificio del quartiere San Lorenzo. Gli svollati realizzano alloggio di fortuna sfruttando gli archi degli Acquedotti da Porta Maggiore fino al Mandrione.
1950: La Teca dell'Ara pacis viene verniciata di bianco ad imitazione del Travertino.
1970: Con il contributo del Rotary Club, viene restauro la teca dell'Ara pacis, rimuovendo i muri paraschegge costruiti negli anni '40 e reinstallando le vetrate.
2000: Inizio dei lavori di demolizione e ristrutturazione della Teca dell'Ara pacis.