Codice identificativo monumento: 10245
Avviata una campagni di scavi preventivi al IV miglio della Via Latina, in vista dell'ampliamento della linea ferroviaria Roma-Ciampino. Da nord a sud sul lato occidentale della ferrovia (l’unico indagato) vengono alla luce diversi nuclei edilizi: il primo pertinente ad una villa di età imperiale, in uso dal I al IV sec. d.C., più a sud un vasto edificio in opera quadrata di tufo risalente all’inizio del I sec. a.C., poi trasformato in un monumento sepolcrale alla fine del III sec. d.C.; a ridosso di questo edificio altre strutture attribuite per la loro conformazione ad una mansio; ancora più a sud lungo la linea (in posizione che doveva essere più prossima alla Via Latina), sono trovati diversi monumenti funerari, uno circolare conservato a livello della fondazione, un piccolo colombario con la volta crollata, una camera ipogea che ha rivelato una decorazione in stucco su pareti e volta in un impressionante ottimo stato di conservazione.
Nel corso di scavi preventivi al IV miglio della Via Latina, in vista dell'ampliamento della linea ferroviaria Roma-Ciampino, viene scoperta una tomba ipogea del I secolo a.C., con una camera sepolcrale di circa 20 mq interamente ricoperta di stucchi.
L'Ipogeo del Quadraro viene riaperto per la rimozione degli stucchi, che vengono trasportati al deposito del Museo nazionale romano alle Terme di Diocleziano.
La camera a pianta rettangolare, era alta circa 5 metri e larga 3,5.
Venne costruita scavando nel tufo grigio, realizzando una volta a botte decorata con stucco bianco a fasce, separate da cornici che rappresentano bucrani, clipei con rosette uniti da festoni, e al centro un lungo girale di foglie di acanto e animali, lucertole, chiocciole, tartarughe, farfalle, grilli.
La parete della camera sul lato Ovest, era decorata sempre a stucchi, rappresentando elementi architettonici.
Nella parete sud erano rappresentati due grifoni, che si affrontano con le zampe poggiate su un vaso greco, usato nel simposio.
Nella parete est c'era invece l'arcosolio, destinato ad accogliere i sarcofagi e le urne, purtroppo già saccheggiati prima della scoperta.