Codice identificativo monumento: 10299
Prima Esposizione d'Arte della Gioventù Fascista.
"A Villa Umberto, nelle luminose sale dell'Aranciera del Giardino del Lago, è stata aperta una Mostra di artisti che in generale non superano i vent'anni. È la prima Esposizione d'Arte fascista, promossa dal Segretario della Federazione dell'Urbe Nino D'Aroma, e realizzata attraverso la selezione di una giuria composta degli Accademici Selva e Marinetti, del prof. Valenti, del dott. Gatto del G, U. F., del pubblicista Bardi e degli artisti Amato e Lombardi.
In tutto sono state prescelte oltre un centinaio di pitture e circa una ventina di sculture; autori, oltre che giovani fascisti e studenti, anche artisti delle Accademie straniere, francese, germanica, polacca ed egiziana. Si tratta in gran parte di opere semplici, di sensazioni schiette ed ingenue che in parecchi degli espositori rivelano felici disposizioni. Fra i più giovani pittori sono Walter Lazzaro e Giuseppe Santi, i quali, pur seguendo strade diverse, mostrano di essere animati da un fervido ideale d'arte. Tra gli altri, cordiamo Caroselli, Manfredo Acerbo, Piccari, Vitale, Tozzi, Morino, Maria Starace, Silvestri, Condorelli, Rosa, T torici, De Girolamo, Garavelli, Masino, Egidi, Mura, Fratalocchi, Caruso, Archini. Fra gli stranieri emerge con i suoi vigorosi monotipi il francese Brayer; presentano opere pure degne di considerazione l'ungherese Francesco Gall, i tedeschi Dressler, Jarchel e Rosswer: autore, quest'ultimo, di un ritratto alla Len bach, e l'egiziano Sin Abef, con alcune impressioni veramente interessanti.
Nella scultura si distinguono Giuseppe Lombardi, che espone un Gandbi molto espressivo Carlo Ortahal, che presenta una statua del Duce ricca di movimento; Baglioni, che ha una £va ben modellata. Altri scultori: Arturo Morbiducci, Manzari, Verginelli, Sorzut, Kulak, Pettorossi, e Edvige Oridiska che alle sue opere dà una impronta personale. Il futurismo è rappresentato dai pittori Belli, Favalli e Tano, e dagli scultori Innocenzi, Tommasetti e Poerio. Non manca una sezione di bianco e nero, con lavori di Avenali, Ardini, Ferraguti, De Simoni, Vivarelli ed altri.
La Mostra è stata inaugurata con un vivace discorso di Marinetti, il quale ha illustrato l’importanza e il carattere della manifestazione. “E bene (egli ha detto) che allo spirito squadrista, alla forza della nostra gioventù, vada unito l’amore per la bellezza e per l’arte,. Marinetti ha riconosciuto in questa manifestazione come un primo segno di disciplina artistica agli impulsi giovanili che sono sempre accesi e violenti e portano le reclute a vo- La cerimonia inaugurale, 25 giugno. - Nel gruppo: Marinetti, il prinTer fare come i grandi."
Viene inaugurato il nuovo spazio museale all'interno dell'Aranciera di Villa Borghese, destinato ad ospitare destinato in gran parte la Collezione Bilotti. Il nucleo più consistente è costituito da 18 opere di Giorgio De Chirico.