Data: -221
Codice identificativo monumento: 10307
Il censore Gaio Flaminio Nepote costruisce il Circo Flaminio su suoi possedimenti nel Campo Marzio Meridionale. Il complesso era un'ampia area circolare che conteneva un piccolo tracciato riservato a gare e non aveva posti a sedere o strutture permanenti.
Giulio Cesare avvia la costruzione di un nuovo teatro che va ad occupare una vasta area del Circo Flaminio.
Il Circo Flaminio viene tramutato in un'immensa vasca utilizzata per contenere 36 coccodrilli, uccisi durante i festeggiamenti per l'inaugurazione del foro di Augusto.
Gaio Norbano Flacco erige nella piazza del Circo Flamino una statua dedicata al Divo Augusto.
Nella piazza dei Cenci vengono disseppellite le statue di Dioscuri (parti delle quali emergevano da tempo dal terreno), per essere collocate sulla balaustra del Campidoglio.
In piazza Cenci (oggi delle Cinque Scole), negli sterri per la costruzione del nuovo villino Lupi, alla profondità di m. 6,00 sotto il piano stradale attuale, è stata scoperta una parte di una platea in travertino, dalla quale si elevava una gradinata pure in travertino. Si videro solo tre gradini, i quali misuravano m, 0,28 di pedata, e m. 0,15 di alzata. La direzione di questa gradinata è da est ad ovest: parallelamente alla gradinata correva una cunetta larga m. 0,35 e distante m. 0,60 dal primo gradino.
Ad un metro circa sopra la detta platea ve ne era un'altra anch'essa a grosse lastre di travertino, poggiate sopra un piccolo strato di calce e detriti di tufo.
In piazza Cenci (oggi delle Cinque Scole), sterrandosi per costruire un villino di proprietà del sig. Arcieri, è stato messo allo scoperto un avanzo di costruzione ad opera quadrata, alla profondità di m. 8 sotto il piano del prospiciente Lungo Tevere Cenci. Consiste in parecchi filari di parallelepipedi di tufo, formanti una specie di platea la cui direzione è, da un lato, da nord a sud. Ciascun parallelepipedo misura m. 0,60 di larghezza. 11 tratto di platea veduto ha la larghezza di m. 2,95. Adiacente a questa costruzione, dal lato ovest, fu scoperto un tratto di gradinata formata da scalini di travertino lunghi m. 1,60, aventi la pedata di m. 0,30 e l'alzata di m. 0,22.
Sempre in piazza Cenci, eseguendosi lo sterro per le fondazioni del nuovo villino Serventi, prospiciente la scuola comunale, sono stati messi in luce due avanzi di muri di opera laterizia, orientati da nord-est a sud-ovest. Questi due muri erano paralleli fra loro e distavano m. 4,10 l'uno dall'altro. Uno di essi, quello verso nord (lungo m. 5,75), terminava con un grosso pilastro largo in. 1,35 X 0,88. Detti muri trovavansi a m. 3 di profondità sotto il piano del Lungo Tevere Cenci.
Nella demolizione di un muro moderno presso la stossa piazza Cenci, ove dovrà sorgere il nuovo villino Lupi, è stato raccolto il frammento di iscrizione marmorea.
In via del Portico d'Ottavia, negli sterri per la costruzione del nuovo fabbricato dell'Unione cooperativa capitolina, alla profondità di m. 7 circa sotto il piano moderno della via è stata messa in luce una parte di platea di travertino. Sul limite di questa platea, verso sud-ovest, era incavata nei massi di travertino una cunetta larga nella parte superiore m. 0,36 ed inferiormente m. 0,25. Ogni lastra di travertino è larga m. 1,33 alta m. 0,37 per una lunghezza variabile da m. 1,30 a m. 2,10. La distanza di dette lastre dalla linea delle colonne, che sono ancora infisse nel terreno, è di m. 11,00; della cunetta è stato messo allo scoperto un tratto di m. 30 circa, che corre parallelamente alla linea delle colonne. In uno dei massi sotto la cunetta è ricavato una specie d'imbuto circolare del diam. di m. 0,40, avente nella parte concava cinque fori del diam. di m. 0,07, che probabilmente immettevano l'acqua, incanalata nella cunetta, in un sottostante trombino di fogna.