Codice identificativo monumento: 10346
46: L'imperatore Claudio restaura il tratto urbano ad arcate dell'Acquedotto Vergine. Rivestimento in travertino degli archi e monumentalizzazione di quelli che sorpassano la via Salaria vetus e la via Flaminia.
46: L'imperatore Claudio restaura il tratto urbano ad arcate dell'Acquedotto Vergine. Rivestimento in travertino degli archi e monumentalizzazione di quelli che sorpassano la via Salaria vetus e la via Flaminia.
Monumentalizzazione di un arcata dell'acquedotto vergine dove superava il tratto urbano della via Flaminia.
Dell'arco non rimane traccia in sito, tuttavia frammenti sono visibile nel cortile di Palazzo dei Conservatori sul Campidoglio, nel Museo di Palazzo Nuovo e nella Galleria Borghese e al Louvre di Parigi (una guardia pretoriana).
L'iscrizione, completa della sua parte mancante, avrebbe riportato:
TI(berio) CLAUD(io) DRUSI F(ilio) CAISARI AUGUSTO GERMANICO PONTIFICI MAXIM(o) TRIB(unicia) POTESTAT(e) XI CO(n)S(uli) V IMP(eratori) XXII CENS(ori) PATRI PATRIAE SENATUS POPULUSQUE ROMANUS QUOD REGES BRITANNORUM XI DEVICTOS SINE ULLA IACTURA IN DEDITIONEM ACCEPERIT GENTESQUE BARBARAS TRANS OCEANUM PRIMUS INDICIONEM POPULI ROMANI REDEGERIT
A Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, figlio di Druso, Pontefice Maximo, con il potere tribunizio per l'undicesima volta, Console per la quinta volta. Imperatore per la ventiduesima volta, Censore, Padre della Patria, il Senato ed il Popolo Romano (dedicarono questo monumento), poiché accettò la resa di undici Re dei Britanni sottomessi senza alcuna perdita e per primo portò sotto il potere del popolo romano le genti barbare di oltre oceano.