Data: 1911
Codice identificativo monumento: 10372
1906: Il Ministro della Pubblica Istruzione Ferdinando Martini (nonchè vice presidente del Comitato per l'Esposizione Internazionale del 1911), propone all'etnografo Lamberto Loria di trasformare la sue collezioni, in una delle Mostre tematiche dell'Expo, garantendogli che alla chiusura della fiera, sarebbe diventata il Museo Nazionale di Etnografia Italiana. Martini inizia a coordinare una serie di ricerche finalizzate all'acquisizione di nuovi materiali provenienti dalle varie regioni, alle quali prendono parte esponenti del mondo accademico, insegnanti, medici, studiosi locali, sacerdoti e collaboratori, sparsi nelle diverse province d'Italia.
1910: Il Comitato Organizzatore dei festeggiamenti per il Cinquantenario dell'Unità d'Italia e dell'Esposizione Universale del 1911, bandisce un concorso di architettura per realizzare una mostra sula "Casa Moderna", con opere permanenti presso il Lungotevere delle Armi, accanto ai padiglioni della Mostra Etnografica a Piazza d'Armi. Le opere vincitrici non saranno però destinate ad una durata provvisoria, ma costruite in muratura. Le due sezioni tematiche sono i Villini e le case d'affitto.
1/4/1911: Inaugurazione delle Mostre organizzate per l'Esposizione Universale e i festeggiamenti per i cinquant'anni dell'Unità d'Italia: Mostra Archeologica, alla Certosa e Terme di Dioclezioano; Mostra internazionali di Belle Arti, a Villa Cartoni (valle giulia); Mostra Etnografica regionale, a Piazza d'armi; Mostra delle Retrospettive, a Castel Sant’Angelo; Mostra del Risorgimento e delle raccolte Garibaldine al Vittoriano,; Mostra dell'Agro Romano, presso Ponte Flaminio.
La Mostra Etnografica e la Mostra Regionale, sono svolte nella zona ancora non urbanizzata di Piazza d'Armi. Altre iniziative collaterali sono organizzate sulla riva destra del Tevere.
Asse portante dell'intera esposizione è il viaggio attraverso l'Italia attraverso quattordici padiglioni regionali, edifici che riproducono gli elementi dei modelli classici di maggiore bellezza della regione, circondati da una quarantina di "gruppi etnografici", veri e propri quadri viventi, dove ad esempio Napoli era stata ricostruita attraverso uno spaccato del vecchio quartiere di Santa Lucia e la Sardegna attraverso i nuraghi e le case del Campidano.
La Mostra Etnografica, è ospitata in due palazzi, il Palazzo delle Scuole e il Palazzo delle Maschere e del Costume.