Codice identificativo monumento: 10545
784: Papa Adriano I, secondo un piano di interventi finalizzato a garantire il funzionamento delle diaconie e dei principali edifici di culto, avvia il restauro dei principali acquedotti: La "forma Claudia" che alimenta il complesso lateranense, attraversa il Celio fino alla diaconia di Santa Maria in Domnica, per poi raggiungevano il Palatino; L'acquedotto Giovio, diramazione dell'Acqua Marcia, che scorre fino alla diaconia di Santa Maria in Cosmedin; la "forma Sabbatina", che aziona i mulini del Gianicolo e alimentava la fontana nell'atrio della basilica di San Pietro e i bagni adiacenti (ricostrundo un centinaio di arcate a parecchi chilometri di distanza dalla cittą e restaurando le condutture in piombo); l'acquedotto dell'Acqua Vergine, che partiva da Porta Salaria e proseguiva fino al Pantheon, alimetando le diaconie di Sant'Eustachio e di Santa Maria in Aquiro.
1816: Il commissario delle Antichitą Carlo Fea riscopre nell'Orto di San Gregorio (sotto il casino della villa Mattei) la sorgente dell'acqua anticamente detta di Mercurio e oggi Argentino o di S. Giorgio.
Sbocco di un ramo dell'Acqua di Mercurio. Compare al numero 1056 come Acqua Juturna nella Mappa del Nolli.