Data: 1682 / 1815
Codice identificativo monumento: 1060
Con la breve Ad pastorale fastigium, Papa Pio Vi autorizza i nuovi statuti della Compagnia dei Calzettari (fabbricatori di Calze), che si separano dalla Università dei Sarti e si installano nella chiesa di Santa Maria in Monterone.
La chiesa risulta fra le filiali di San Lorenzo in Damaso in una bolla di Urbano III del 1186. La dedica ed alcuni elementi trovati nelle fondamenta, hanno fatto ipotizzare la sua costruzione sopra un tempio romano.
E' più probabile invece che tali elementi siano di riciclo, considerato che in età imperiale la zona era occupata dallo stagno di Agricca. Il nome dovrebbe perciò derivare dalla famiglia dei Monteroni di Siena.
Dalle lapidi nella chiesa, risultano restauri nel 1245, 1391 e 1597, quando fù rialzato il pavimento per le numerose piene del Tevere.
Nel 1682 l'edificio viene completamente ricostruito da Innocenzo XI,.
Nel 1728 la chiesa viene affidata all'Ordine della beata vergine della Mercede, pio istituto dedito alla liberazione dei cristiani imprigionate dai mori.
In questa occasione viene costruito anche l'annesso convento, uno dei più graziosi esempi di stile barocchetto romano.
Nel 1815, Pio VII affidada la chiesa all'ordine del SS. Redentore o Liguorini. Nell'occasione vengono effettuati nuovi restauri.
Nel 1848, viene costruita la cappella del Sacramento, su disegno di Pietro Camporese il Giovane.