Data: 1687 / 1856
Codice identificativo monumento: 10718
I soldati della Repubblica romana bloccano il primo assalto delle truppe francesi a Porta Cavalleggeri. Il generale Oudinot ripara le truppe presso le Villa Valentini e Pamphili lungo la Via Aurelia. Per bloccare la loro ritirata su Civitavecchia, Garibaldi si spinge con i suoi soldati fino a villa Pamphili, espugnandola a furia di baionetta. Gli scontri si concludono nei pressi dell'Arco di Paolo V (che subisce alcuni danni). I francesi ripiega comunque a Civitavecchia, dove attendono i rinforzi.
Comincia l'assedio francese di Roma. Il generale Oudinot (che aveva invece annunciato per il 4 giugno la data di riprese delle ostilità), attacca dal versante del Gianicolo. Alle 3 del mattino, la colonna del generale Mollière (affiancata da una seconda colonna, condotta da Levaillant), fa saltare alcune mine nel recinto della Villa Doria Pamphilj, scacciando gli assai sorpresi difensori. Da lì prosegue contro Villa Corsini, dove si sono rifugiati i circa 200 fuggitivi difensori del primo caposaldo, insieme a pochi bersaglieri del Pietramellara e al battaglione del Galletti. Tutte le forze romane, dopo tre ore di combattimenti, ripiegano a Villa del Vascello. Garibaldi verso le 5 del mattino assalta Villa Corsini, prendendola alle 7:30 per poi esserne di nuovo scacciato, nel giro di un'ora con ingenti perdite. Seguono vari assalti delle truppe garibaldini, con un'ultimo tentativo nel tardo pomeriggio, nel corso del quale sono feriti Emilio Dandolo e Goffredo Mameli. A sera, dopo 16 ore di combattimenti, le posizioni sul Gianicolo erano divise fra i francesi, che si fortificavano alla Doria Pamphilj e alla Corsini e i romani, attestati al Vascello, ultima posizione prima delle mura di Roma.
Comincia il bombardamento di Roma da parte delle truppe francesi. La testa di ponte sulla via Flaminia attacca il versante del Pincio e colpisce anche Villa Borghese. Gravi danni alla Fontana dell'Acqua Felix, l'Acquedotto, l'Arancera, la Casina di Raffello, il Casale del Giardiniere (poi demolito, scoprendo i resti di un Colombario romano). Le truppe attestate a Villa Doria puntano invece verso il Vascello e Villa Savorelli.
Il principe Filippo Andrea V Doria Pamphilj entra in possesso della Villa Corsini a Porta San Pancrazio, le cui fabbriche in uno stato di conservazione non eccellente dopo gli eventi del 1849, vengono rinnovate da Busiri Vici.
1850
Casino dei Quattro Venti
1849
Domenico Amici
Arco dei Quattro Venti a Villa Pamphilj
Vedute dell'assedio di Roma nel 1849
1835
Giovanni Battista Cipriani
Casino Corsini
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1761
Giuseppe Vasi
Casino e Villa Corsini fuori di Porta S. Pancrazio
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro X
1697
Pietro Santi Bartoli
Prospetto dei Sepolcri nella Villa Corsini
Gli antichi sepolcri overo mausolei romani et etruschi trovati in Roma e altri luoghi celebri