Codice identificativo monumento: 10762
Presso la estrema punta dell'arco Muto, che costituisce il capo d'Anzio propriamente detto, il Genio militare ha fatto eseguire due saggi di esplorazione del suolo, sul quale deve essere costruito il Semaforo.
Il primo saggio, praticato sul ciglio dell'aggere, quasi a piombo sul Hiutainlo Aldobrandini, ha confermato che la parte superiore dell’aggere stesso, a partire dal piano generale di campagna, è artificiale: formata cioè con i frantumi di pietra are- — naria (macco) estratti dallo scavo del fossato.
Il secondo saggio è stato eseguito presso l'estremità occidentale della scena del teatro. Sono tornate in luce due stanze, o parti di due stanze, costruite in origine con muro a cortina, e restaurate al tempo di Adriano con muro misto di cortina e di reticolato.
Il pavimento della prima è di semplice cocciopisto: quello della seconda è di mosaico a chiaroscuro, di composizione così bizarra e strana, che ho dovuto tentare la prova più volte, prima di trovare il bandolo del disegno. È un miscuglio inverosimile di circoli, losanghe, triangoli mistilinei, segmenti ecc., che deve aver costato di molta fatica all’inventore ed all’esecutore, senza poi raggiungere un effetto gradevole ed armonioso. Le pareti di questa stanza hanno intonaco a polvere di marmo, dipinto a fondo arancione.
Rodolfo Lanciani.