Codice identificativo monumento: 10852
Durante delle demolizioni nelle Mura aureliane, presso la porta San Lorenzo (per aprire il varco di prolugamento alla tramvia Roma Tivoli), si scopre un muro di fondo di un giardino della prima età imperiale. Articolato in nicchie tappezzate con pomici, conchiglie e un rozzo mosaico, conservanti parte dell'originale decorazione scultorea. (Satiro in lotta contro i giganti, Gruppo di pantera e cinghiale, Statuetta di Musa, ora esposti alla centrale Montemartini).
Negli sterri pel nuovo viale di accesso alla porta s. Lorenzo, fra la chiesa di S. Bibiana e le mura della città, è stato trovato un bagno di casa privata, con una vasca semicircolare nel mezzo, ed altre dell' istessa forma nel giro delle pareti. Seguono cinque stanze, con traccia di pavimenti di marmo, distesi sopra un astrico di coccio pesto. Nei tempi bassi, questo luogo è stato occupato da un sepolcreto con cassettoni coperti a capanna. I mattoni sono improntati col bollo rotondo TI-ROPHIMI AGATHOBVLI DOMITI TVLLI
Due anni or sono, aprendosi una nuova porta fra la terza e la quarta torre a destra della porta S. Lorenzo, si osservò che nel nucleo della cortina anreliana era stato conglobato un ninfeo, o meglio, una parete rettilinea ornata di nicchie e rivestita di tartari, pomici, e conchiglie. Si osservò pure con sorpresa, che nel murarsi di questa parete nel nucleo della cortina fra le due torri, si erano murate contemporaneamente le statue collocate entro le nicchie.
Il giorno 22 ottobre, ampliandosi il taglio attraverso le mura, si è scoperta una nuova nicchia con la statua relativa. È un simulacro leggiadrissimo di giovane ignudo, senz'attributo di sorta, con la gamba destra appoggiata ad un tronco.
Nell' istesso luogo è stato trovato un pezzo di lastra marmorea, con le lettere: SANCTC ANTISTI Q ANTIS L IB
Rodolfo Lanciani.
Demolendosi breve tratto di cortina delle mura urbane per l'apertura della nuova porta S. Lorenzo, si è scoperta la fronte del ninfeo, già esplorato e descritto nel 1884; o per meglio dichiarare la cosa, si è scoperto che la cortina suddetta è composta di due pareti, divise fra loro da un intervallo di pochi centimetri ripieno di terra pigiata. La parete esteriore è opera di Aureliano: quella verso la città è lavoro del primo secolo, elegantissimo, e ben conservato. Doveva servire di sfondo ad un giardino. Vi si riconoscono dieci nicchie incrostate di smalti, pomici, conchiglie e nicchi marini. In alto corre uno sporto di cornice, coperto da lastre di piombo.
Rodolfo Lanciani.
Demolito presso la porta di s. Lorenzo un tratto delle mura urbane, che nella parte interna era costituito dalla parete di un antico ninfeo, vi furono ritrovati 24 frammenti di piccole statue in marmo, per lo più di soggetto bacchico e di arte mediocre. Alcuni di questi frammenti appartengono ad un gruppo di due Satiri; uno dei quali giace a terra avvolto dalle spire di un serpente, l'altro sembra accorrere in suo aiuto.
Dallo stesso luogo provengono questi avanzi di una grande lastra di marmo, con cornice.
Giuseppe Gatti