Data: 1581
Codice identificativo monumento: 1109
Presso il Palazzo Barberini ai Giubbonari si svolge la prima del melodramma Sant'Alessio, musicata da Stefano Landi su libretto del cardinal Rospigliosi.
Alla Casa Grande dei Barberini viene rappresentato per la prima volta, il melodramma L’Erminia sul Giordano su testo del cardinale Giulio Rospigliosi e musiche di Michelangelo Rossi.
I figli di Taddeo Maffeo, tornati in possesso della Casa grande dei Barberini per lascito testamentario del cardinale cardinale Antonio Barberini, vendono il palazzo con patto "redimendi" entro vent’anni per 50.000 scudi a Stefano Pallavicini che vi sistema la sua collezione d'arte.
La Casa grande dei Barberini viene riscattata dai Barberini e ceduto in affitto.
Papa Benedetto XIV con un chirografo, concede al Monte di Pietà di diventare sede anche della Depositeria della Camera Apostolica e della Tesoreria segreta (fino ad allora sempre appaltate ad un banchiere privato) assegnando coś di fatto all’istituto la gestione del tesoro pontificio.
Il Monte di Pietà diventa sede dell'attività di zecca.
I Padri Carmelitani vendono la Casa Grande dei Barberini che diviene sede della Depositeria Generale della Camera Apostolica, del Banco dei Depositi e di altri uffici tra cui l'archivio del Banco del Monte di Pietà.
Durante lavori di sistemazione alla Casa grande dei barberini, le 12 colonne di granito orientale che ornavano l'atrio vengono asportate e collocate nel braccio nuovo dei Musei Vaticani.
Il palazzo della Casa grande dei Barberini viene espropriato per essere destinato ad ospitare Istituto Magistrale Vittoria Colonna.