Codice identificativo monumento: 11667
Il Cardinale Annibale Albani riceve in dono dai padri Gesuiti tre pezzi di Obelischi di piccola dimenzione probabilmente provenienti dall'Iseo Campens e disotterrati in passato durante l'ampliamento del convento della Minerva: uno serviva come cantonata davanti allo speziale di San Bartolomeo de Bergamaschi, alto 10 palmi; un'altro posto al Cantone opposto; ed un terzo di 14 palmi, che si trovava presso la fabbrica del Collegio Romano. I pezzi sono probabilmente trasportati nei giardini del Cardinale presso la via Salaria. (Lanciani indica erroneamente come data il 1702, quando però il cardinale aveva solo 10 anni, quindi è probabile che l'anno sia il 1732)
Il governo francese pone villa Albani sotto sequestro e dispose l'asportazione di 516 sculture (tra cui i frammenti dell'obelisco), destinate ad arricchire il costituendo Musée Napoléon a Parigi.
Costituito da tre frammenti, era uno degli obelisco dell'Iseo Campense. Segnalata inizialmente a palazzo Cavalieri-Maffei, in piazza Branca (oggi piazza Cairoli), è stato poi trasferito a villa Albani. Durante l'occupazione napoleonica viene invia a Parigi, dove è restaurato da Bartolomeo Cavaceppi per far da monumento al generale Desaix. Nel 1814 viene acquistato da Luigi I di Baviera e portato alla Gliptoteca di Monaco di Baviera, dove si trova ora.
1809
Charles Percier e Pierre Fontaine
Plan de la Villa Albani
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1779
Dominique Magnan
Albanae Villae Romanae
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1774
Pierre Adrien Paris
Plan général de la villa Albani
Études d'Architecture faites en Italie
1774
Pierre Adrien Paris
Vue de la villa Albani
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1774
Pierre Adrien Paris
Plan de la villa Albani
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