Codice identificativo monumento: 1168
Mentre si eseguivano alcuni scavi nella cantina della casa n. 53 in via della Lungara, sepolto dentro terreno di scarico si trovò uno dei più volgari sarcofagi fittili del periodo imperiale, lungo m. 1,17 largo m. 0,30, dentro il quale era un pugno di ossa.
Quasi nel mezzo del cortile grande delle Celle vinarie Nova ed Arrunziana, sulle sponde della Farnesina, è stata scoperta un'ara scorniciata di marmo pavonazzetto, alta m. 0,82, larga m. 0,46, contenente questa iscrizione, di assai mediocre paleografia.
Rodolfo Lanciani.
Negli sterri, per la costruzione del collettore delle acque urbane sulla sponda destra del Tevere, di fronte alla chiesa di s. Giacomo alla Lungara, è stato rimesso all'aperto un avanzo di pavimento a musaico, formato di lastrine rettangolari di marmo bianco, rosso e nero, alternate e disposte due a due normalmente fra loro. Attorno al pavimento girava una cornice a tasselli bianchi e neri; e ad essa adiacente era una larga fascia di lastre di peperino, sulla quale furono ritrovate tre basi ed un rocchio di colonna scanalata, del diametro di m. 0,35, parimenti in peperino. Queste basi erano al loro posto, alla distanza di m. 1,82 l'una dall'altra.
Giuseppe Gatti.