Codice identificativo monumento: 11969
Presso il IV miglio della Via Latina, dove si trovava il confine dell'Ager Romanus Antiquus (nei pressi dell'attuale Via del Quadraro), mentre i consoli del a.C., Spurio Nauzio e Sesto Furio, organizzavano le difese della città, Gneo Marcio Coriolano viene fermato dalle implorazioni della madre Veturia e della moglie Volumnia, accorsa con i due figlioletti in braccio, che lo convinsero a desistere dal proprio proposito di distruggere Roma. Tito Livio tramanda: «Coriolano saltò giù come una furia dal suo sedile e corse incontro alla madre per abbracciarla. Lei però, passata dalle suppliche alla collera, gli disse: «Fermo lì, prima di abbracciarmi: voglio sapere se qui ci troviamo da un nemico o da un figlio e se nel tuo accampamento devo considerarmi una prigioniera o una madre.»
Il console Proculo Verginio consacra il Tempio della Fortuna Muliebre, a cinque miglia fuori Porta Capena. Il tempio viene realizzato per ricordare lo scampato pericolo della guerra con i Volsci, proprio nel luogo dove le donne romane, con i loro pianti e suppliche, erano riuscite a far desistere Coriolano dal proprio proposito di far guerra a Roma.
Durante degli scavi presso la Tenuta dei Torlonia di Roma Vecchia, presso il IV miglio della via Latina, venne trovato parte del fregio del frontone restaurato da Livia Drusilla, femina princeps, moglie dell’Imperatore Ottaviano Agusto. Il materiale archeologico si trova oggi nell'Antiquarium del Celio.
Durante degli scavi per la ferrovia Roma Napoli, presso un poggio accanto a via del Quadraro, vengono ritrovate le fondamenta del Tempio della Fortuna Muliebre.