Data: 1663 / 1897
Codice identificativo monumento: 11982
Nella Taxa Viarum del 12 maggio, viene indicato il “monsignor illustrissimo e reverendissimo Belisario Cristaldi per la sua villa e vigna denominata il Vascello, prima dell'illustrissima casa Giraud.
Gli eredi del cardinal Cristaldi, vendono la Villa del vascello al conte Primoli (nonno di Giuseppe e di Luigi).
I conti Primoli vendono la Villa del vascello ad un mercante di campagna di nome De Angelis.
Il generale Giacomo Medici (che aveva comandato la difesa della villa nel 1849 e per questo era stato nominato Marchese del Vascello) acquista dal conte De Angelis per 50 mila lire, i resti della villa, per farne la propria residenza suburbana, e si preoccupa di ristrutturare perlomeno gli edifici minori superstiti, una modesta costruzione che si trovava fra l’antico impianto (di cui non restano che scarne testimonianze) e il muro di confine verso “la strada per Porta Cavalleggeri” oggi via delle Fornaci.
L'ingegnere Guido Beretta presenta una domanda al Sindaco di Roma, dove afferma: “dovendo procedere ad un ingrandimento del Villino di proprietà del marchese Luigi Medici, posto nell’interno della villa del Vascello (Via di S. Pancrazio), in conformità delle annesse piante, il sottoscritto chiede alla S.V. llustrissima la necessaria licenza”. In sostanza, viene ampliato il semplice edificio a pianta rettangolare (nato come Casa degli Agrumi), con due vani sporgenti sul giardino, in una sorta di villa rinascimentale, dotata di due avancorpi sul lato nord che si protendono verso il parco, fiancheggianti un grande ambiente affacciato sull’esterno, e con un terrazzo al primo piano.
Dopo la morte del marchese Luigi, gli eredi Medici del Vascello presentano il al Comune di Roma un progetto “di massima per un nuovo quartiere di case e villini” fuori Porta San Pancrazio, su progetto di Filippo Bennicelli, che viene respinto.
Il Grande Oriente d'Italia acquista la Società Gianicolo 73, entra in possesso della villa del Vascello.