Codice identificativo monumento: 12046
Scavandosi per le fondamenta della facciata di s. Ignazio, fu scoperto il termine frontiniano delle arenazioni dell'acqua vergine. Quivi era un castello di distribuzione, dal quale si dipartivano, fra gli altri, i seguenti tubi: a) uno colossale anepigrafo, che recava l'acqua alle terme ed all'euripo di Agrippa; b) uno che recava l'acqua al templum Antoģiini dei cataloghi; c) uno che recava l'acqua TEMPLO MATIDIAE.
Questo ultimo costituisce il solo documento scritto esistente intorno all' edificio di cui ci occupiamo. Nessuna lapide, nessuno scrittore lo ricorda, e perciņ siamo costretti dimandare al terreno le informazioni che difettano da ogni altro lato.
Rodolfo Lanciani.