Data: -55
Codice identificativo monumento: 121
Gneo Pompeo Magno festeggia il suo anniversario inaugurando il primo Teatro in muratura a Roma, edificato nell'area del Campo Marzio. Per aggirare il divieto del Senato sulla costruzione di strutture stabili in muratura, aveva fatto edificare un podio rialzato con un tempio dedicato a Venere vincitrice, la cui gradinata di accesso era costituita dall'intera cavea teatrale.
Il Teatro di Pompeo viene danneggiato da un Incendio.
Un incendio devasta il Campo Marzio. Danni al Portico di Ottavia, al Teatro di Pompeo ed alle Terme di Agrippa. Il Pantheon, il Tempio di Minerva Calcidica, il Diribitorium e la Basilica di Nettuno sono distrutti. A causa dei detriti, nell'area sacra viene realizzata una nuova pavimentazione in travertino, che accorcia le scalinate d'ingresso ai templi.
Il facoltoso banchiere Pietro Righetti, acquistato da poco il palazzo Pio, stava realizzando dei lavori di rinforzo delle fondamenta. Sotto il cortile gli operai si imbattono in un muro antico e scorgono il frammento bronzeo di un dito che, per le sue dimensioni, doveva appartenere a una statua piuttosto grande. I successivi scavi, diretti dall’ingegnere Luigi Gabet, permettono di ritrovare a 4,5 metri di profondità un muro in peperino fiancheggiato da mezze colonne, forse appartenere alle fondamenta del tempio di Venere Vincitrice, che sorgeva nella parte superiore della cavea dell’antico teatro di Pompeo.
Durante gli scavi nel cortile del Palazzo Pio Righetti, dentro una specie di fossa circondata da lastre di travertino (disposte a formare una sorta di capanna), adagiata in posizione orizzontale, appare una grande statua di bronzo dorato rappresentante Ercole. Il simulacro è in discrete condizioni, ha i piedi rotti e mancavano la parte posteriore del cranio e del pube. Al di sotto viene ritrovato un frammento corrispondente alla pelle del leone di Nemea (secondo il mito ucciso dallo stesso Ercole), il piede destro, frammenti della clava, nonché una pietra triangolare di travertino su cui erano incise le lettere F. C. S. (fulgor conditum summanium, Colpita da un fulmine) ad indica che la statua era stata volutmanete sepolta accuratamente sul posto secondo l'uso della Religione Romana.
La colossale statua in bronzo di Ercole, scoperta nel cortile del palazzo Pio Righettti, viene estratta dalla fossa e collocata in una sala adiacente, dove nei giorni seguenti viene sottoposta a un primo intervento di restauro guidato da Pietro Tenerani, direttore dei Musei Vaticani.
Facendosi il cavo per la fogna in piazza di S. Andrea della Valle, fu rivenuto im torso di statua d' Ercole di marmo bianco , alquanto maggiore del vero e di non spregevole lavoro. Sono si inoltre ritrovati nelle demolizioni delle case, vari pezzi di cornici, archivolti, trabeazioni, parte in travertino parte in marmo, e colonne di vari diametri e marmi, che dovevano appartenere alle porticus maximae, portici annessi al teatro lapideo di Pompeo.
Rodolfo Lanciani.
Durante i lavori di scavo di una fogna, emergono resti del teatro di Pompeo.
Nella via di Argentina, aperto un largo cavo per la nuova fognatura, si è scoperto, quasi incontro alla porta principale del teatro, un grande muraglione composto di blocchi rettangolari di tufa, il quale è perpendicolare all'asse della strada.
A circa m. 20 di distanza, a nord del sito predetto, è apparso un altro muraglione formato da lastroni di travertino, la cui direzione è inclinata di circa 45° col muro sopra accennato. Ivi sì è trovata al posto una base di colonna, in travertino, che misura m. 1,20 in quadrato: il diametro della colonna è di m. 0,90.
Giuseppe Gatti.
Nel cavo per la fogna della via di Torre Argentina, è stato scoperto verso la piazza Strozzi un altro muraglione, formato di grandi blocchi rettangolari di tufa, parellelo a quello, che si rinvenne dinanzi al teatro (cfr. Notizie 1888, p. 499); e poco più innanzi ne è tornato in luce un altro avanzo, la cui direzione è ad angolo retto coi precedenti.
Giuseppe Gatti.
Nella via de' Chiavari, davanti alla porticella di s. Andrea della Valle, è stata recuperata una statua di marmo a mezzo rilievo, di proporzioni colossali, ma danneggiata. È vestita di semplice tunica, e porta anassiridi e calzari. Un frammento di lastrone marmoreo, trovato nello sterro per la predetta fogna, porta scritto: ABETTOCVM |... CVM SVVM |...VAM PROPIA |... T PRESENTEM |... NO FOSSORE
Giuseppe Gatti.
I lavori per la nuova fogna in via dei Chiavari, hanno fatto tornanti in luce m bassorilievo marmoreo, lungo m. 1,00 X 0,80, che giaceva fra le terre a m. 5,00 di profondità dal piano stradale. È un frammento di fregio, che a sinistra volge ad angolo retto. Nel lato principale veggonsi tre figure in piedi, due delle quali togate; l'altra con tunica e pallio. Nel lato minore v'ha una sola figura, avvolta nel manto, che incede volgendo le spalle a chi guarda. Le figure sono alte m. 0,65; e mancano tutte del capo e delle estremità, che furono martellate.
Giuseppe Gatti.
Ritrovamenti di resti del teatro di Pompeo fra via del Monte della Farina e via dei Chiodaroli.
1851
Luigi Canina
Elevazione esterna del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Elevazione interna del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Pianta del piano superiore del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Pianta dei Portici del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Reliquie del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Interno del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Scena del Teatro di Pompeo
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1838
Gaetano Cottafavi
Pianta del Teatro e Portico di Pompeo
Roma nell'anno MDCCCXXXVIII
1762
Giovan Battista Piranesi
Ichnographia viciniae reliquiarum Theatri Pompejani
Campus Martius Antiquae Urbis
1762
Giovan Battista Piranesi
Reliquiae Theatri Pompejani
Campus Martius Antiquae Urbis
1756
Giovan Battista Piranesi
Dimostrazione del Teatro di Pompeo
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Pianta di Roma
Le Antichità Romane - Tomo I
1607
Giovanni Maggi
Theatri Pompeiani
Aedificiorum et ruinarum romae ex antiquis