Codice identificativo monumento: 12474
In occasione degli sterri per la costruzione del monumento a Vittorio Emanuele II, nel versante occidentale del colle capitolino, lungo la via Giulio Romano e precisamente dietro la chiesa di S. Rita, è tornato in luce un tratto della sostruzione del recinto serviano.
Consistono questi avanzi in sei ordini di pietre, dell'altezza complessiva di m. 3,60. L'ordine inferiore della muraglia è incassato nella rupe tufacea del colle, su di un piano che elevasi di m. 4 dalla prossima piazza di Venezia. Ha in base una grossezza di m. 2,54; gli altri ordini sovrapposti vanno gradatamente diminuendo, di ma-
niera che il superiore ha una grossezza di m. 1,15.
La fronte della muraglia rivolta verso il Campo Marzio, è distante m. 3 dal fianco del monumento a Vittorio Emanuele II, col quale alla base trovasi a contatto il tergodella medesima.
D. Marchetti
Praticando un cavo nel giardino della casa Jannetti in via delle Tre Pile n. 7, allo scopo di costruire un muro di consolidamento alla fondazione della casa, furono posti allo scoperto alcuni antichi resti di abitazione privata, con muri laterizi.
I muri si incontrarono alla profondità di circa m. 2 sotto il suolo moderno, ed a m. 4,30 si trovò il pavimento di una camera con marmi di vario colore, disposti a intarsio, con scomparti geometrici di esagoni di marmo bianco e rombi di giallo brecciato. Circa m. 0,30 al di sotto di questo pavimento, se ne trovò un altro, a mosaico bianco, piuttosto consunto.
L'unica parete visibile di questo antico ambiente venne scoperta sul lato destro dello scavo; e vi aderiva tuttora l'intonaco con bella pittura, a vivaci colori, ben conservata fino all'altezza di m. 2,30 dal piano del pavimento. La decorazione di questa parete presentava uno zoccolo a scomparti geometrici, di fascioni e specchi imitanti marmi di vario colore. Al di sopra, la parete era decorata a riquadratura di specchi, ‘ con sfondi dipinti, alternamente, a colore rosso e morellone, intramezzati da pilastri con sfondo dipinto a colore giallo, e questi decorati sugli angoli da eleganti colonnine binate.
In uno dei predetti specchi figurava un cervo, di accurato disegno e diligente lavoro di pittura.
All'estremità del cavo e sul confine della proprietà attigua dei signori Lugari, videsi che l'antico edificio era a contatto con alcuni resti delle mura ‘ serviane, recingenti da quel lato il Campidoglio, delle quali sonosi scoperti due ordini di pietra tufacea, il cui allineamento coincide coi noti resti già precedentemente rinvenuti, e che sono tuttora visibili sulla sinistra della indicata via pubblica e di fronte alla casa Jannetti.
Gli oggetti recuperati nello scavo sono: Varî pezzi di marmo bianco, porfido, serpentino, bigio morato ecc. Un frammento di fregio in terracotta, rappreseutante una figurina muliebre, acefala, inginocchiata, di buona modellatura, alta. m. 0,20. Una testina, pure muliebre, fittile, alta m. 0,08, con capelli ondeggianti, raccolti al di dietro e cinti da strofio. È ben modellata e conserva traccia di pittura color carne sul volto e color castagno nella capigliatura.
Faceva certamente parte di un altorilievo, come desumesi dalla frattura laterale del collo e dalla modellatura che è completa, e molto più fine nella parte che era visibile della testa, trascurata invece nella parte aderente al fondo del rilievo.
(Queste scoperte hanno stretta relazione con quelle avvenute nella località medesima nel 1873
D. Marchetti.