Codice identificativo monumento: 12516
Alla distanza di circa 300 metri da Albano Laziale, presso il XIV miglio della via Appia e sulla destra di essa, nel terreno ortivo di proprietà del sig. Giovanni Matteucci esiste un antico monumento sepolcrale, ricavato nella roccia di pietra albanina ed adibito da lungo tempo ad uso di tinello e per deposito di attrezzi rurali.
Questo monumento è quasi completamente interrato all'esterno, e rimane soltanto libera dalla terra circa la metà superiore della sua fronte che ha l'ingresso rivolto ad ovest. L'interno del sepolcro, largo m. 5,20, lungo m. 5,37, è coperto a volta, scavata anch'essa nella roccia, e vi rimangono tracce d'intonaco dipinto. Tanto nelle due pareti laterali, come in quella di fondo, sono incavati due arcosolii, la cui profondità è di circa m. 1,20. L'ingresso, formato da un vano tagliato pure nella viva pietra, è largo m. 2,20 ed è riquadrato con modanature a rilievo; una cornice ricorre pure a circa la metà dell'ingresso e sembra che giri intorno al monumento.
L'accesso all'interno della cella si ha attualmente per mezzo di una scala in legno, la quale però non posa sul piano vero del sepolcro, ma sulla terra di cui questo ancora è ricolmo per l'altezza di oltre un metro. Avendo ultimamente il proprietario del fondo rimossa una parte della terra infiltrata con le acque pluviali, è venuta alla luce, addosso alla parete destra, la parte superiore di un grande sarcofago di pietra albana, di forma parallelepipeda, lungo m. 2,32, largo m. 1,20, ricavato, come sembra, dalla stessa roccia vulcanica.
L'altezza non si è potuta determinare, rimanendo esso tuttora quasi intieramente sepolto nella terra. Presso il margine snperiore di questo sarcofago leggesi la seguente iscri- zione, incisa in una tabella ansata, che misura m. 0,62 di larghezza, non comprese le anse, e m. 0,27 di altezza: AVR VITALIONI Q VIXIT A NN LXXX ET PVBLICIE NEP DOTI ISTERCORIVS ET PRI M MVS ET SECVNDIN VS HERE DES B M FERVNT (sic).
Di fronte al descritto sarcofago, e disposto simmetricamente ad esso rispetto alle pareti del monumento, ne apparisce un altro simile, pure di pietra albana, del quale però non si vede altro che una parte del coperchio, la cui forma è a tetto con doppia pendenza, ed ha i quattro angoli terminati da antefisse.
Eduardo Gatti.