Codice identificativo monumento: 12569
Fondandosi un nuovo casamento sulla piazza Cenci, lungo la via che dovrà sboccare al ponte Garibaldi, a m. 5,70 sotto il livello stradale è stata ritrovata una grande tazza di fontana in granito, del diametro di m. 3,23.
Nel medesimo luogo è stato raccolto fra le terre un frammento di lapide marmorea, con cornice, che conserva questo avanzo d'iscrizione:
MIVS FECIT MIVS FECIT TIS LIBER SQVE
In piazza Cenci, presso il sito medesimo ove fu trovata la grande tazza di granito, cfr. Notizie 1887, p. 114), fondandosi i piloni di un nuovo casamento si è trovato, alla profondità di m. 7,00, un muraglione foderato di parallelepipedi di tufa, che corre parallelo all'antica via della Mortella. Fra questo muro e il palazzo Cenci è apparsa, nel fondo di altri piloni, una platea lastricata da travertini, e solcata da un canale di scolo, largo m. 0,40.
Nelle fondazioni di un nuovo casamento fra la piazza Cenci e la via Arenula, è stata ritrovata, ad otto metri sotto il piano stradale, una basetta di marmo, che porta incisa la dedicazione votiva: M LVRIVS GERMVS ARAM RESTITVERVNT IOVI OPTVMO MAXVMO OB SVAM SVORVMQVE SAT... La parola RESTITVER nel v. 2 fu aggiunta posteriormente.
Giuseppe Gatti.
Nel fondare un nuovo casamento tra la piazza Cenci e la via Arenula, ove fu scoperto recentemente un tratto di antico muraglione con una fila di colonne di travertino (cfr. Notizie 1889, p. 241), si è raccolta una bellissima ante- fissa in terracotta, alta m. 0,35 larga alla base m. 0,28. In basso è ornata di larghe baccellature, e al disopra sono rilevate due teste di arieti affrontate, che nascono da foglie d'acanto. Superiormente termina a palma. Il fondo piano era dipinto in colorturchino, le teste di arieti in giallo con le corna rosse.
Giuseppe Gatti.
Dagli sterri per la costruzione del nuovo casamento fra la piazza Cenci e la via Arenula provengono alcuni tegoloni di m. 0,59 X 0,59, grossi m. 0,08. Ciascuno di essi porta il marchio di fabbrica impresso due volte, in modo che l'uno sì sovrappone all’altro quasi a forma di croce. Il sigillo è rettilineo, ed ha il nome: CVSPIDE.
In un altro frammento di mattone rinvenuto nello stesso luogo leggesi il noto bollo circolare: L BRVTTIDI AVGNSTA:ES OPVS DOLIR pigna fra due palmette
Giuseppe Gatti.