Informazioni storicheCodice identificativo monumento: 12617
CronologiaLa Impresa Tramways, dopo il successo della tramvia a cavalli di via Flaminia, prolunga il binario al di là del Tevere, oltre ponte Milvio, per consentire un veloce trasporto dei materiali da costruzione dalle sue cave a Grottarossa, nell'edificazione del quartiere Prati.
Vengono realizzati due nuovi raddoppi intermedi. Il deposito delle vetture è realizzato a circa due chilometri da piazza del Popolo, in località villa Massani (circa all'altezza dell'attuale palazzetto dello sport).
In seguito dei lavori di sterro eseguiti dalla ditta Oblieght per l'impianto di un secondo binario (della cosidetta ferrovia delle Cave) lungo la fronte delle cave di Grotta rossa, è divenuta nettamente visibile la sezione della tomba dei Nasoni, e si sono potuti riconoscere alcuni particolari inediti sulla sua costruzione.
Nel piano di ciascuna nicchia son ricavati dal sasso vivo due avelli per inumanazione, lunghi m. 1,80, larghi m. 0,51 profondi m. 0,55, divisi da parte intermedia grossa m. 0,23.
Gli avelli erano chiusi da lastre, forse di marmo, più probabilmente di teiTacotta, stuccate sui battenti. Dinanzi a ciascuna nicchia, e nel pavimento stesso della cripta, sono scavati nel sasso vivo cassettoni a palco.
Ogni gruppo è capace di tre cadaveri che venivano adagiati sopra un letto di tegoloni.
Lo spazio per singoli cadaveri misura m. 2 in lunghezza, m. 0,48 in larghezza, m. 0,60 in altezza. La roccia tufacea cinerea nella quale è scalpellata la tomba, riposa sopra uno strato di breccia fluviatile poco consistente e facilmente decomposto dalle pioggie violente.
A questa condizione di cose dovrà forse attribuirsi la rovina della fronte e della porta d'ingresso, cui è venuto a mancare poco a poco il substrato di fondamento. Due cassettoni conservano ancora parte degli scheletri rispettivi.
Committenti e finanziatori