Codice identificativo monumento: 12638
Nel territorio di Marino, e precisamente nella contrada detta Colle Olivo, procedendosi ad alcuni lavori campestri, pei quali fu necessario scavare sino alla profondità di due metri, vennero alla luce molti avanzi di un edifizio di età imperiale, riferibile alla prima metà del secondo secolo, com'è dato di rilevare dall' opera laterizia mista a reticolato, e da bolli di mattone, che ci riportano appunto all'epoca di Adriano.
Si raccolsero frammenti di terracotta, lastrine di marmo per rivestimento, varî pezzi di anfore vinarie, un' immensa vettina, quattro pezzi di fistula aquaria in piombo, portante la scritta:..... FAVENTIN AVG L PROC, dalla quale, sebbene incompleta, si può dedurre, che questo fondo in cui sono apparse le vestigia della villa romana, fece parte del demanio imperiale. In un altro pezzo leggesi il nome del plumbario: VRBANVS FECIT.
Tra gli avanzi si notano opere di fattura delicatissima, specie per ciò che riguarda i capitelli di stile corinzio e composito. Abbonda ogni sorta di marmi pregevoli e di pietre dure: di porfido, di serpentino, di fior di persico e trovansi non piccoli pezzi di colonna.
Maggiormente interessanti sono poi alcuni frammenti in peperino, come la testa di un ariete, che dovea formare l'ornamento di uno dei quattro angoli di un' ara. La fattura di tali pezzi è assai primitiva, e ci riporta ad epoca piuttosto remota. I descritti avanzi conservansi ora in alcune sale, a me cortesemente cedute dall'Amministrazione comunale di Marino, allo scopo di istituirvi, dietro mio consiglio, un Antiquarium, in cui raccogliere ed esporre quanto di antico è ora sparso o potrà tornare a luce nel territorio marinese e che interessi l'arte e la storia di Castrimoenium.
P. Seccia Cortes.