Ninfeo di piazza della Consolazione

Durante i lavori di isolamento del Campidoglio, nell'abbassamento del livello dell'area compresa tra la piazza e la via della Consolazione si rinvennero i resti di un ninfeo con murature in laterizio e con rivestimenti marmorei asportati gią nell'etą antica.

L'ambiente, che presentava varie fasi, faceva parte di una domus della quale fu esplorato soltanto questo vano. All'interno fu rintracciata una vasca rivestita in marmo che veniva alimentata da una fistola che era alloggiata in una canalina che correva lungo il muro.

Le pareti erano affrescate con motivi geometricofloreali in giallo rosso, verde e azzurro e con l'immagine della dea Roma e le raffigurazioni di personificazioni di cittą. La dea Roma, della quale si conservava soltanto la testa con l'elmo e ornata del nimbo, era probabilmente rappresentata seduta in trono.

Pił in basso, sulla destra della dea si conserva la testa di un'altra figura con la testa cinta di una corona di foglie ornata da una gemma.

Nelle pareti laterali le figure delle personificazioni erano raffigurate con ricchi abiti e portavano nelle mani, coperte da un pallio, una corona d'alloro e un globo come doni da offrire alla dea. Il soggetto degli affreschi fa ipotizzare che si tratti di un piccolo sacello in forma di ninfeo dedicato alla dea Roma alla quale rendono omaggio otto cittą dell'impero, come si riscontra in altre rappresentazioni coeve.