Data: 1515 / 1886
Codice identificativo monumento: 134
5/4/1536
L'imperatore Carlo V giunge a Roma. Il corteo entra trionfalmente da Porta San Sebastiano alle ore 11. In testa marciano quattromila fanti spagnoli al comando del marchese del Vasto, in righe di sette e cinquecento cavalieri, seguivano gli inviati di Firenze, Ferrara e Venezia, i baroni romani, i grandi di Spagna, il senatore di Roma e il governatore della città. Procedono davanti all'imperatore, vestito di velluto viola e su un cavallo bianco, cinquanta giovinetti dell'aristocrazia romana, vestiti di seta viola. Seguono l'imperatore, i cardinali a cavallo a due a due. Poi 1500 soldati di fanteria, 300 cavdeggeri alla borgognona e 1000 archibugieri. Chiude il corteo la guardia imperiale, di duecento uomini. Il corteo percorre l' Appia, passando davanti alle Terme di Caracalla e al Settizonio, sotto gli archi di Costantino e di Tito, attraverso il Foro e l'Arco Settimio Severo, girando intorno al colle capitolino, raggiungendo la piazza di San Marco) dove era stato eretto da Sangallo il Giovane un arco trionfale ornato di statue e pitture). Probabilmente l'imperatore, fa sosta al palazzo Caffarelli, per poi proseguuire lungo la via Papale e i Banchi, il ponte di Castel Sant'Angelo e attraverso Borgo, arriva in piazza San Pietro salutato dal rombo delle artiglierie di Castello. Davanti alla basilica, Carlo V scese da cavallo e presenta il rituale omaggio al pontefice che lo aspettava nel portico. Insieme entrano in San Pietro per assistere a una funzione religiosa e si recarono nella sala Regia e nella cappella di Nicolò V, dove il papa prese congedo e l'imperatore fu accompagnato nell'alloggio predisposto.
1673
L'accademia di Francia si sposta da una modesta abitazione vicino a Sant'Onofrio a Palazzo Caffarelli.
1684
L'accademia di Francia si sposta da Palazzo Caffarelli a Palazzo Capranica.
1823
Il cardinale Pietro Vidoni acquista da Giuseppe Schinchinelli (il padre era suo lontano cugino) il palazzo di via del Sudario a fronte di una rendita vitalizia di 2000 scudi annui.
1889
Villa Altoviti viene demolita per la realizzazione dei muraglioni ai Prati di Castello.
2/10/1925
A palazzo Vidoni viene firmato un'accordo tra Confindustria e Confederazione delle corporazioni fasciste che di fatto elimina il sindacato libero.
12/12/1931
Il Mahatma Gandhi arriva a Roma in visita per due giorni, prima di ripartire da Brindisi per l'India dopo aver partecipato alla Conferenza di Londra sull'India. Arriva alle 8,30 alla stazione Termini. Viene ospitato dal generale Maurizio Mario Moris (su interesse, di un suo conoscente in India, dell'intellettuale Romain Roland) nella sua villa a Monte Mario. Nel primo pomeriggio, visita la scuola Montessori e i Musei Vaticani. A seguire incontra Mussolini a Palazzo Vidoni, dove viene accolto anche dal segretario del Partito nazionale fascista Starace e dal segretario amministrativo Marinelli.
Nei primi del '500, Bernardino Caffarelli decide di accorpare in un unico edificio le sue proprietà tra la via Papalis e via del Sudario.
I lavori sono realizzati tra 1515 ed il 1536, sotto la direzione di Lorenzo Lotti, allievo di Raffaello. Il progetto dell'edificio si ispira alla casa del maestro, realizzata dal Bramante. nel rione Borgo.
Nel 1636, il palazzo è affidato come dote per il matrimonio tra Anna Maria Caffarelli ed Alessandro Orsini.
Nel 1746 la proprietà passa al cavaliere Giovanni Coltrolini, la cui vedova lo rivende nel 1767 al cardinale Giovanni Francesco Stoppani. In questo periodo l'archietto Nicola Giansimoni da Velletri amplia l'edifico e decora il piano nobile e la cappella.
Alla morte del cardinale nel 1774, il palazzo viene ereditato dal cugino, conte Alessandro Schinchinelli, ed infine per discendenza femminile, alla famiglia Vidoni.
Dopo il 1886, in seguito alla realizzazione di Corso Vittorio Emanuele II, l'architetto Francesco Settimj realizza i nuovi prospetti principali su incaricato del principe Giustiniani Bandini.
Nel 1903, la proprietà è ceduta al conte Filippo Vitali, che realizza nuove restauri e decorazioni.
Il palazzo è ora la sede del Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione.
1840
Paul Marie Letarouilly
Prospetto di palazzo Stoppani
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Dettagli di palazzo Stoppani
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta di Palazzo Stoppani
Edifices Modernes de Rome
1835
Giovanni Battista Cipriani
Palazzo Vidoni
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1794
Giovanni Battista Cipriani
Pianta del piano Nobile di Palazzo Stoppani
Raccolta dei piu cospicui esemplari di Roma
1794
Giovanni Battista Cipriani
Spaccato del Palazzo Stoppani
Raccolta dei piu cospicui esemplari di Roma
1794
Giovanni Battista Cipriani
Studi del Palazzo Stoppani
Raccolta dei piu cospicui esemplari di Roma
1747
Giovan Battista Piranesi
Palazzo dell'Accademia di Francia al Corso
Vedute di Roma
1702
Alessandro Specchi
Prospetto del palazzo Caffarelli alla Valle
Studio d'architettura civile
1686
Tiburzio Vergelli
Veduta della chiesa del Santo Sudario
Il Nuovo splendore delle fabriche in prospettiva di Roma moderna
1669
Giovan Battista Falda
Piazza e chiesa di S. Andrea della Valle
Novo teatro delle Chiese di Roma date in luce sotto papa Clemente IX
1655
Pietro Ferrerio
Palazzo de S.Sri. Caffarelli alla Valle
Palazzi di Roma de Piv Celebri Architetti