Data: 1726 / 1822
Codice identificativo monumento: 136
7/1/1727: Inaugurato il Teatro Valle con la rappresentazione della tragedia Matilde di Simone Falconio Pratoli.
18/5/1812: Al teatro Valle va in scena la prima assoluta di Demetrio e Polibio di Rossini con Ester Mombelli.
26/12/1815: Al teatro Valle va in scena la prima assoluta di Torvaldo e Dorliska di Rossini con Domenico Donzelli e Filippo Galli.
25/1/1817: Al teatro Valle va in scena la prima assoluta di La Cenerentola di Rossini.
17/11/1821: Nella notte parte del Teatro Valle crolla per una lesione.
26/12/1822: Nuova inaugurazione del Teatro Valle, dopo i lavori di restauro, con l'opera Il corsaro, di Filippo Celli su libretto di Jacopo Ferretti.
4/2/1824: Al Teatro Valle va in scena la prima assoluta di L'ajo nell'imbarazzo di Gaetano Donizetti.
7/1/1827: Al Teatro Valle va in scena la prima assoluta di Olivo e Pasquale di Donizetti con Domenico Cosselli, Giuseppe Frezzolini e Giovanni Battista Verger.
2/1/1833: Al teatro Valle va in scena la prima assoluta di Il furioso all'isola di San Domingo di Donizetti con Giorgio Ronconi e Lorenzo Salvi.
9/9/1833: Al teatro Valle va in scena la prima assoluta di Torquato Tasso (opera) di Donizetti con Ronconi ed Antonio Poggi.
9/5/1921: Al teatro Valle va in scena la prima assoluta di Sei personaggi in cerca di autore di Luigi Pirandello.
27/5/1940: Al Teatro Valle debutta il Quartetto Cetra.
26/6/1944: Totò debutta al teatro Valle con la Magnani nella nuova rivista Con un palmo di naso, in cui da libero sfogo alla sua satira impersonando il Duce (sotto i panni di Pinocchio), e Hitler, che dissacra dopo l'attentato del 20 luglio 1944, rappresentandolo in un atteggiamento ridicolo, con un braccio ingessato e i baffetti che gli facevano il solletico, e mandando l'intera platea in estasi.
26/10/1965: Viene inaugurato il Teatro Stabile di Roma, diretto da Vito Pandolfi, con sede provvisoria a Teatro Valle.
1972: Terminati i lavori di restauro al Teatro Argentina, Franco Enriquez, nuovo direttore del Teatro Stabile di Roma rinomina l'istituzione in Teatro di Roma e riprende la programmazione, provvisoriamente svolta al Teatro Valle.
19/5/2011: Con la definitiva dismissione dell'Ente Teatrale Italiano, il teatro Valle sospese l'attività..
14/6/2011: Il Teatro Valle, dopo la chiusura dell'ETI, viene occupato da un gruppo di lavoratori dello spettacolo e attivisti per protesta affinché lo stabile venga mantenuto pubblico attraverso partecipazione popolare e gestito con criteri di trasparenza.
11/8/2014: Termina l'occupazione del Teatro Valle, con la consegna libera alle autorità comunali.
Nel 1726, Il marchese Camillo Capranica costruisce un piccolo teatro in legno nel cortile della proprietà presso piazza della Valle. I lavori sono affidatri a Tommaso Morelli, contemporaneamente al lavoro per la sopraelevazione del palazzo.
Nel progetto si affianca Domenico Della Valle, che si impegna a decorare l'interno ed a gestirlo. Gli succederà il figlio Agostino, fino alla sua morte nel 1753.
Nel 1765, l'archietto di famiglia Mauro Fontana, lo ristruttura in forme più eleganti. Altri lavori di ampliamento vengono svolti nel 1777.
Durante l'occupazione francese, l'archietto Giuseppe Valadier con la collaborazione del consuocero, Giuseppe Camporese propongono la ricostruzione del teatro.
Nel 1821 viene approvato il loro progetto ma un crollo durante i lavori fà nascere una vertenza fra gli architetti e la famiglia Capranica. I lavori proseguono sotto la direzione di Gaspare Salvi mentre Felice Giani si occupa delle decorazioni interne. Il nuovo teatro riapre nel 1822.
La modesta facciata su via del Melone viene anche realizzata nel 1845. Il pittore Silvio Galimerti realizzate le attuali decorazioni interne nel 1888.
Le parti lignee vengono definitivamente sostitutite con strutture in ferro, nel 1965 le travi del palcoscenico e nel 1972 le capriate del tetto.
Degno di nota l'aneddoto relativo all'ingresso al palco reale. Situato all'interno del cortile veniva utilizzato da Reali d'Italia. L'amministratore del Palazzo, fedele ed irremovibile monarchico, lo fece murare nel dopo guerra, pur di non farlo utilizzare ad un repubblicano.
Dal 1968 il teatro è di proprietà dell'Ente Teatrale Italiano.