Data: 1922 / 1943
Codice identificativo monumento: 13780
La SEFI (Società Elettro Ferroviaria Italiana) inizia il servizio della ferrovia per il Lido di Roma. Mussolini partecipa all'inaugurazione del primo convoglio partendo dalla stazione di Porta San Paolo con un convoglio composto da una locomotiva a vapore Gr 910.045, quattro vagoni, un bagagliaio ed una carrozza panoramica. Per l'occasione la ATM (Azienda Tramvie Municipali) istituisce la nuova linea 11 (da piazza Indipendenza alla basilica di San Paolo). Dal giorno successivo è inoltre istituita una serie di linee speciali in coincidenza con i treni della SEFI. A Ostia Mussolini partecipa alla cerimonia per la posa della prima pietra del Palazzo del Governatore e all'innaugurazione dello stabilimento Roma, dove partecipa ad un pranzo di gala organizzato dalla società SEFI, anche se l'edificio non è ancora ultimato.
Inaugurati l'esercizio a trazione elettrica e il doppio binario della tratta Roma Lido, rendendo la linea definitivamente completa e funzionale. Per l'occasione viene inaugurato ufficialmente lo Stabilimento Roma ad Ostia.
Lo Stabilimento Roma a Ostia apre al pubblico.
Si conclude la costruzione della Rotonda dello Stabilimento Roma ad Ostia.
Ritorno di De Pinedo in Patria. Gli Aviatori del Santa Maria discesi dall'apparecchio raggiungono nello stabilimento del Lido di Ostia per ricevere il saluto di benito Mussolini.
Il comando tedesco convinto che lo sbarco alleato potesse avvenire sul litorale romano, (durante la notte tra il 12 e il 13) distrugge diversi punti sensibili di Ostia. Il Pontile viene spezzato in due tronconi; viene minato e fatto esplodere l’edificio di ingresso e la rotonda dello Stabilimento Roma, la Torre del Collegio Nautico IV Novembre; le rotaie e la Stazione Ferroviaria nell'attuale Piazza della Stazione Vecchia; la Torre antiaerea della Caserma Italia; danneggiato l'Idroscalo Carlo Del Prete e gran parte degli stabilimenti balneari già realizzati (Battistini, Elmi, Urbinati, Salus, Principe e la Conchiglia, Lega Navale, Plinius e Duilio). Per limitare l'accesso dall'arenile verso l’entroterra, sono ostruite tutte le principali strade con la costruzione di sbarramenti in cemento e imbottiti di esplosivo tutti gli scantinati dei villini e delle palazzine del lungomare.