Data: 1901 / 1944
Codice identificativo monumento: 13818
Deliberazione del Consiglio comunale che (per supportare lo sviluppo commerciale dell'Agro romano dopo la legge di bonifica) determinava le località dove realizzare due nuovi ponti suburbani sul Tevere: Magliana e Castel Giubileo. La scelta è concordata con il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio con parere favorevole della Commissione agraria per il bonificamento dell'Agro romano.
Proposta di deliberazione n.45, approvata all'unanimità dal Consiglio comunale, che sbloccava la costruzione dei due ponti suburbani sul Tevere, e relativo appalto a licitazione privata. Nella delibera si legge: “Opera lungamente desiderata e più volte sollecitata è la costruzione di due ponti l’uno a monte, l’altro a valle di Roma. A monte fu scelto il punto di convergenza delle vie Tiberina e Flaminia, sulla destra a circa nove chilometri dal Ponte Milvio, nell’insenatura del Tevere di fronte a Castel Giubileo, e sulla sinistra con la via Salaria”.
Viene costruito un ponte provvisorio in ferro in attesa della costruzione del vicino Ponte Vittorio Emanuele II: "Questi lavori di ampliamento importeranno una spesa di circa un milione e mezzo, e verranno intrapresi dall'Ufficio del Tevere, che ne ha fatto il progetto, non appena a cura del Municipio si sarà provveduto all’apertura del nuovo ponte in ferro, pressochè ultimato a sinistra da Castel Sant'Angelo. Detto ponte, ch'è veramente una stonatura nell'ambiente artistico dov'è posto, fortunatamente non è che provvisorio, ed è composto di due ponti in ferro, eseguiti nell'officina di Savignano, che scomposti verranno poi gettati in due punti della campagna romana attraverso Îl Tevere. Si rimedierà così al forzato passaggio per la città, delle masserie e delle mandrie di bovi, obbligati a portarsi da un punto all’altro dell'agro romano, o nel salire ch'essi fanno a montagna. Però nel vedere a pochi passi più in basso le impalcature ed i piloni già fuori d’acqua del ponte Vittorio Emanuele o Trionfale che sia, viene fatto di dimandare so non era meglio attendere ancora un po'a restaurare il Ponte Sant’Angelo e sollecitare la costruzione del Vittorio Emannele applicandovi le spese non lievi del nuovo ponte in ferro, che per giunta costerà ancora una buona somma per toglierlo dal posto provvisorio dove è stato messo. Molti di questi controsensi, che chiamerei sperperi, han contribuito alla catastrofe del romano municipio."
Inaugurato il Ponte Cavour. Il Comune di Roma riscatta la vicina passerella di Ripetta, ormai inutile e decise di trasferire la struttura in ferro alla Magliana. Essendo lunga 100 metri (troppo corta per congiungere le due sponde del fiume che in quel tratto è largo 130 metri), viene divisa in due tronconi, lasciando al centro un ponte levatoio ad azionamento elettrico per consentire il transito anche dei vaporetti più alti.
"I lavori procedettero così chie condussero in breve tempo a termine un'opera grandiosa. Tutta quella parte della capitale sarà fra le più invidiate, per gli abbellimenti... e per questo ponte; senza contare la rapidità di comunicazioni ora ottenuta. Infatti, il palazzo di giustizia, l'Adriano e î Prati si congiungono direttamente col corso Umberto I per la via Tomacelli allargata, è la cui prospettiva è notevole e piace. Non ci fu inaugurazione ufficiale. Si chiuse il vecchio ponte di Ripetta destinato a sparire, e, alla mattina della domenica dopo, gli abitanti di Roma si trovarono con un nuovo passaggio, e con un nuovo bel manufatto dî più, come dicono gl'ingegneri. Autore del ponte è l'ingegnere capo del municipio di Roma, Alessandro Viviani. Il ponte ha cinque arcate. Fra i muraglioni di sponda, è lungo 118 metri ed è largo 16."
Vittorio Ugolino Vivaldi Pasqua, marchese di San Giovanni, parte con il suo aereo dall'aereoporto di Centocelle per un sorvolo di Maccarese, Ladispoli e Civitavecchia. Giunto al Ponte della Magliana, il motore si arresta e si schianta al suolo, morendo. E' il primo incidente dell’aviazione italiana.
Completata lo smantellamento del ponte degli Alari. Il materiale in ferro viene riutilizzato per la manutenzione e i restauri al Ponte dell'Industria all'ostiense, al Passerella della Magliana e per costruire un nuovo ponte all'altezza di Tor Boacciana all'Isola Sacra.
Bombardamenti alleati sulle zone di Santa Maria Maggiore e San Giovanni. Un aereo alleato bombarda anche la stazione ferroviaria di Mercato Nuovo e distrugge la Passerella della Magliana. Alle ore ore 21, due bombe sono cadono a via Mecenate danneggiando i palazzi segnati con i numeri civici 77 e 79 e distruggendo la Clinica Polidori al 14 e la palazzina limitrofa col numero 18. Dalle macerie sono stati estratti 14 feriti che a mezzo delle autoambulanze della CRI sono stati trasportati all'ospedale San Giovanni. Il noto chirurgo Polidori rimane invece ucciso dalle macerie.
Del Vecchio Ponte della Magliana rimangono oggi, ancora visibili, la stampella in riva sinistra su via del Cappellaccio (che fa da cavalcavia sull’Ostiense), la già citata cabina dei comandi elettrici e, sulla riva opposta, la stampella su via Asciano.