Codice identificativo monumento: 14000
A seguito del pericolo per un'ennesima invasione di Alemanni e Goti, l'imperatore Aureliano commissiona la costruzione di una nuova cinta difensiva della città. Il progetto, improntato alla massima velocità di realizzazione e semplicità strutturale, ingloba moltissime strutture preesistenti, tra cui i Bastioni del Pincio, la piramide Cestia, l'Anfiteatro Castrenze, il muro del Castro Pretorio e ampi tratti dell'Acquedotto Claudio e Marcio, dove sono trasformati gli archi monumentali in porte difensive.
Si conclude la realizzazione delle nuove Mura difensive. Il loro percorso misura oltre 18 km e cinge una superficie pari a più di 1.200 ettari. Per limitare le spese di esproprio dei terreni, circa il 40% dell'intero perimetro passano su terreni demaniali. L'intera struttura si compone di 378 tratti di muro merlato intervallati ogni 30 metri da 381 torri a pianta rettangolare e da 14 porte principali, oltre a diverse altre passaggi secondari, 116 servizi igienici e numerosissime feritoie.
Su ordine dell'imperatore Onorio, il magister militum generale Stilicone avvia una grande fase di restauri e rinforzo delle Mura difensive di Roma. L'altezza delle mura fu quasi raddoppiata (dai 6-8 metri circa precedenti ad almeno 10,50-15) creando un doppio camminamento, uno inferiore (quello precedente, che diventa così coperto, con feritoie per gli arcieri) e uno superiore, scoperto e circondato da merlature. le torri sono rinforzate con un secondo piano. Molte porte sono ristrutturate, altre create ex novo come Porta Pinciana. Anche il mausoleo di Adriano, sulla riva destra del Tevere, viene incorporato nelle mura con la nuova funsione di Bastione.
Dopo un terzo assedio, i Visigoti guidati dal loro re Alarico, entrano in città da Porta Salaria e la saccheggiano per tre giorni. Sono incendiati il palazzo dei Valerii sul Celio, la curia Iulia e le ville sull'Aventino; gravemente danneggiate le terme di Decio vennero; distrutto il tempio di Giunone regina; spogliate le statue del Foro. L'imperatrice Galla Placidia presa in ostaggio da Alarico. Nonostante tutto, Alarico impartisce l'ordine di risparmiare i luoghi di culto, che considera come luoghi di asilo inviolabili dove non poteva essere ucciso nessuno. La basilica emilia viene completamente distrutta da un incendio, nel quale le monete dei banchi dei cambiavalute (che avevano aver sede nell'edificio) sono fuse sul pavimento di marmo (e sono tuttora visibili).
I vandali guidati dal re Genserico assediano la città. Papa Leone I implora di non distruggere la città antica o di uccidere i suoi abitanti. Genserico acconsente ed entra dalla Porta Portuense. Viene depredato il palazzo imperiale, e spogliato del tetto di bronzo il tempio di Giove Capitolino.
La cupola della torre XXXIX delle mura Aureliane minaccia di cadere sulle serre di fiori della villa Boncompagni Ludovisi. Le autorità ne decidono la demolizione immediata. Con il materiale di risulta vengono costruiti gli attuali speroni di muratura e le serre di fiori furono trasferite in alto all’interno del camminamento di ronda.
Papa Pio IX decreta il passaggio delle Mura Aureliane al Comune di Roma.
Alle 5 del mattino inizia l'attacco alla città da parte delle truppe piemontesi. Il cannoneggiamento delle mura inizia a Porta San Giovanni, seguito dai Tre Archi di Porta San Lorenzo e da Porta Maggiore. Dopo cinque ore di cannoneggiamento su un altura (tra le vigne dei Lancellotti e Capizucchi) a via Nomentana, le truppe piemontesi agli ordini del Generale Cadorna riescono ad aprire una breccia nelle mura tra Porta Pia e Porta Salaria, entrando nella città. Nello scontro cadono 49 soldati Italiani e 19 Pontifici. Gli Zuavi prigionieri sono concentrati a Piazza Colonna.
Demolite due torri quadrate delle mura aureliane, poste a protezione della porta del Popolo. Si aprirono due nuovi fornici laterali per agevolare il traffico intenso aumentato con l'istituzione di una linea di omnibus a cavalli, collegante piazzale Flaminio a ponte Milvio.
Dopo l'apertura dell'esercizio della tramvia a vapore tra Roma e Tivoli, l'Impresa Tramways inaugurata anche una linea tramviaria a cavalli di 2200 metri di lunghezza, come servizio urbano tra la stazione Termini ed il Cimitero del Verano. Dalla Dogana, posta nella via di porta Tiburtina a fianco della stazione Termini (poi via Marsala angolo via Solferino), attraversava le mura aureliane in corrispondenza dell'antica porta Tiburtina (fornice a destra) e si immette sulla via Tiburtina, seguendola fino ad un capolinea tronco posto nella piazza antistante l'ingresso al Verano.
Durante i lavori di costruzione dei muraglioni del Tevere, demolendo un tratto delle mura aureliane sulla riva tra via della Lungara e ponte Sisto, viene scoperta la Tomba dei Platorini. La struttura viene demolita, ma i materiali, compresi blocchi di muratura, sono trasferiti alle Terme di Diocleziano, dove nel 1911, viene ricostruita ed esposta in occasione delle manifestazioni per il cinquantenario dell'unità d'Italia.
Il pittore Francesco Randone fonda la Scuola di Arte Educatrice, che viene ospitata nella torre XXVIII delle mura aureliane.
Su proposta di Guido Baccelli, la Scuola di Arte Educatrice del pittore Francesco Randone viene trasferita dalla torre XXVIII alle torri XXXIX e XXXX delle mura aureliane.
Regio decreto 443 che stabilisce il passaggio della gestione delle Mura Aureliane dal demanio dello Stato al Comune di Roma.
La giunta comunale di Roma approva ed avvia la creare di varchi nelle antiche mura Aureliane, per mettere in diretta relazione i nuovi quartieri sorti eatra-muros e quelli sviluppatisi al di dentro sull’area dell'antica Villa Ludovisi: "Le mura sono indubbiamente imponenti, maestose; ma è più che evidente che esse schiatciano i nuovi quartieri sorti al di qua eal di là di esse: sono mura che, per quanto archeologicamente el architettonicamente rispettabili , non hanno più nessuna ragione di sussistere; e può rimanere tollerabile, a titolo di documento monumentale, qualche miglior frammento di esse, dove non tagli la vita moderna di Roma e non formi ingombro alla circolazione. Sollevare agitazioni internazionali, in nome di un estetismo eccessivo, è puerile, Ad ogni modo, se le mura onoriane periranno, eccole fotografate e riprodotte per chi voglia ancora provare il godimento della loro visione. Si trattasse di mura palatine, di mura serviane, di mura aureliane, si capirebbe un'agitazione per conservarne quanto più possibile delle vestigia: ma le mura onoriane, dal momentv che si tratta dell’estetica; dell’igiene e della vita dei quartieri nuovi, possono essere sagrificate senza grave rimpianto."
A seguito della nascita del nuovo quartiere Appio-Latino, per motivi di viabilità sono realizzati nuovi fornici nelle mura aureliane, ai lati della porta Porta San Giovanni.
In occasione dell'VIII annuale dell'era fascista, Il Duce Mussolini inaugura il tratto urbano della via del Mare, che partendo dai piedi del Campidoglio (già via Tor de' Specchi, oggi via del Teatro di Marcello) si riallacciava al tratto autostradale già realizzato verso Ostia.
Aperta al traffico la Via Cristoforo Colombo. Per l'occasione sono aperti nuovi fornici nelle Mura Aureliane presso la Posterula Ardeatina.
Parziale collasso dellel Mura Aureliane Via di Porta Ardeatina, per una lunghezza di 20 metri circa, dovuto a fenomeni infiltrativi, provocati dall'acqua piovana e dalla mancata manutenzione del complesso murario da parte del Comune.
Crolla una quindicina di metri della cortina delle Mura aureliane a viale Pretoriano. Il cedimento è avvenuto probabilmente per la prresenza di un giardino pensile della vicina Villa Gentili del Drago.
Inaugurato il primo tratto del parco lineare delle Mura Aureliane. Cinquecento metri di verde pubblico che corrono da Porta Metronia a via Numidia e che s’inscrivono in un più ampio progetto di riqualificazione degli ambiti strategici della capitale.
Riaperto il Camminamento sulle Mura Aureliane.
Presso la Posterula Nomentana delle Mura Aureliane, viene scoperta una grossa crepa. Il tratto viene provvisoriamente isolata con pannnelli di truciolato.
Presso la Posterula Nomentana delle Mura Aureliane, crolla il tratto di paramento laterizio settecentesco da poco transennato per la scoperta di una crepa. L'area viene ora consolidata tramite puntellamento.
Presso la posterula Nomentana delle di Mura Aureliane, crolla un nuovo tratto di paramento laterizio adiacenti alla porzione già oggetto di un crollo e successivo consolidamento.
A causa di un crollo nelle mura aureliane presso via di Porta Labicana, viene puntellata la torre F9. Non essendo avviati i necessari restauri, il recinto del cantiere viene occupato da senza fissa dimora.
1930
anonimo
First period normal tower
City Wall of Imperial Rome
1930
anonimo
First period tower for galleried wall
City Wall of Imperial Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane presso Porta Labicana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Nomentana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane presso Porta Metronia
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane tra porta Ardeatina e San Sebastiano
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Salaria
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Chiusa e Porta Tiburtina
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Pinciana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane e Muro Torto
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane al Testaccio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura aureliane presso il Monte Testaccio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura aureliane e Porta Latina
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Castro Pretorio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Castro Pretorio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Laterana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane presso Porta Metronia
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane presso Porta Labicana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Nomentana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane tra porta Ardeatina e San Sebastiano
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Salaria
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Chiusa e Porta Tiburtina
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Pinciana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane e Muro Torto
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane al Testaccio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Settimiana
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura aureliane presso il Monte Testaccio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura aureliane e Porta Latina
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Castro Pretorio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Castro Pretorio
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Flaminia
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta San Paolo
The Archeology of Rome
1874
anonimo
Mura Aureliane con Porta Laterana
The Archeology of Rome
1851
Luigi Cavalieri
Porta Latina
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1848
Luigi Canina
Mura Aureliane
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1848
Luigi Canina
Veduta delle porte Tiburtina
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1823
Luigi Rossini
Veduta dell'antica porta latina e delle mura romane
Veduta del Gran Sepolcro volgarmente detto di Nerone
1801
Angelo Uggeri
Mura Aureliane
Iconografia degli edifici dell'antica Roma
1774
Pierre Adrien Paris
Détails des murs de Rome
Études d'Architecture faites en Italie
1756
Giovan Battista Piranesi
Torri di cui son munite le mura
Le Antichità Romane - Tomo I
1756
Giovan Battista Piranesi
Mura d'Aureliano
Le antichità Romane - Tomo I
1747
Giovan Battista Piranesi
Piramide di Caio Cestio
Vedute di Roma