Data: 1570
Codice identificativo monumento: 1490
La Congregazione sopra le fonti individua «il loco del aquedotto sotto la Trinità» come sito per la costruzione di una fontana alimentata dalla nuova diramazione dell'Acquedotto Vergine. La bassa pressione costringe a rinunciare al progetto, ed a costruire al posto della fontana come riserva idrica, una cisterna (che darà il nome al vicino vicolo del Bottino).
Pietro Bernini, dopo essersi occupato del restauro e ampliamento dell'acquedotto vergine, viene incaricato di realizzare una fontana nella piazza sottostante la chiesa della Trinità dei Monti che allora, in mancanza della scalinata, sorgeva sul bordo di una scarpata.
A causa delle molte piogge cadute a Roma, la Scalinata della Trinità dei Monti, a soli due anni dall’ultimazione dei lavori, subisce il crollo del muraglione eretto sul fianco sinistro a contenimento delle propaggini del Pincio. Il crollo ha provocato la distruzione della piccola cappella consacrata a San Sebastiano.
Dopo il crollo del muro di sostegno a lato della Scalinata di Trinità dei Monti, al posto della distrutta cappellina viene realizzata una monumentale edicola con nicchione.
Restauro del Ninfeo di via di San Sebastianello. Nell'occasione il nicchione viene abbellito con l'inserimento di un sarcofago di origine romana.