Codice identificativo monumento: 1606
Papa Callisto II commissiona la costruzione del condotto dell'acqua Crabra, anche detto Fosso dell'Acqua Mariana, per garantire l'adduzione di acqua per alimentare i molini ed irrigare gli orti di proprietà della Basilica di San Giovanni in Laterano. Il canale seguiva gli antichi acquedotti e scendeva verso Roma. Vicino alla villa dei Centroni a Morena, tramite una diga veniva incanalata in un condotto sotterraneo appartenente all’antico acquedotto Claudio. Uscito allo scoperto il fosso attraversava la tenuta di Roma Vecchia, dove formava un laghetto dove vi erano anche i pesci. Quindi proseguiva verso Roma attraversava la via Tuscolana e Porta Furba, passava per via del Mandrione e costeggiando a distanza la Tuscolana giungeva a porta di San Giovanni, formando un altro laghetto. Costeggiava le mura, passando lì dove ora è via Sannio. Entrava in Roma a porta Metronia, quindi percorrendo l’odierna Passeggiata Archeologica e passando attraverso il Circo Massimo, si gettava nel Tevere accanto alla Cloaca Massima.
Il cardinale Camerlengo dispone che tutte le porte e i ponti della città siano riuniti sotto il controllo della dogana di Roma.
Papa Pio IX decreta il passaggio delle Mura Aureliane al Comune di Roma.
Regio decreto 443 che stabilisce il passaggio della gestione delle Mura Aureliane dal demanio dello Stato al Comune di Roma.
Il Duce Mussolini partecipa alla cerimonia di inaugurazione della nuova via che collega il Laterano alla nuova Via del Mare. Per migliorare la viabilità stradale, sono state aperte nuovi fornici di passaggio nelle mura aureliane, accanto alla Porta metronia.
1874
John Henry Parker
Mura Aureliane presso Porta Metronia
The Archeology of Rome
1874
John Henry Parker
Rive Almo now the Marrana
The Archeology of Rome
1829
Luigi Rossini
Veduta dell'antica Porta Metronis interrata
Le Porte antiche e moderne del recinto di Roma
1813
Progetto di un Giardino Botanico al Celio
Album Gabrielli
1708
Bonaventura van Overbeek
Porte Metrode
Les restes de L'Ancienne Rome