Codice identificativo monumento: 161
La Famiglia Giustiniani avvia la vendita del prestigioso patrimonio artistico. Giovanni Torlonia acquisisce il nucleo più importante di circa 270 sculture provenienti da Palazzo Giustiniani.
Lo Zar Nicola I, dopo aver accompagnato a Palermo la moglie seriamente malata, si ferma quattro giorni a Roma. Viene ospitato a palazzo Giustiniani, presso gli appartamenti del rappresentante russo a Roma. Viene ricevuto due volte dal papa, alla presenza del cardinal Acton e del ministro russo Butenev. Nei colloqui il papa ricorda esplicitamente le leggi russe lesive della libertà religiosa, e lascia al sovrano un lungo rapporto in proposito
Il gran Maestro Nathan dichiara ad una riunione dell Grande Oriente d'Italia, che ha assunto formale impegno per la locazione di Palazzo Giustiniani.
Il Grande oriente d'Italia inizia il trasferimento da palazzo Borghese a Palazzo Giustiniani.
Ernesto Nathan, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, inaugura ufficialmente la nuova sede a palazzo Giustiniani.
33 sculture della Collezione presente nel Palazzo Giustiniani vengono vendute all'estero: "L'ulltimo residuo delle opere artistiche che ornavano il palazzo dei principi Giustiniani corre il pericolo di lasciare anch'esso l’Italia per andare forse a prender postd più stabile e più sicuro in qualche museo o in qualche altro palazzo straniero; quasi tutte le pitture e le statue pregievolissime e la maggior parte dei lassorilievi che aveva riunito îl marchese Vincenzo Giustiniani, celebre per le sue ricchezze e la sua magnificenza, ora si trovano nel Museo di Berlino. Quello che ancora rimane di tanto tesoro artistico, si trova sotto la tutela del Municio di Roma, onde non si potesse più, senza îl permesso di questo, nè venderlo, in alcun altro modo alienarlo. Eppure è già stata fatta una vendita clandestina di un gruppo di statue e di bassorilievi. Il ministero, appena ne ha avuto notizia, ha diffidato il procuratore dei nuovi acquirenti e ha ordinato che non fosse più mosso alcun oggetto. Il procuratore ha offerto al governo per lire centomila la ricompra degli ogbetti già destinati alla vendita; ma siccome ragioni di bilancio non permettono di accettare questa proposta, governo e procuratore son venuti a una conclusione per cui sarà permessa la vendita di taluni oggetti riservandosi però il governo di scegliere e tenere per sè gratuitamente la migliore statua. Il Municipio frattanto ha fatto anch'esso opposizione per conto suo."
Grazie ad una sottoscrizione internazionale, il Gran Maestro della Massoneria Ettore Ferrari, tramite la società Urbs (appositamente costituita dal Grande Oriente d'Italia) acquista definitivamente per un milione e 55 mila lire il Palazzo Giustiniani.
Uno squilibrato uccide nella sua anticamera a palazzo Giustiniani Achille Ballori, Sovrano Gran Commendatore del Rito scozzese antico ed accettato e Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia.
Squadre d'azione fasciste tentano di assaltare la sede del Grande Oriente a Palazzo Giustiniani.
Squadre d'azione fasciste tentano nuovamente di assaltare la sede del Grande Oriente a Palazzo Giustiniani.
Squadre d'azione fasciste assaltano e devastano la sede del Grande Oriente a Palazzo Giustiniani.
L'on. Mussolini presenta alla Camera un disegno di legge sulla disciplina di associazioni, enti e istituti e sull'appartenenza ai medesimi del personale dipendente dallo stato, dalle amministrazioni comunali e provinciali e da istituti sottoposti per legge alla tutela dello stato e degli enti locali; disegno di legge che pur non nominando mai la massoneria era stato presentato dal Partito Fascista per mettere fuorilegge proprio la massoneria.
Iniziano i lavori di ampliamento di via della Dogana Vecchia. La facciata retrostante del palazzo Madama viene ricostruita in stile neo-cinquecentesco, mentre verso piazza Sant’Eustachio. L'arco di collegamento tra palazzo Giustiniani e Palazzo Madama viene sacrificato.
Su richiesta del Governo Mussolini, il Ministero della Pubblica Istruzione, dichiara nullo l'acquisto da parte della massoneria di palazzo Giustiniani ed esercita il diritto di prelazione sull'acquisto, per il prezzo di L. 1.055.00, incamerandolo al demanio.
Con deliberazione Ministeriale, viene costituita l'Accademia d'Italia, proponendo come propria sede, Palazzo Giustiniani. L'idea è di fondare un'istituzione culturale italiana "con il compito di promuovere e coordinare il movimento intellettuale italiano nel campo delle scienze, delle lettere e delle arti, di conservare puro il carattere nazionale, secondo il genio e le tradizioni della stirpe e di favorirne l'espansione e l'influsso oltre i confini dello Stato (art. 2 dello Statuto)."
Con regio decreto su proposta del Capo del Governo Mussolini, il Palazzo di Firenze, è assegnato all'Istituto Dante Alighieri "în riconoscimento dell'importanza nazionale dell'opera che compie con la tutela e la diffusione della lingua e della cultura italiana fuori del Regno e col tener alto il sentimento della Patria".
Inoltre, il Palazzo Giustiniani viene assegnato all'Istituto Fascista di Cultura, eretto in ente morale con lo scopo di promuovere e coordinare gli studi sul fascismo, di tutelare e diffondere, in Italia e fuori dai confini, gli ideali, la dottrina del fascismo e la cultura dell'Italia fascista, attraverso corsi e lezioni, pubblicazioni, libri, e di promuovere la propaganda in tal senso.
L'Istituto Nazionale di Cultura Fascista si trasferisce da Palazzo Giustiniani a Palazzo Santacroce in Piazza Cairoli 3.
Lavori per collegare Palazzo Madama e palazzo Giustiniani tramite un passaggio sotterraneo.
Un gruppo facente riferimento al Grande Oriente d'Italia in esilio, rioccupa Palazzo Giustiniani, istituendo simultaneamente, per la sua riorganizzazione, un Comitato di gran maestranza, costituito da Guido Laj, Gaetano Varcasia e Umberto Cipollone e, per la riorganizzazione del Rito scozzese antico ed accettato di Palazzo Giustiniani, un Comitato di reggenza, costituito da Giuseppe Guastalla, Gaetano Varcasia e Umberto Cipollone.
Presso il suo ufficio a palazzo Giustiniani, il parlamentare comunista Enrico Minio, si toglie la vita soffocandosi con un sacchetto di plastica.
Dopo anni di battaglie con il Senato, ll Grande Oriente d'Italia è costretta a trasferire la sede da palazzo Giustiniani alla Villa Medici del Vascello.
1900
Dante Paolocci
La Nuova sede del Grand'Oriente
L'Illustrazione Italiana 1900
1840
Paul Marie Letarouilly
Vista del cortile di Palazzo Giustiniani
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta del Palazzo Giustiniani
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Prospetto di Palazzo Giustiniani
Edifices Modernes de Rome
1835
Giovanni Battista Cipriani
Palazzo Giustiniani
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1820
anonimo
Palazzo Giustiniani
Album scenografico
1798
Charles Percier e Pierre Fontaine
Plan du Palais Giustiniani
Palais, maisons et autres édifices modernés, dessinés à Rome
1798
Charles Percier e Pierre Fontaine
Coupe du Palais Giustiniani
Palais, maisons et autres édifices modernés, dessinés à Rome
1774
Pierre Adrien Paris
Plan du palais Giustiniani
Études d'Architecture faites en Italie
1702
Antonio Barbey
Portale di Palazzo Giustiniani
Studio d'architettura civile
1702
Antonio Barbey
Finestre di Palazzo Giustiniani
Studio d'architettura civile
1655
Giovan Battista Falda
Palazzo Giustiniani
Palazzi di Roma de Piv Celebri Architetti