Data: -35 / 203
Codice identificativo monumento: 17
Il console Marco Emilio Lepido inaugura il Tempio di Giunone Regina, presso il Circo Flaminio.
Con il bottino della guerra vittoriosa in Macedonia, Cecilio Metello Macedonico, fonda un primo portico monumentale ad ornamento dei Templi di Giunone Regina e Giove Statore, presso il circo flaminio. La nuova struttura viene realizzata anche per ospitare il complesso statuario di 24 statue di bronzo, raffiguranti Alessandro Magno e i suoi generali, opera di Lisippo, depredato a Dion presso il monte Olimpo, durante la guerra. Vi è inoltre esposta anche la statua in bronzo di Cornelia, madre dei Gracchi, prima figura femminile esposta in pubblico a Roma.
Quinto Cecilio Metello Macedonico, dopo aver celebrato il trionfo sulla Macedonia, avvia la costruzione di un tempio dedicato a Giove Statore presso il Circo Flaminio, su progetto dell'architetto greco Ermodoro di Salamina.
Al termine delle campagne militari di Ottaviano in Illirico, i vexilla sottratti nel 48 a.C. a Aulo Gabinio dai Dalmati, sono posti nel Portico di Ottavia.
Ottaviano avvia una radicale ricostruzione del portico di Metello, finanziata con il bottino della vittoria sulla Dalmazia. Il nuovo complesso viene dedicato alla sorella Ottavia. Il portico viene ampliato verso sud-ovest e viene aggiunto un ingresso monumentale sporgente al centro del lato verso il Circo Flaminio. Viene aggiunta inoltre una biblioteca con due sezioni, una per i libri greci e l'altra per quelli latini.
Un incendio devasta il Campo Marzio. Danni al Portico di Ottavia, al Teatro di Pompeo ed alle Terme di Agrippa. Il Pantheon, il Tempio di Minerva Calcidica, il Diribitorium e la Basilica di Nettuno sono distrutti. A causa dei detriti, nell'area sacra viene realizzata una nuova pavimentazione in travertino, che accorcia le scalinate d'ingresso ai templi.
Un incendio distrgge una parte della città, e l'imperatore Commodo pretende di rifondarla con il nome "Colonia Commodiana". Danni al Tempio di vesta ed all'ala occidentale della Casa delle Vestali, al Foro della Pace, al Portico di Ottavia ed ai palazzi imperiali.
Dopo i danni subiti nell'incendio del 191, il portico di Otavia (e probabilmente anche i templi interni), sono ricostruiti, e nuovamente dedicati a Settimio Severo e Caracalla, con il nome di porticus Severi.
Forte terremoto. Danni all'Anfiteatro Flavio. Il praefectus urbi Rufius Caecina Felix Lampadius promuovere i restauri celebrandone l'intervento riutilizzando l’epigrafe inaugurale dei giochi di Tito dell’80 d.C.. Danneggiato anche il Portico di Ottavia. Due delle colonne del propileo di ingresso sono sostituite da una grande arcata in laterizio.
Papa Stefani II istituisce il titolo diaconale, con il nome di San Paolo Apostolo (ora Sant'Angelo in pescheria), all'interno dei ruderi del portico di Ottavia.
Partendo dalla chiesa di Sant'Angelo, con 100 uomini armati e una gran folla al seguito, Cola di Rienzo occupa il palazzo del governo comunale al Campidoglio. L'assemblea popolare, elegge due tribuni: Raimondo d'Orvieto, vicario del pontefice, e Cola di Rienzo, con maggiori poteri.
Papa Paolo IV istituisce il Ghetto nel rione Sant'Angelo, Claustro della comunità ebraica a Roma. I resti del portico di Ottavia sono inglobati in uno degli angoli esterni del recinto.
Presso la peschiera al Portico di Ottavia, viene posta una targa con scritto: "Capita piscium hoc marmoreo schemate longitudine majorum usque ad primas pinnas inclusive conservatoribus danto" (tutte le teste dei pesci superiori alla dimensione della lastra di marmo devono essere consegnate ai Conservatori).
Papa Pio IX incarica l'architetto Alessandro Bettocchi di curare un primo restauro del Portico di Ottavia, affiancato dal mons. Pellegrini, responsabile sia degli scavi.
Si conclude la prima campagna di scavi e restauro al Portico di Ottavia. Sono state isolate le colonne, riportato alla luce il pavimenti in travertino e demolito il muro che chiudeva l'arco in laterizio.
Durante una riunione della giunta comunale, il sindaco Venturi richiama l’attenzione dell'assemblea sull’esigenza di dotare la città di un funzionale mercato all'ingrosso del pesce, sia per ridefinire l’organizzazione del commercio ittico, sia per liberare la storica sede che si era installata del Portico d'Ottavia.
Inaugurazione del nuovo mercato del pesce al Velabro.
Scavi del Lanciani nel Portico di Ottavia portano all'isolamento del Propileo di Accesso. Scoperta una monumentale base di una statua in bronzo dedicata a Cornelia, madre dei Gracchi (ora conservata nel corridoio del Tabularium ai Musei Capitolini).
Con ordinanza municipale, viene intimata la cessazione del mercato del pesce al Portico d' Ottavia e il suo completo trasferimento nel nuovo edificio presso il Velabro.
Nella piazza di Pescheria, innanzi ai propilei dei portici di Ottavia, è stato scoperto un sarcofago fittile antico lungo met. 1,50, largo met. 0,36. Appartiene al sepolcreto medioevale della parrocchia di S. Angelo, il quale si estende lungo la via del Teatro di Marcello per oltre a 50 metri. Sono stati raccolti circa 20 met. cubi di ossami. Nell’istesso luogo è stata rinvenuta una base di colonna, priva del plinto.
Rodolfo Lanciani.
Nella via del Teatro di Marcello, la quale percorre la. metà occidentale della fronte dei portici di Ottavia, è stato scoperto il fusto della quinta colonna a partire dall'angolo dei propilei. Giace attraverso la strada, dicontro al n. 30, ed alla profondità di sessanta centimetri. Il fusto, di granito bigio, manca del terzo superiore, e misura nel diametro m. 0,55.
Rodolfo Lanciani.
Per i lavori che il Comune di Roma va compiendo, secondo il piano regolatore della città, nel quartiere del Ghetto, si è incominciato l'isolamento della facciata esterna meridionale del portico di Ottavia. La parte occidentale di essa, che era intieramente nascosta entro la casa posta sull'angolo di via della Pescheria, ora si viene scoprendo, in seguito alla totale demolizione della casa medesima.
Restano tuttora in piedi l'ultima colonna del propileo e il pilastro d'angolo: il frontone è conservato in ogni sua parte.
L'iscrizione incisa nell'epistilio, ora è visibile intieramente; e nel principio dei vv. 1 e 8 si leggono i nomi:
IMP CAES L SEPTIMIVS :SEVERVS PIVS PERTINAXAVG
...TRIB POTEST XI IMP XI COS IIl P P ET
IMP CAES M AVRELIVS ANTONINVS PIVS FELIX AVG
INCENDIO CORRVPTAM RESTituerunt
che i precedenti collettori d'epigrafi non avevano veduto, e che giustamente furono suppliti nel C.I.L. VI, 1034.
Sopra un grande masso rettangolare di marmo (m. 1,95 X 1,45 X.0,55), che certamente appartenne alla costruzione del portico, e fu adoperato in una delle fabbriche moderne, che ora vengono demolite, restano queste poche lettere d'iscrizione monumentale: GVSTI PATR
Le lettere del vs. 2 sono alte m. 0,15, e nella profondità hanno i solchi, nei quali era fermata la riempitura di metallo.
Fra i materiali provenienti dalla demolizione di una casa in via Rua, presso gli avanzi del portico di Ottavia, si è avuta una lastra di marmo, di m. 0,90 X 0,46, con la seguente iscrizione sepolcrale:
L IV VENTIVS L L
HETHICVS FECIT SIBI ET
L IVVENTIO L L NIGRO
IVVENTIAE L L LEONTIDI
L IVVENTIO L L MACHAONI
L IVVENTIO L L FELICI
L IVVENTIO L L NICONI POSTERISQ EORVM
Nella piazza di s. Caterina de' Funari, facendosi un cavo por la costruizione di una piccola fogna, è riapparso in linea diagonale fra i palazzi Mattei ed Ascarelli, un tratto di muraglione formato di massi rettangolari di tufo, alti ciascuno m. 0,60. Dalla profondità di m. 1,50 dal piano stradale sino al fondo del cavo, sono stati rimessi all'aperto cinque ordini di tali massi, per un' altezza di circa tre metri.
Un altro piccolo avanzo della costruzione medesima, che spetta al lato meridionale del circo Flaminio, si è pure scoperto, per i lavori della predetta fogna, sulla prossima piazza di s. Angelo in Pescheria, presso l'angolo del palazzo Lovatelli.
Giuseppe Gatti.
Restauri al Portico di Ottavia:
"Circa un anno fa, all'improvvi cadde un grosso pezzo della cornice del timpano: per fortuna non vi fu da lamentare alcuna disgrazia, ma ciò bastò perchè si iniziassero i lavori di restauro. Questi lavori, nelle scorse settimane, si compirono felicemente, usando una pazienza da certosini, ed una grande abilità, ed ora tutti possono ammirare, libero da impalcature, il raro portico Augusteo. Fu molto bene lo sbarazzare la prima colonna del primo propileo dai muri moderni che la nascondevano, e deturpavano il monumento, e un miracolo di ingegnosità richiese il restauro di questa colonna, tutta un ammasso di scheggioni disgregati, che sì saldarono con cemento e pernici di bronzo, con ogni risorsa dell’arte del marmorario. Tutti i pezzi delle cornici malsicuri, vennero robustamente curati con cemento ed enormi spranghe di ferro, battuto, ribadite sul posto. Ogni lode meritano questi lavori, eseguiti dal Ministero. dell'Istruzione, col mezzo dell'Ufficio Tecnico pei Monumenti delle provincie di Roma, Aquila e Chieti."
Inaugurati per la ricorrenza del Natale di Roma, i lavori per la liberazione del Teatro di Marcello nella zona del Circo Flaminio, guidati dall'architetto Calza Bini.
Scavo dei propilei del Portico d'Ottavia a cura dell'architetto Fidenzoni.
Le forze di occupazione tedesche avviano con una retata nel Ghetto, al rastrellamento dei cittadini romani di religione ebraica. Dal Portico d'Ottavia, mettono poi al setacciano la città. Don Emilio Recchia, parroco della chiesa di Santa Croce a Via Flaminia, nascondono e danno ospitalità a un centinaio di persone appartenenti a cinque famiglie di origini ebraiche. Tra le ore 05:30 e le 14:00, sono tratte in arresto 1259 persone (di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine), ammassati nel centro di raccolta della Scuola Militare alla lungara, dove vengono rilasciati 36 individui, tra stranieri e componenti di famiglie di sangue misto.
Restauro statico del portico di Ottavia. Sono poste delle grappe di ferro per sostenere le colonne dell'angolo sud ovest.
Restauri alla facciata orientale del propileo del Portico di Ottavia. Viene scoperto l'angolo superiore della trabeazione che risultava da secoli invisibile perchè inglobato in uno sperone (ormai privo di funzione strutturale).
Avvio di nuovi indagine archeologiche al Portico di Ottavia, nella parte del piano interno del propileo.
Si concludono i restauri del Portico di Ottavia. Oltre alla pulizia di tutte le superfici, sono stati rimossi i perni metallici (che sostenevano alcune colonne dal restauro del 1960) ed è stata realizzata una nuova sistemazione archeologica per il potenziamento dell’accessibilità e della fruizione.
È possibile ricostruire l'aspetto imperiale del complesso, grazie ad un frammento della Pianta Marmorea Severiana. Esteso 132 x 119 metri, era composto da porticati semplici sui lati minori e doppi sui lati lunghi. Di questi ultimi, quello orientale era concluso da una parete in opera quadrata di tufo traforata da finestre, mentre l'occidentale era definito da una muratura articolata in nicchie di varia forma, struttura di collegamento e passaggio con il vicino portico di Filippo.
Nella piazza centrale era presente una curia e due templi (dedicati a Giunone Regina e Giove Statore), mentre sul lato del portico di nord est, erano presenti due biblioteche. I portici erano invece decorati da numerosi gruppi scultorei.
Le strutture superstiti sono pertinenti all'età severiana, con alcuni tratti delle fasi costruttive precedenti (numerosi blocchi di reimpiego visibili nel lato interno del frontone, per la mancanza del tetto). Si tratta del propileo monumentale posto al centro del lato porticato, come ingresso monumemntale dalla piazza del Circo Flaminio.
Sui fianchi presenta pareti in laterizio, in origine rivestite da lastre in marmo bianco, con arcate che mettevano in comunicazione il propileo con i portici esterni. Questi, chiusi sul fondo da un muro, comprendono fusti di marmo cipollino e di granito grigio alternati, con capitelli corinzi.
I resti in blocchi di tufo di Monteverde, ancora visibile sul lato sud-orientale e nei locali cantinati dell'ex convento di sant'Ambrogio della Massima, potrebbero essere riferiti alla prima fase del II secolo a.C..
Sull'architrave nella facciata del propileo monumentale, è presente la seguente iscrizione che ricorda il restauro di Settimio Severo e Caracalla:
[imp . caes . l . septimiu]S . SEVERVS . PIVS . PERTINAX . AVG . ARABIC . AD[iabenic . par]THIC . MAXIMVS / TRIB. POTEST . XI . IMP . XI . COS . III . P . P . ET / [imp. caes . m . aureliu]S . ANTONINVS . PIVS . FELIX . AVG . [trib.potest. VI] COS . PROCOS / INCENDIO . CORRVPTAM . REST[ituerunt]
"L'imperatore Cesare Augusto Lucio Settimio Severo Pio Pertinace Arabico Adiabenico, Partico Massimo, nella sua undicesima potestà tribunizia, salutato undici volte imperatore, console per la terza volta, padre della patria e l'imperatore Cesare Augusto Marco Aurelio Antonino Pio Felice, nella sua sesta potestà tribunizia, console e proconsole, hanno restaurato (questo portico) danneggiato da un incendio"
1896
Ettore Roesler Franz
Portico di Ottavia
Roma sparita
1896
Ettore Roesler Franz
Portico di Ottavia
Roma sparita
1896
Ettore Roesler Franz
Torre dei Grassi al Portico di Ottavia
Roma sparita
1896
Ettore Roesler Franz
Via del Portico di Ottavia
Roma sparita
1888
Resti del Portico di Ottavia
L'antica Roma
1878
Ettore Roesler Franz
Mercato del pesce al Portico d'Ottavia
1876
Peschiera Vecchia
L'Illustrazione popolare
1874
John Henry Parker
Pianta della Porta Trionfale
The Archeology of Rome
1851
Luigi Cavalieri
Portico di Ottavia
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1848
Luigi Canina
Pianta del portico di Ottavia
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1848
Luigi Canina
Elevazione del Portico di Ottavia
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1848
Luigi Canina
Particolari del Portico di Ottavia
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1848
Luigi Canina
Esposizione del Portico di Ottavia
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1837
Antonio Acquaroni
Portico di Ottavia
Scenografia dei più celebri monumenti di Roma
1835
Achille Pinelli
Sant'Angelo in Pescheria
1835
Giovanni Battista Cipriani
Sant'Angelo in Pescheria
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1834
Domenico Amici
Portico di Ottavia
Raccolta delle principali vedute di Roma
1830
Antonio Acquaroni
Parte interna del portico di Ottavia
Nuova raccolta di vedute antiche della città di Roma
1830
Antonio Acquaroni
Parte interna del portico di Ottavia
Nuova raccolta di vedute antiche della città di Roma
1830
Agostino Penna
Veduta interna del Portico di Ottavia
Vedute pittoriche de monumenti antichi e moderni di Roma
1830
Interno del portico di Ottavia
Nuova raccolta delle principali vedute antiche e moderne dell'Alma città di Roma e sue vicinanze
1824
Mercato del pesce al Portico d'Ottavia
1823
Luigi Rossini
Veduta del Portico di Ottavia e di S. Angelo in peschiera
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1823
Luigi Rossini
Portici d'Ottavia
Raccolta delle piu interessanti vedute di Roma antica
1823
Luigi Rossini
Veduta del Portico di Ottavia
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1819
Pietro Parboni
Avanzi del Portico di Ottavia
Nuova raccolta delle più belle vedute di Roma e sue vicinanze
1818
Luigi Rossini
Portico di Ottavia
Raccolta di Cinquanta Principali Vedute di Antichità
1818
Pietro Parboni
Portico di Ottavia
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1817
Luigi Rossini
Portici d'Ottavia
Frontespizio delle antichità di roma divise in 40 vedute
1817
Giovanni Battista Cipriani
Portico di Ottavia
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1801
Angelo Uggeri
Portico di Ottavia
Iconografia degli edifici dell'antica Roma
1799
Giovanni Battista Cipriani
Portico di Ottavia nella Forma Urbis
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo II
1799
Giovanni Battista Cipriani
Studi del Portico Ottavia
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo II
1799
Giovanni Battista Cipriani
Studi del Portico Ottavia
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo II
1799
Giovanni Battista Cipriani
Prospetto e Pianta del Portico Ottavia
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo II
1799
Giovanni Battista Cipriani
Spaccato del Portico Ottavia
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo II
1799
Giovanni Battista Cipriani
Studi del Portico Ottavia
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo II
1763
Giovan Battista Piranesi
Tempio di Giunone regina ora Sant'Angelo in Pescheria
Accurata e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma
1762
Giovan Battista Piranesi
Resti del portico di Ottavia
Campus Martius Antiquae Urbis
1762
Giovan Battista Piranesi
Ichnographia viciniae reliquiarum Theatri Pompejani
Campus Martius Antiquae Urbis
1761
Jean Barbault
Portique d`Octavie soeur d`Auguste
Les plus beaux monuments de Rome ancienne
1756
Giovan Battista Piranesi
Pianta degli avanzi del Portico d'Ottavia
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Parti del Portico d'Ottavia
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Veduta di fianco del Portico d'Ottavia
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Parti del Portico d'Ottavia
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Parti del Portico d'Ottavia
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Modinatura del Portico d'Ottavia
Le Antichità Romane - Tomo IV
1756
Giovan Battista Piranesi
Pianta di Roma
Le Antichità Romane - Tomo I
1752
Giuseppe Vasi
Piazza di Pescaria
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro II
1747
Giovan Battista Piranesi
Portico d'Ottavia
Vedute di Roma
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Portico di Ottavia
Vedute di Roma
1745
Tempio di Giunone regina ora Sant'Angelo in Pescheria
Varie vedute di Roma antica, e moderna
1708
Bonaventura van Overbeek
Temple de la Reine Junon
Les restes de L'Ancienne Rome
1615
Aloisio Giovannoli
Templus Iunonis
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1615
Aloisio Giovannoli
Teatro di Marcello
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1613
Giacomo Lauro
Theatrvm Marcelli
Antiquae Urbis Splendor
1607
Giovanni Maggi
Templum S. Angeli
Aedificiorum et ruinarum romae ex antiquis