Codice identificativo monumento: 1945
Cencio Frangipane acquistano dai Monaci di San Gregorio una proprietà nei pressi delle rovine del Settiziono e la Torre della Moletta. L'Arco di Costantino e di Tito sono trasformati in accessi alla cinta muraria del Campo Torrecchiano.
L'imperatore Carlo V giunge a Roma. Il corteo entra trionfalmente da Porta San Sebastiano alle ore 11. In testa marciano quattromila fanti spagnoli al comando del marchese del Vasto, in righe di sette e cinquecento cavalieri, seguivano gli inviati di Firenze, Ferrara e Venezia, i baroni romani, i grandi di Spagna, il senatore di Roma e il governatore della città. Procedono davanti all'imperatore, vestito di velluto viola e su un cavallo bianco, cinquanta giovinetti dell'aristocrazia romana, vestiti di seta viola. Seguono l'imperatore, i cardinali a cavallo a due a due. Poi 1500 soldati di fanteria, 300 cavdeggeri alla borgognona e 1000 archibugieri. Chiude il corteo la guardia imperiale, di duecento uomini. Il corteo percorre l' Appia, passando davanti alle Terme di Caracalla e al Settizonio, sotto gli archi di Costantino e di Tito, attraverso il Foro e l'Arco Settimio Severo, girando intorno al colle capitolino, raggiungendo la piazza di San Marco) dove era stato eretto da Sangallo il Giovane un arco trionfale ornato di statue e pitture). Probabilmente l'imperatore, fa sosta al palazzo Caffarelli, per poi proseguuire lungo la via Papale e i Banchi, il ponte di Castel Sant'Angelo e attraverso Borgo, arriva in piazza San Pietro salutato dal rombo delle artiglierie di Castello. Davanti alla basilica, Carlo V scese da cavallo e presenta il rituale omaggio al pontefice che lo aspettava nel portico. Insieme entrano in San Pietro per assistere a una funzione religiosa e si recarono nella sala Regia e nella cappella di Nicolò V, dove il papa prese congedo e l'imperatore fu accompagnato nell'alloggio predisposto.
L'ammiraglio Marcantonio II Colonna celebra il trionfo dopo la vittoria sui turchi ottenuta a Lepanto dalla Flotta della Lega Santa. Il corteo si muove da Porta San Sebastiano a San Pietro, con tappe all'arco di Costantino, di Tito, di Settimio Severo e dal Campidoglio al Vaticano. La porta era adorna di festoni e della rappresentazione "di varie spoglie tolte ai nemici; si scorgevano timoni, remi, antenne, galee fracassate, artiglierie ed altre cose relative alla battaglia navale". Sulla grande arcata della predetta porta, così come sui tre antichi archi di trionfo ch'egli avrebbe attraversato lungo la Via Trionfale e la Via Sacra, erano state affisse delle grandi iscrizioni in latino inneggianti alla vittoria navale ed ai suoi artefici. La prima di esse, in particolare, recava la dedica del Senato e del Popolo Romano a "Marco Antonio Colonna, ammiraglio della flotta pontificia, altamente benemerito della s. Sede, della salute degli alleati e della dignità del popolo romano". I festeggiamenti proseguono per sette giorni.
Decreto Imperiale che istituisce “una passeggiata sulla periferia del Foro, del Colosseo e del Monte Palatino” che prenderà il nome di Giardino del Campidoglio.
Alla morte di Raffaele Stern, Giuseppe Valadier assume la direzione per completare i restauri e gli scavi presso l'Arco di Tito.
Giuseppe Valadier espone all'Accademia romana di Archeologia la sua “Narrazione artistica dell’operato finora nel ristauro dell'arco di Tito": «Altra cosa da rimarcarsi e che non poteva scoprirsi senza il disfacimento de’pezzi componenti l’arcata, siè che tutti i conci di essa si volevano, da chi li destinò all’opera, collegati con perni impiombati, come si ricava da’buchi, fatti via bella posta e da’suoi canaletti e sfiatatori per farci scorrere il piombo liquefatto, coll’idea che così uno tenesse a freno l’altro; ma che? di tutti questi perni niuno vene fu posto..., per cui ligran coni essendo soltanto posati obliquamente, come porta il raggio dell’arco, hanno potuto sdrucciolare sotto il peso per ogni piccola mancanza di appoggio. Da questo fatto si riconosce, che l’arte di rubare negli esecutori delle fabbriche è stata sempre in vigore senza riserva...»
Si concludono i restauri all'Arco di Tito. Viene posta una iscrizione sul lato ovest dell'attico, per ricordare il Papa Pio VII committente e gli architetti che si sono occupati del restauro. Raffaele Stern e Giuseppe Valadier.
Demolizione con esplosivi della torre Cartularia, vicino all'arco di Tito. Emergono le fondamenta di un antico edificio, identificato come i resti del tempio di Giove Statore.
Congresso ginnastico Italiano con inaugurazione della Palestra all'Orto Botanico e gran concorso di gente. Partenza dei Ginnasti dall'arco di Tito al Foro Romano per la palestra all'Orto Botanico. Esercizi individuali obbligatori. Esercizi di velocipedisti. Grande Accademia di scherma alla Sala Dante. Al Museo Capitolino Tiro del giavellotto. Esercizio della palla di cannone.
Presso l'arco di Tito, eseguendosi alcuni lavori per incanalare le acque provenienti dalla vigna attigua, si è riconosciuta un'antica chiavica costruita in laterizio.
In uno dei tegoloni, ond' era coperta, si è letto il bollo C. I. Z. XV, 890. Fra le terre si è raccolto un frammento di lapide inscritta (m. 0,40X 0,30), le cuì lettere sono alte m. 0,10: PIO IN ...|... FRO...
Giuseppe Gatti.
Prosegue la campagnia di scavi di Giacomo Boni al foro romano: viene dissotterrata la facciata della Curia; scoperto il Sacello di Venere Cloacina; demolizione della chiesa di Santa Maria Liberatrice; nuovi scavi nella casa delle Vestali; rimozione delle fasi imperiali del basolato all'altezza dell'arco di Tito:
"Ma non era soltanto una esigenza estetica quella che ha determinato la demolizione di Santa Maria Liberatrice. Come in tutte le opere d'interesse archeologico compiute dal ministro Baccelli in Roma, così pure questa, Ja più grandiosa di tutte, degli scavi del Foro è informata a due principii, che spesso vengono fraintesi e raramente vengono applicati di conserva: i resti dell'antichità servono all'indagine scientifica e all'arte e quindi l'uno dei principiî non deve sopraffare od escludere l’altro.
La demolizione di Santa Maria Liberatrice serve dunque anche alla scienza e noi ci attendiamo dalle sue fondamenta qualche nuova conquista per la topografia di Roma e per la storia delle chiese primitive. Essa occupava infatti il posto dell'antica Via nova, che scoperta in parte negli scavi del ministro Baccelli nel 1882, tornerà ora completamente in luce per mostrarci come, secondo dice Varrone, essa comunicasse col Velabro e come dal Foro si salisse al Palatino per la porta Romanula; è questo un punto molto oscuro della topografia del Foro.
Più fondate sono le speranze nel ritrovamento degli avanzi di un’antichissima chiesa cristiana che si debbono nascondere nelle fondamenta di Santa Maria Liberatrice e di ciò saranno lieti coloro che nella demolizione di una chiesa moderna han visto una specie di sconsacrazione dell'antica Roma e noi che in questo monumento primitivo del cristianesimo uscito dalle viscere delia terra all'aria libera, vediamo una pagina della storia della civiltà un saggio di quell'arte tornata bambina per rivivere una seconda volta nella città eterna.
E anche a proposito di questa antica chiesetta c'è controversia tra gli studiosi: alcuni credono che sia S. Maria antiqua, o S. Maria de inferno, la più vetusta delle chiese di Roma dedicata alla Vergine Maria, nel luogo stesso sacro alla Vergine dea pagana, a Vesta; la costruzione di essa risale a papa Silvestro nel primo quarto del IV secolo, altri che tale chiesa fosse ove sorse poi Santa Francesca Romana e perciò anche a risolvere questo problema della topografia di Roma cristiana sono utili gli scavi del Foro e la demolizione di Santa Maria Liberatrice."
Scavi consistenti all'Arco di Tito per abbassare il livello stradale e mettere in luce le fondazioni.
L'ampiezza dell'arco è stata calcolata in circa 17 metri, per una profondità di circa 15, mentre le colonne dovevano sviluppare un'altezza di oltre 10 metri.
L'iscrizione sull'attico (lato ovest, verso il Foro) reca la dedica del monumento da parte del Senato all'imperatore Tito:
«SENATUS POPULUSQUE ROMANUS
DIVO TITO DIVI VESPASIANI F(ILIO)
VESPASIANO AUGUSTO»
«Il senato e il popolo romano
al Divo Tito Vespasiano Augusto,
figlio del Divo Vespasiano.»
Sulle pareti due grandi pannelli. In uno avanza la quadriga imperiale, guidata dalla dea Roma, con Tito incoronato dalla Vittoria; nell’altro i soldati traportano le opere trafugate dal Tempio di Gerusalemme: le trombe d’argento, la mensa dell’arca dell’alleanza e il candelabro a sette bracci.
Sulle due facciate, il fornice è inquadrato da semicolonne, con fusti scanalati e capitelli compositi (primo esempio sicuramente datato nella città di Roma), che sorreggono una trabeazione a fregio.
1897
Pianta del Portico Margaritaria
Rovine e scavi di Roma antica
1897
Pianta dell'Area presso l'Arco di Tito
Rovine e scavi di Roma antica
1879
Pianta degli sterri del 1879 al Foro Romano
1851
Luigi Canina
Arco di Tito sulla Via Sacra
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Arco di Tito sulla Via Sacra
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Canina
Ricostruzione dell'Arco di Tito
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1851
Luigi Cavalieri
Tempio di Venere e Roma
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1851
Luigi Cavalieri
Arco di Tito
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1851
Foro Romano
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1850
Luigi Rossini
Foro romano visto dal palatino
I principali Fori di Roma Antica
1848
Luigi Canina
Veduta del Tempio di Venere e Roma
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1836
Luigi Rossini
Arco di Tito
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1836
Luigi Rossini
Arco di Tito
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1836
Luigi Rossini
Trabeazione dell'Arco di Tito
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1836
Luigi Rossini
Arco di Tito restaurato
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1836
Luigi Rossini
Pianta dell'Arco di Tito
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1835
Giovanni Battista Cipriani
Arco di Tito
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Agostino Tofanelli
Arco di Tito, restaurato da Pio VII
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1833
Agostino Tofanelli
Arco di Tito nel 1788
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1833
Stato dell'Arco di Tito prima del Restauro
Opere di architettura e di ornamento
1833
Prospetto dell'Arco di Tito Restaurato
Opere di architettura e di ornamento
1833
Fianco dell'Arco di Tito Restaurato
Opere di architettura e di ornamento
1832
Domenico Amici
Arco di Tito
Raccolta delle principali vedute di Roma
1828
Luigi Rossini
Veduta dal campanile di S. Maria Nova - III
I sette colli di Roma antica e moderna
1823
Luigi Rossini
Arco di Tito
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1822
Sezione dell'Arco di Tito prima e dopo il restauro
1822
Prospetto dell'Arco di Tito scompaginato e mutilato
1822
Prospetto dell'Arco di Tito restaurato
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1821
George Ledwell Taylor
Arch of Titus
Architectural Antiquities of Rome
1818
Luigi Rossini
Arco di Tito
Raccolta di Cinquanta Principali Vedute di Antichità
1818
Luigi Rossini
Arco di Tito
Raccolta di Cinquanta Principali Vedute di Antichità
1818
Pietro Parboni
Arco di Tito
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1818
Pietro Parboni
Arco di Tito restaurato
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1817
Giovanni Battista Cipriani
Arco di Tito
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1817
Giovanni Battista Cipriani
Foro romano detto Campo Vaccino
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1813
Progetto del Giardino del Campidoglio
Album Gabrielli
1803
Giovanni Battista Cipriani
Prospetto dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Spaccato dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Studi dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Capitello dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Studi dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Studi dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Fregio dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Bassorilievi dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1803
Giovanni Battista Cipriani
Bassorilievo dell'Arco di Tito
Monumenti di Fabbriche antiche - tomo III
1799
Giovanni Battista Cipriani
Arco di Tito
Vedute principali e più interessanti di Roma
1796
Giuseppe Vasi
Arco di Tito
Nuova raccolta di cento principali vedute antiche e moderne di Roma
1765
Francesco Panini
Veduta di Piazza del Colosseo
Vedute delle quattro principali basiliche e monumenti di Roma nel XVIII secolo
1765
Giuseppe Vasi
Veduta del Campo Vaccino
Le rovine delle antiche Magnificenze di Roma
1765
Domenico Montaigù
Veduta di Campo Vaccino
Vedute delle quattro principali basiliche e monumenti di Roma nel XVIII secolo
1763
Giovan Battista Piranesi
Arco di Tito
Accurata e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma
1761
Jean Barbault
Arc de Tite
Les plus beaux monuments de Rome ancienne
1756
Giovan Battista Piranesi
Arco di Tito
1748
Giovan Battista Piranesi
Arco di Tito
Antichità romane de' tempi della Repubblica e de' primi imperatori
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta dell'Arco di Tito
Vedute di Roma
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Campo Vaccino
Vedute di Roma
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta dell'Arco di Tito
Vedute di Roma
1740
Giovanni Battista Busiri
Campo Vaccino
1740
Giovanni Battista Busiri
Vista del Foro
1725
Campo Vaccino
1708
Bonaventura van Overbeek
Arc de Tite
Les restes de L'Ancienne Rome
1708
Bonaventura van Overbeek
Arc de Tite
Les restes de L'Ancienne Rome
1708
Bonaventura van Overbeek
Arc de Tite
Les restes de L'Ancienne Rome
1705
Pieter Schenk
Veduta dell'Arco di Tito
Roma aeterna
1705
Pieter Schenk
Arcus Costantini
Roma aeterna
1705
Pieter Schenk
Forum Nervae
Roma aeterna
1705
Pieter Schenk
Arcus divo Tito
Roma aeterna
1669
Giovan Battista Falda
Chiesa sotto il titolo di S. Maria nuova
Novo teatro delle Chiese di Roma date in luce sotto papa Clemente IX
1641
Israel Silvestre
Veuë du Colisée du Temple du Soleil
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1629
Giovanni Battista Mercati
Dictio Santa Maria hova
Alcune vedute et prospettive di luoghi disabitati di Roma
1627
Arco di tito e Vespasiano
Ritratto di Roma antica
1615
Aloisio Giovannoli
Arcus Titi Vespasiani
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1613
Giacomo Lauro
Fori romani
Antiquae Urbis Splendor
1613
Giacomo Lauro
Arcvs Constantini
Antiquae Urbis Splendor
1610
Pietro Martire Felini
Arcvs Titi
Trattato nuovo delle cose maravigliose dell'alma città di Roma
1607
Giovanni Maggi
Arcus Titi Vespasiani ad S. Maria novam
Aedificiorum et ruinarum romae ex antiquis
1583
Giovanni Battista Pittoni
Forum Romanum
Discorsi sopra l'antichita di Roma
1575
Étienne Dupérac
Veduta dell'Arco di Costantino
I vestigi dell'antichita di Roma
1550
Philip Galle
Forum Boarium
Ruinarum varii prospectus, ruriumque aliquot delineationes