Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 1964

Cronologia

18/7/64

Un violento incendio colpisce la città. Delle quattordici regioni soltanto quattro non vengono colpite. La distruzione di buona parte del centro urbano, del foro e dei palazzi Imperiali, permette all'imperatore Nerone di espropriare un'area complessiva di circa 80 ettari, per costruirvi un palazzo che si estenderà tra il Palatino, l'Esquilino e il Celio.

191

Un incendio distrgge una parte della città, e l'imperatore Commodo pretende di rifondarla con il nome "Colonia Commodiana". Danni al Tempio di vesta ed all'ala occidentale della Casa delle Vestali, al Foro della Pace, al Portico di Ottavia ed ai palazzi imperiali.

1497

Durante degli scavi nel Campo Vaccino, sono rinvenute le rovine del Tempio di Vesta.

Narra Fra Giocondo: reperta sunt in ruinis templi Vestae, quod erat ante templum S. Cosmae et Damiani sola via mediante in quodam harundineto, dodici piedistalli di statue erette ad onore di alcune vergini vestali massime.

Fonte: 1882. Notizie degli scavi di antichità. Relazione di Rodolfo Lanciani sugli scavi nella via Sacra.

1879

Inizio degli scavi nella Casa delle Vestali.

1882

Scoperta assai pregevole e rara è quella, di una delle trentaquattro edicole compitali della regione ottava. Consta di un basamento rettangolo, col nucleo di opera laterizia, costituente un cubo di m. 3,11X2,57X1,35, appoggiato ad una parete di fondo.

Il basamento era rivestito di lastroni marmorei, grossi m. 0,14, trattenuti da spranghe di metallo, con cornice di base e di coronamento. Sta ancora nel proprio luogo, sul sinistro lato del dado, un pezzo della cornice inferiore, lungo m. 2,26. Sul basamento sorgeva un ordine, con la trabeazione rettangola (e frontone) sostenuta da due colonne isolate, e da due mezze colonne appoggiate alla parete di fondo. Le colonne di marmo bianco misurano all’imoscapo m. 0,43 di diametro, e contano ventiquattro scanalature.

Della trabeazione rimangono due soli pezzi, il fianco sinistro, e la fronte. L’architrave è intagliato con fusarole, gola, e lacunare; il fregio è liscio. Sul fregio della fronte è incisa la seguente iscrizione, a lettere se non dei tempi augustei, certamente del primo secolo:

SENATVS POPVLVSQOVE ROMANVS PECVNIA PVBLICA FACIENDAM CVRAVIT

Fonte: 1882. Notizie degli scavi di antichità. Relazione di Rodolfo Lanciani sugli scavi nella via Sacra.

4/2/1882

Progetto

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