Data: 1653 / 1918
Codice identificativo monumento: 197
Pala Innocenzo XII, abbandonato il progetto di realizzare un grande emiciclo dietro la nuova Curia di Montecitorio, dove installare gli Uffici dei Cinque Notari dell'Uditore, decide di espropriare (e utilizzare per lo scopo) il vicino monastero di Santa Croce. Le suore Filippine sono costrette a tornare alla Casa presso il Palazzo Incoronati.
Papa Innocenzo XII si reca a"...Montecitorio a vedere le fabbriche che si fanno nella circonferenza della piazza per ridarla informa teatrale. Entrò poi nel cortile per vedere ove dovesse situarsi la fontana".
Dal Porto di Trajano, viene caricata una tazza di granito orientale, per essere utilizzata nella fontana del Cortile della nuova Curia Innocenziana.
Collaudo della fontana nel cortile della Curia innocenziana: "...giorno della Santissima Vergine si diede l'acqua alla presenza di sua santità, e fu così abbondante, che bastava a battezzare gì 'increduli oppositori contro il bene pubblico, e riuscì con o molto giubilo del Papa, e piacere di tutta la corte..."
Inaugurazione della fontana nel cortile della Curia innocenziana: "la fontana è messa in opera nel cortile del palazzo. Si legge infatti "...la Santità di Nostro Signore, fu a vedere la nuova fontana molto magnifica che si è terminata nel palazzo di Montecitorio, che quel giorno per la prima volta scaturì l'acqua...".
Nel giardino de PP. di Monte Citorio si vedeva sopra terra eretta l'estremità d'una gran colonna di granito orientale reputata da molti autori falsamente la supposta colonna citatoria, nel passato pontificato d'Innocenzo XII, allhora che fabricò ivi appresso la Curia, si divulgo che sarebbe stata cavata e portata sulla piazza della medesima Curia, il che non segui, hora S. B. la fa scoprire tutta, ed è stata ritrovata alta palmi 67 et la base guasta posta all'istesso piano di Piazza Colonna e disopra v'è intagliato in lettere greche Traiano Augusto, la base l'hanno scoperta nella casa che è quasi a mezzo il vicolo che è alle radici del Monte Citorio che viene da una banda formato dal muro del monastero delle monache di Campo Marzo.
L'Ospizio apostolico San Michele, a causa della grave situazione economica, è costretto a stipulare un accordo con il Governo Italiano. Sono cedute le sue proprietà immobiliari, per 2.000.000 di lire e una rendita (comunque insufficiente alle reali necessità di gestione).
In un'aula di Palazzo Montecitorio frettolosamente allestita nel cortile, si tiene la prima riunione romana del Parlamento Italiano.
Umberto I effettua solenne giuramento sullo Statuto albertino, nell'aula di Montecitorio, alla presenza di senatori e deputati.
Manifestazioni di protesta di una folla di operai disoccupati, che sfociano in saccheggi e scontri: "A piazza San Lorenzo in Lucina la massa dei dimostranti si disgregò in due o tre gruppi. Il principale zi avviò per via Frattina, che sbocca nel Corso dirimpetto alla piazza qui sopra nominata, e va diritta a piazza di Spagna. In via Frattina vi sono molti nogozi importanti. Ebbero tutti i cristalli rotti. Giunto in piazza di Spagna, il gruppo principale voltò a destra per via Due Macelli, dove fece gravi danni al Grande Orfeo. Il gruppo principale continuò le sue devastazioni in via del Tritono, poi si avviò verso i quartieri alti portandovi lo spavento e finì per capitare in piazza dell'Esquilino fra due o tre compagnie di fanteria, che lo dispersero arrestando i riottosi alle intimazioni. Un altro gruppo intanto erasi diretto per il Corso verso Montecitorio dove i deputati si trovavano adunati in seduta. Il portone principale del palazzo fu chiuso per un quarto d'ora. Sopraggiunta altra truppa e fatte le intimazioni di legge, i dimostranti si persuasero ad andarsene, dirige di fianco al Pantheon e per piazza della Minerva, verso il nuovo corso Vittorio Emahuele."
Esplode la polveriera del forte Portuense a Vigna Pia. Al momento dello scoppio, conteneva un quantitativo di esplosivo maggiore rispetto al consentito: 285 mila chilogrammi (rispetto ai 233 previsti). Le cause dello scoppio sono incerte. Danni ingenti nel vicino Istituto di Vigna Pia; nella basilica di San Paolo, si frantumarono le nuove vetrate delle navate esterne; nella chiesa di Santa Passera crolla il muro di destra; nella chiesa di Sant'Ignazio, si squarcia la tela della finta cupola; nella chiesa di Santa Maria della Luce a Trastevere viene danneggiata gravemente la cupola; nei Palazzi Montecitorio e Madama, oltre alle vetrate frantumate, si scoprirono delle crepe che compromettevano le strutture.
Il comitato parlamentare alla Camera dei deputati concluse i lavori con la relazione sull'inchiesta bancaria. Il giorno successivo Giolitti annuncia le dimissioni del Governo.
Una bomba, destinata all'aula della Camera, scoppia sotto una finestra del Palazzo di Montecitorio, provocando 2 morti. L'attentato è una reazione ai provvedimenti contro i fatti di Sicilia.
A causa della ristrettezze del bilancio, si decide di mantenere a il palazzo di Montecitorio a sede dello rappresentanza nazionale, costruendo una nuova aula e sistemando in modo stabile e definitivo i locali occorrenti. Una nuova Commissione, nominata dall'onorevole Zanardelli, riceve l'incarico di esaminare i diversi progetti. Sono chiamati a farne parte gli onorevoli Colombo, Biscaxetti, Celli, Panzacchi e gli architetti Luca Beltrami, Pisanti, e Schioppa. La Commissione valuta quattro progetti più meritevoli: quelli dell'architetto Moretti di Milano, Kock-Marchesi-Mengarini, e Cirilli-Passerini entrambi di Roma, e degl'ingegneri Talamo e Mannajuolo di Napoli. Avendo peraltro riscontrate in ciascuno delle mende, concluse di bandire un nuovo concorso fra i quattro prescelti.
La Commissione preposta a valutare il progetto per la sistemazione del palazzo di Montecitorio a sede dello rappresentanza nazionale, sceglie a maggioranza il progetto presentato degl'ingegneri Talamo e Mannajuolo.
Gli ingegneri Rocco, Biglieri e Arnaud incaricati di esaminare la vecchia aula di Montecitorio "trovano che i montanti esterni in legname, per la loro vecchiezza, sono tarlati e fradici, în guisa che varie tribune, sorrette parzialmente da quei montanti, non possono sopportare che un carico limitato. E trovarono ancora che le centine, costituiscono la parte maggiormente danneggiata di tutto lo scheletro dell'aula. Esse sono per due terzi o marcite o molto tarlate nelle membrature e si deve ritenere che presentino tale grave pericolo da escludere la sicurezza della volta dell'aula. In altri termini, il lucernario famoso, minacciava di rovinare sulla testa degli onorevoli. Onde l'aula fu chiusa in fretta e in furia agli onorevoli e a tutti quanti, ad aula provvisoria, per le sedute della Camera, fu scelto il salone di lettura posto al primo piano dello stesso palazzo di Montecitorio, salone il più vasto dopo l'aula pericolante. In meno di venti giorni, îl salone fu ridotto ad aula delle sedute e rimarrà, finchè l'aula nuova, deliberata fin dal 30 aprile scorso."
Alla vigilia della riapertura della Camera dei deputati, terminano le demolizioni delle strutture della vecchia Camera (ormai degradate) e comincia la costruzioni della nuova auletta.
A via della Missione, vengono completati i lavori dell'Aula provvisoria per la Camera dei Deputati.
Giuramento del nuovo Re Vittorio Emanuele III in Parlamento.
La Camera approva il progetto dell'architetto Basile, per far sorgere in continuazione del palazzo Innocenziano a Montecitorio, il nuovo Palazzo del Parlamento.
Con la legge n. 293, la Camera stanzia i fondi necessari all'ampliamento del Palazzo di Montecitorio, realizzando (secondo il progetto approvato dell'architetto Basile) in continuazione del palazzo Innocenziano a Montecitorio, la nuova camera del Parlamento.
Proseguono attivamente lavori per far sorgere in continuazione del palazzo Innocenziano a Montecitorio, il nuovo Palazzo del Parlamento progettato dall'Architetto Basile. "Le espropriazioni, in Via della Missione (dove era la tipografia della Camera), in Via dell'Impresa, in via dello Sdrucciolo, in Via delle Vignacce, sul Corso (con l'espropriazione e demolizione del palazzo Theodoli), sull'angolo settentrionale del palazzo Chigi, sul fianco del palazzo Levera, nel palazzone dove è l'Olympia, hanno portato in lungo e non sarà cosa facile. nè breve rettificare i notevoli dislivelli delle adiacenti strade. Si è sinora asportata una massa di terra di almeno 60000 metri cubi e nel cavo immenso si lavora giorno e notte per le fondazioni del nuovo grande edificio, per le quali sono già stati esegniti diecimila metri cubi di muratura, di cui 7000 sotto il livello ordinario delle acque, applicandosi all'uopo i cassoni ad aria compressa, come si è fatto per i muraglioni del Tevere.
Salvo circostanze sfavorevoli Straordinarie, fra un anno potranno essere completate le fondazioni e sopraelevati tutti i muri fino al livello del piano basamentale.
Contemporaneamente procedonoi lavori attinenti alle sistemazioni delle zone circostanti al nuovo palazzo."
La Camera dei deputati si riunisce per la prima volta nella nuova Aula di Palazzo Montecitorio.
Nell'ufficio di Enrico De Nicola , Presidente della Camera di Montecitorio, viene stretto il Patto di pacificazione da Tito Zaniboni e Giacomo Acerbo, rappresentante degli schieramenti socialisti e fascisti.
Durante la prima riunione del Gran Consiglio del fascismo, allo scopo di trasformare le squadre d'azione in un vero e proprio corpo di forza armata, istituiscono la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale: "La Camera si è riaperta senza presentare l'imponente aspetto delle altre riprese parlament.iri. Ma in Piazza Montecitot c'è stato però molto movimento non essendo mancata una nota esterna, di viva curiosità. Il solenne debutto, cioè, della Milizia per la sicurezza nazionale. I militi, in tenuta grigio-verde all'alpina e camicia nera, armati di moschetto, formavano col loro schieramento un reticolato che andava dall'estremo limite di Piazza Montecitorio al centro di Piazza Colonna. La folla, ammassata dietro i cordoni. ha seguito con fervoroso interesse tutti i movimenti della caratteristica milizia, sottolineando il passaggio attraverso lo sbarramento dei deputati più noti. Quando fu annunciato l'arrivo del Duce, con tre squilli di tromba, la coorte fascista presentò le armi e gli ufficiali comandanti di plotone salutarono, romanamente, alzando il braccio, mentre la banda intonava con festosità il canto Giovinezza, giovinezza. La prima giornata della ripresa parlamentare si è aperta coll'annuncio del fidanzamento di S. A. R. la principessa Jolanda. Tutti i deputati si sono alzati ad applaudire meno l'unico socialista presente : l'on. Bellotti (gli altri socialisti entrarono alla spiccialata appena finita la manifestazione dinastica). Dopo, Mussolini ha pronunciato un breve discorso metttendo in rilievo lo spirito con cui l'Italia aderisce alla limitazione degli armamenti: e la discussione si chiuse con l'approvazione delle convenzioni stipulate a Washington. All'uscita il Capo del Governo ha passato in rivista le squadre della Milizia Nazionale fra l'entusiasmo della folla ch'era rimasta fuori in attesa."
In occasione del XX aniversario della Fondazione dei Fasci littori, la Camera dei Fasci e delle Corporazioni si insedia a palazzo di Montecitorio, sostituendo la Camera dei deputati. Discorso della Corona di Vittorio Emanuele III.
Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista Italiano, subisce un attentato. Alle 11,30 mentre usciva da Montecitorio da via della Missione (dove si trova un’uscita secondaria della Camera) in compagnia di Nilde Iotti, viene colpito da tre colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata. L'autore dell'attentato è Antonio Pallante, un giovane studente fortemente anticomunista. Togliatti viene portato di urgenza al Policlinico di Roma, dove viene operato dal chirurgo Pietro Valdoni.
1926
Progetto dell'architetto Brasini per Piazza Colonna
1926
II Progetto Brasini per il Foro Mussolini
1914
Discorso di Salandra alla Camera
L'Illustrazione Italiana 1914
1912
Aldo Molinari
Acclamazioni popolari per l'annessione della Libia
L'Illustrazione Italiana 1912
1912
Aldo Molinari
Giolitti legge il decreto di annessione della Libia
L'Illustrazione Italiana 1912
1910
Il Nuovo palazzo del Parlamento italiano
L'Illustrazione Italiana 1910
1909
Dante Paolocci
La caduta del Ministero Giolitti
L'Illustrazione Italiana 1909
1908
Il Nuovo palazzo del Parlamento
L'Illustrazione Italiana 1908
1904
Dante Paolocci
Discorso della Corona all'inaugurazione della XXII Legislatura
L'Illustrazione Italiana 1904
1904
Dante Paolocci
La regina Elena all'inaugurazione della XXII Legislatura
L'Illustrazione Italiana 1904
1901
Dante Paolocci
Sala dei busti a Montecitorio
L'Illustrazione Italiana 1901
1900
Dante Paolocci
Demolizioni della Vecchia Camera
L'Illustrazione Italiana 1900
1900
Inaugurazione del monumento a Carlo Alberto
L'Illustrazione Italiana 1900
1900
Il Presidente Colombo scioglie la seduta della Camera
L'Illustrazione Italiana 1900
1900
Dante Paolocci
Lavori della Nuova Aula della Camera
L'Illustrazione Italiana 1900
1900
Dante Paolocci
La Nuova Aula della Camera dei Deputati
L'Illustrazione Italiana 1900
1899
Dante Paolocci
La Futura Aula di Montecitorio
L'Illustrazione Italiana 1899
1897
Dante Paolocci
Il Caldo alla Camera
L'Illustrazione Italiana 1897
1897
Dante Paolocci
Seduta serale della Camera dei Deputati
L'Illustrazione Italiana 1897
1896
Dante Paolocci
Camera dei deputati prima delle dimissioni di Crispi
L'Illustrazione Italiana 1896
1895
Dante Paolocci
Inaugurazione della XIX Legislatura
L'Illustrazione Italiana 1895
1895
Dante Paolocci
Ultime sedute della Camera
L'Illustrazione Italiana 1895
1894
Dante Paolocci
Scoppio di una Bomba a Montecitorio
L'Illustrazione Italiana 1894
1894
Dante Paolocci
L'Ultima seduta della Camera
L'Illustrazione Italiana 1894
1894
Dante Paolocci
L'Inaugurazione del parlamento
L'Illustrazione Italiana 1894
1893
Dante Paolocci
Innaffiamento della cupola di Montecitorio
L'Illustrazione Italiana 1893
1893
Dante Paolocci
Relazione parlamentare sull'inchiesta bancaria
L'Illustrazione Italiana 1893
1892
Dante Paolocci
L'inavcurazione della XVIII Legislatura
L'Illustrazione Italiana 1892
1889
Dante Paolocci
Discorso della Corona all'apertura del Parlamento
L'Illustrazione Italiana 1889
1879
Dante Paolocci
Seduta della Camera dei Deputati il 3 luglio
L'Illustrazione Italiana 1879
1878
Dante Paolocci
Camera dei Deputati durante la seduta reale del giuramento
L'Illustrazione Italiana 1878
1878
Dante Paolocci
Re Umberto giura davanti al Parlamento
L'Illustrazione Italiana 1878
1874
Re Vittorio Emanuele apre il parlamento italiano
L'Illustrazione popolare
1851
Monte Citorio
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1847
Domenico Amici
Obelisco Campense
Raccolta delle vedute dei Contorni di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Curia Innocenziana
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Curia Innocenziana
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1828
Luigi Rossini
Veduta del Cortile della Curia innocenziana
I monumenti più interessanti di Roma
1823
Luigi Rossini
Veduta della colonna Antonina
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1823
Luigi Rossini
Veduta della Colonna Antonina
Raccolta delle piu interessanti vedute di Roma antica
1823
Antoine Jean Baptiste Thomas
Venditore di cocomeri in piazza Colonna
Un an à Rome et dans ses environs
1818
Pietro Parboni
Colonna Antonina
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1817
Giovanni Battista Cipriani
Colonna di Marco Aurelio a Piazza Colonna
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1817
Giovanni Battista Cipriani
Obelisco solare di Augusto a piazza di Monte Citorio
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1804
Angelo Uggeri
Pianta della Curia Innocenziana
Giornate pittoriche degli edifici di Roma Antica e de suoi contorni
1799
Giovanni Battista Cipriani
Pianta della Curia Innocenziana
Vedute principali e più interessanti di Roma
1799
Giovanni Battista Cipriani
Palazzo di Monte Citorio
Vedute principali e più interessanti di Roma
1798
Charles Percier e Pierre Fontaine
Plan de la Curia Innocenziana
Palais, maisons et autres édifices modernés, dessinés à Rome
1786
Giuseppe Vasi
Veduta di Piazza Monte Citorio
Raccolta delle più belle vedute antiche, e moderne di Roma
1774
Giovan Battista Piranesi
Situazione antica della Colonna dell'Apoteosi di Antonino, e Faustina
Colonna Antonina
1774
Pierre Adrien Paris
Plan du palais de Monte Citorio
Études d'Architecture faites en Italie
1765
Domenico Montaigù
Veduta di Piazza Colonna
Vedute delle quattro principali basiliche e monumenti di Roma nel XVIII secolo
1761
Domenico Montaigù
Veduta di Piazza Colonna
Nuova raccolta delle più belle Vedute di Roma
1756
Giovan Battista Piranesi
Colonna Antonina in piazza Colonna
Le Antichità Romane - Tomo I
1752
Giuseppe Vasi
Piazza Colonna
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro II
1752
Giuseppe Vasi
Piazza di Montecitorio
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro II
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta della Gran Curia Innocenziana
Vedute di Roma
1745
Curia innocenziana
Roma antica, e moderna
1739
Nuova fabbrica incontro la Curia innocenziana
Novo teatro delle fabriche et edifici fatte fare in Roma sotto Papa Clemente XII
1705
Pieter Schenk
Columna imp. Antonini Pii
Roma aeterna
1705
Scenographia Machinae
1702
Alessandro Specchi
Curia Innocenziana
Studio d'architettura civile
1702
Alessandro Specchi
Finestra della Curia Innocenziana
Studio d'architettura civile
1699
Alessandro Specchi
Prospetto della Metà del dIdentro della Curia romana
Nuovo Teatro delle Fabbriche et Edificii sotto Papa Innocenzo XII
1699
Alessandro Specchi
Prospetto e veduta del palazzo della curia romana
Nuovo Teatro delle Fabbriche et Edificii sotto Papa Innocenzo XII
1697
Curia Innocenziana
Ritratto di Roma moderna
1697
Pietro Santi Bartoli
Colonna Antonina
Gli antichi sepolcri overo mausolei romani et etruschi trovati in Roma e altri luoghi celebri
1695
Alessandro Specchi
Prospetto del Palazzo della Curia Innocenziana
1695
Alessandro Specchi
Cortile del Palazzo della Curia Innocenziana
1690
Tiburzio Vergelli
Fontana nella Piazza Colonna
Le fontane publiche delle piazze di Roma
1666
Lievin Cruyl
Prospectus Columnae Antonini Pii Imp.
Prospectus Locurum Urbis Romae Insignium
1665
Giovan Battista Falda
Piazza Colonna
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1665
Giovan Battista Falda
Altra veduta di Piazza Colonna
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII