Informazioni storicheData: 1906
Codice identificativo monumento: 19894
CronologiaAl Corso Pinciano nel terreno Dari, facendosi le fondazioni di un villino, ritornano all'aperto molti colombari, l'uno accanto all'altro, dei quali si fa il rilievo. Nell'ipogeo di uno, le cui pareti nord, est ed ovest contengono tre ordini di nicchie, si discende per mezzo di una scaletta, a sette gradini, ricoperta di tegoloni con il bollo
delle figuline Marciane, esercitate da C. Calpetano Favore (C.I.L. XV, 315).
Sotto alla scaletta si sono rinvenuti due titoletti marmorei da colombario. L'uno (m. 0,27 × 0,17) porta il nome: P MATTIVS PRIMIGENIVS L'altro (m. 0,36 × 0,17): L TVCCIVS DIODOTAE PRIMVS PATRONVS | TVCCIA L L L OLYMP V A XIX. Sotto il pavimento di cocciopisto, ai quattro angoli, sono state ritrovate sei anfore
a due manichi.
D. Vaglieri.
Sul Corso Pinciano all'angolo di via Tevere, nell'area dove si costruisce il villino Dari si continuarono a scoprire i seguenti colombarî per lo più però già devastati.
A) di m 83,40 X 2,70, con avanzi di stabilitura e poche linee di pittura, già stato rovinato. La parete ovest presenta tre ordini di nicchie in numero di quattro per ogni ordine, con due olle ciascuna, ognuna di m. 0,48 X 0,25; la parete nord ha un ordine solo con tre nicchie uguali alle precedenti; l'ingresso è rotto. La parete est ha tre ordini di nicchie; nel primo le nicchie sono quattro eguali alle suddette, nel secondo pure quattro con due più piccole agli angoli, e al centro un lucernaio di m. 0,60 X 1; nel terzo due, devastate. La parete sud ha un solo ordine con sei nicchie eguali alle suddette.
B) Attiguo al precedente, di m. 3,40 X 2,40. Nella parete drei si vedono due nicchie, non del tutto demolite. La parete nord è completamente distrutta. Quelle ad est e a sud sono uguali alle corrispondenti del colombario prossimo.
C) con ipogeo a volta mezzo rovinato. Nella parete ovest lunga m. 2,42 è un solo ordine di nicchie, in numero di quattro, a due olle ciascuna. Nella parete sud rovinata, lunga m. 2,30, vi sono tre ordini di nicchie, con edicola nel centro. Quella est, lunga m. 2,30, con tre nicchie, due delle quali rettangolari, è rovinata. Nella parete nord vi è una piccola nicchia di m. 0,23 X 0,35 con un’olla.
D) (v. Relazione precedente del mese di Dicembre, Notizie 1906, pag. 433). Si sono rinvenute due grandi nicchie, l'una sull'altra, ancora di forma quasi quadrata, la prima di m. 0,94 X 0,80 X 0,84, l'altra di m. 0,90 X 0,84 X 0,70.
E) Rovinato, senza nicchie.
F) Non ancora spurgato.
G) (m. 3,40 X 3,60). Diviso da un muro di m. 1 dal colombario D con muri reticolati, avanzi di stabilitura a fondo bianco, qualche traccia di pittura a filetti rossi. Nel centro della parete nord vedesi un piccolo quadretto con un pesce rossastro, male dipinto. Le nicchie sono devastate.
H) Piccolo di m. 2,60 X 1,15, alto m. 0,95 X 0,46. Lo spessore dei muri reticolati è di m. 0,45. La parete nord ha un solo ordine di nicchie, con tre nicchie ciascuno a due olle: ogni nicchia era di m. 0,55 X 0,80 X 0,55. La parete est è a due ordini con una sola nicchia di m. 0,47 X 0,37 X 0,35. La parete sud è a due ordini con tre nicchie ciascuno a due olle; le nicchie misurano m. 0,46 X 0,28 × 0,30. L'ingresso verso ovest ha stipiti, architrave e soglia di travertino. Si sono qui rinvenuti: quattordici lacrimatori di vetro; una tazza aretina (m. 0,20 X 0,04); due vasetti di terra cotta, di cui uno ad un'ansa (di m. 0,13 X 0,12; l'altro di m. 0,07 X 0,06); sedici lucerne fittili di cui otto senza bollo, le altre ripro- ducenti i tipi di C.I.L. XV, 6285, 6547 a, 6562 a, 6565 c, 6593 a, e, 6593, 86 (?) e L MVN TREPT con due delfini e tridente (cf. 6565); SERG PRIM con figura nuda in corsa a d., in atto di rivolgersi indietro (cf. 6684); gallo; due maschere sceniche.
I) A muri a cortina e reticolato con stipiti e soglia in travertino verso ovest (m. 0,90 x 0,45) e tre gradini egualmente di travertino di m. 0,90 X 0,27 X 0,15. Il colombario è di m. 2,20 X1,25. Nella parete sud vi sono tre ordini di nicchie: quello a livello del pavimento ha due nicchie (m. 0,33 X 0,50 X 0,28) a due olle ciascuna; gli altri due tre nicchie (m. 0,24 X 0,22 X 0,34) con un'olla ciascuna; e poi un loculo quadrangolare (m. 1,05 X 0,70) con quattro olle. Nella parete est vi sono due loculi, uno di m. 0,60 X 0,23 X 0,60, l'altro a volticella di m. 0,65 X 0,70 X 0,70 con tre olle. Nella parete sud vi sono tre nicchie a due olle(m. 0,37 X 0,25 X 0,25) al primo ordine a livello del pavimento. Il muro a cortina ha lo spessore di m. 0,35. Il pavimento è a mosaico bianco con fascia nera, larga m. 0,06. A questo colombario appartiene il cippo trovato al posto (5) presso l'ingresso: IVVENTIA C(rovesciata)L SELENIO IN FR P XIIIN AGR P XII.
In questo colombario si sono rinvenuti: Una targa marmorea (m. 0,30 X 0,15) con l'iscrizione: IVENTIA C(rovesciata) L SELENIO; altra simile ansata (m. 0,22 X 0,18): C VINNIVS CHRESTVS; due vasetti fittili ad un'ansa (m. 0,26 X 0,14); due anfore (alt. m. 0,26); un'olla di terracotta (m. 0,20 X 0,17); sei vasetti fittili ad un' ansa (il primo di m. 0,14 X 0,12, gli altri di m. 0,09 X 0,08): una tazza di terracotta (m. 0,07 X0,08); due lacrimatoi, uno di vetro (m. 0,07 X 0,05), l'altro di terracotta (m. 0,20 X 0,05) e lucerne (C.I.L. XV, 6318, 6319 c. 6377, 54, 6433 m (2 es.), 6433, 27, 6435, 6547 b, 6565, 27, 6580 a (2 es.), 6593 a (3 es.) e ALEXA; C ATILI VESTI con figura femminile diademata, seduta di fronte in trono con cornucopia nella sin. e patera nella d., ai suoi piedi a terra una cista o un'ara (?) (cf. 6319 a); C ATILI VESTI con auriga su biga in corsa a d. (cf. 6319 a); C ATILI VESTI con uccello (cf. 6319 a); T CELLI con mascherone; L FABRIC MASC con mezza luna e stella (cf. 6433); L FABRIC SAT con Giove su aquila e fulmine (cf. 6435); MA con due pesci; L M ADIEC (sopra stella) con lepre (cf. 6560); Q_- NVMI - CEL con tre maschere sceniche (cf. 6580); SVCCESSI © con figura vestita seduta, la quale colla d. protesa regge un vaso (cf. 6697); Giove su aquila e fulmine; testa di Medusa; aquila (con leggenda irriconoscibile); corona di alloro; e altre con leggenda irriconoscibile o senza marca.
L) Attiguo e parallelo al precedente, con i muri medesimi, egualmente con l'ingresso (m. 0,90 X 0,45) verso ovest. Nella parete ovest, ai lati dell'ingresso, sonvi due nicchie rotte e sopra due rettangolari, ciascuna di m. 0,35 X 0,30. L'interno del colombario è di m. 2,50 X 2,47. Nelle pareti nord e sud vi è un solo ordine di quattro nicchie (m. 0,43 X 0,28 X 0,48) con due olle ciascuna. Nella parete est vi è un solo ordine con tre nicchie, di cui le due laterali piccole (m. 0,25 X 0,20 X 0,38) ed una centrale grande (m. 0,75 X 0,35 X0,50): nel centro anche un’ edicola con due nicchie rovinate. Nella parete ovest, ai lati dell'ingresso, sonvi due nicchie rotte e sopra due rettangolari, ciascuna di m. 0,35 X 0,30. Sopra le nicchie minori si vedono dipinti due uccellini in atto di beccare delle frutta, sulla parete nord un piccolo vaso a calice ed un uccellino, e degli uccellini scorgonsi pure su quella sud. Il pavimento è di cocciopisto. All'angolo destro della parete ovest sotto il pavimento si è rinvenuto un piccolo dolio di terracotta (m. 0,74 X 0,54) con sopra un coperchio di altro dolio (m. 0,22 X 0,34). Da qui parte un tubo curvo di terra cotta (lungo m. 0,52; diam. 0,09).
M) Molto rovinato, con pavimento di cocciopisto. Nella parete sud, lunga m. 2,40, quattro ordini di nicchie; i primi due con quattro nicchie in buono stato (m. 0,84 X 0,27 X 0,40) e gli altri due con tre tutte guastate. Nella parete est, larga m. 1,45, tre nicchie a livello del pavimento, delle quali le due laterali eguali alle suddette, e quella centrale rettangolare (m. 0,41 X 0,35 X 0,60) a due olle; davanti a questa parete nel pavimento vi è un buco rettangolare (m. 0,55 X 0,28 X 0,47). La parete nord ha quattro ordini a quattro nicchie. La parete ovest è quasi del tutto distrutta. i Si sono rinvenuti due lacrimatoi di vetro (m. 0,04 X 0,03; 0,08 X 0,03); due vasetti di terracotta, di cui uno ad un'ansa e quattro lucerne fittili, delle quali una con una maschera.
N) Ipogeo di m. 2,60 X 2,60, con la stabilitura dipinta in bianco. Il pavimento è di cocciopisto. A _m. 5,70 sotto il livello stradale si ha una risega larga m. 0,27 X 0,20. Le pareti nord e sud avevano quattro ordini di nicchie ed ogni ordine cinque nicchie (m. 0,37 X 0,32 X 0,35) a due olle ciascuna. La parete est ha sei ordini di nicchie, di cui quattro con cinque nicchie eguali alle suddette, laddove il quinto ne ha cinque piccole ed il sesto cinque mezzane. Eguale è la parete ovest: vi è però il lucernario di m. 0,47 -X 0,70.
O) In cattivo stato. I muri a reticolato erano larghi m. 0,50. Nella parete nord tre nicchie (m. 0,40 X 0,20 X 0,30) a due olle, in un solo ordine; nella parete est, dov'è l'ingresso, guastato, due nicchie male conservate; nella parete sud, dipinta a colori rossastri, cinque nicchie (m. 0,38 X 0,30 x 0,30) a due olle in un solo ordine; nella parete ovest un ingresso con soglia in travertino, all'esterno di m. 0,80 X 0,40; all'interno di m. 0,40 X0,30 X 0,30.
Vi sono state scoperte le seguenti iscrizioni marmoree: 1. (m. 0,33 X 0,13): DIS MANIBVS VETVRIA PHOEBE VIXIT ANN XX HIC SITA EST; 2. (m. 0,16 X 0,13): M L FAVSTVS NN XX pRIMIGENIVS S PIVS FECIT; 3. (m. 0,12 X 0,15): C ROS... C... ANOP...; 4. (m. 0,10 X 0,09): C POM... TVL SC... e inoltre 19 lacrimatoi di vetro, un fondo di vaso di vetro, e lucerne (C. I. L. XV, 6433, 9 (?), 6450 c, 6593 a; leone che assalta un coccodrillo; aquila).
P) In fondo allo sterro dal lato nord si è scoperto un angolo di muro di reticolato, che si prolungava per m. 2,50 da est ad ovest, con un cunicolo di m. 0,47 X 0,80. La fronte ovest è larga m. 1,50 ed al lato nord vi sono tre nicchie, la prima a d. in alto, di m. 0,45 X 0,39 X 0,35, con due olle, la seconda di m. 0,34 X 0,30 X 0,34, la terza di m. 0,49 X 0,36 X 0,36. I muri sono larghi il primo m. 0,60, il secondo m. 0,45.
Allineati di fronte ai colombarii F ed I, alla distanza di m. 1,50 da questi, si
sono trovati, al loro posto, i seguenti cippi di travertino: 1. (di m. 0,98 X 0,48): MANLIA NICEPH AGENS ANNVM V RA HELIVS TATA ET MANLIA MODESTA MAMMA EIVS ET APOLLONIVS NVTRICIVS EIVS; 2. (m. 1,20 X 0,37), a m. 1,18 dal precedente: P TVLLIVS P L L TRAECHIDA TVLLIA PL SPON SA INFR P XVI IN AGR P XII; 3. (larg. m. 0,30), senza iscrizione, a m. 1,77 dal precedente; 4. (m. 1,00 X 0,38) a m. 2,87 dal precedente: FABRICI C L STEPHANI FABRICIA C L PHILVMINA C FABRICI C L EROTI P BVCLEI P L PAMPILI IN FR P XII IN AGR P XI.
Nella terra si sono rinvenute cinque monete, di cui quattro irriconoscibili e la
quinta un medio bronzo di Claudio.
Dante Vaglieri.
Sul Corso Pinciano, costruendosi la fogna innanzi al nuovo villino Dari, si sono messi alla luce due cippi di travertino al posto, distanti fra loro m. 0,45, e dal limite del Corso m. 7,80: 1. (m. 0,80 X 0,30): ERENTIA A HERACLONI A TERENTI A L APOLONEI IN FR P XVI IN AGR P XIII ; 2. (m. 1,12 X 0,35): C CVRTILIVS. C.L EVMENES BIESIA Q L SELENIV IN F P XVI IN AGR P XII
Nell'area del villino stesso fra i colombari segnati G e H nella pianta pubblicata a pag. 18, si è scoperto un ipogeo, alto m. 4,75, di pianta molto irregolare, avendo sei lati tutti disuguali fra loro stabiliti in bianco con qualche linea rossa. La parete sud, larga m. 4,05, aveva cinque ordini di nicchie (m. 0,45 X 0,23 X 0,35) a due olle ciascuna, in numero di sei per ordine. Procedendo verso ovest, dopo un angolo di m. 0,88, che forma una piccola fronte, vi sono quattro nicchie quadrate (m. 0,24 X 0,25 X 0,32), l'una sull'altra. Segue un'altra piccola parete, larga m. 1,20, con cinque nicchie rettangolari (m. 0,45 X 0,22 X 0,58), una sull’altra. La parete in fondo, ad ovest, larga m. 1,60, ha cinque ordini di nicchie rettangolari (m. 0,45 X 0,21 X 0,58), due per ordine a due olle ciascuna; dopo un angolo di m. 0,45, seguiva una parete, sempre verso ovest, larga m. 1,35 con quattro nicchie rettangolari (m. 0,50X 0,24 X 0,58), una sull’altra. Verso nord eravi una scala con sette gradini (m. 0,30 X 0,30). La parete nord, larga m. 2,22, aveva cinque ordini di nicchie rettangolari, una nel primo, due nel secondo, tre nel terzo, quattro nel quarto e nel quinto, ciascuna a due olle: seguiva un angolo di m. 0,72 e quindi una piccola parete di m. 0,30 con cinque nicchie (m. 0,30 X 0,20 X 0,39), l'una sull’altra, ad un’olla. La parete est contiene l'edicola (m. 0,90 X 1,90 X 0,70), che dista dalla fine del muro da una parte m. 1,85 e dall'altra m. 1,02: ai lati vi sono cinque ordini di nicchie. Nella volta dell’ipogeo esistevano ancora gli avanzi di due lucernarî. Tra la terra è stato rinvenuto il bollo di mattone C.IL. Z. XV, 509.
Nell'istessa area sono stati rinvenuti: il bollo di mattone: DOL EX FIG PVBLIANIS ARVNTI FELICIS pigna, che conferma la correzione fatta in Not. Scavi, 1892, p. 314 a C.I.L. XV, 423 e i seguenti cippi di travertino: 1. (m. 0,50 X 0,17): ...PAC... EVTYCHIS OECVMENE LIB CIPPOS DE SVO DAT IN F P XII IN A XII; 2. (m. 0,52 x 0,40): CIPPOS DE SVO DAT IN FR P XII IN AG XII
All'angolo sud del villino, a m. 4 sotto il livello stradale si è rinvenuto un piccolo dolio di terracotta (m. 1 X 0,44), murato tutto all'ingiro. Attiguo al suddetto dolio eravi un tratto di conduttura di piombo (lungo m. 1,25; diam. m. 0,03). Sul Corso Pinciano nel fare la buca della calce per il nuovo villino Fonio e Mariani è tornato in luce un cippo di travertino (m. 0,45 x 0,30): ... L PONTIVS L L AVEVS VIXIT ANNOS XI M VIII PONTIA L L HILARA MATER FILIO SVO PATRONO SVO LOCV SEPI VLCHRI.QVC INFERANTVR MVNERI DEDIP QP XII
Dante Valieri.
Nella via Po, allargandosi il cavo perimetrale per il villino Dari, nel lato est è stato messo in luce un avanzo di colombario, di cui rimaneva soltanto un'edicola quadrata (m. 0,50 X 0,50). Sul piano di esso eranvi quattro olle disposte a coppia; le pareti erano intonacate e nel centro avevano dei riquadri dipinti a finto marmo giallo.
Ai lati dell'edicola, esternamente, erano incavati due loculi, larghi m. 0,60, con due olle ciascuno. Verso il lato ovest è stato scoperto un ipogeo di forma quadrilatera irregolare, coperto a volta in pietrame, sopra il quale, a m. 0,45, esisteva un pavimento ad opera spicata. Tra la terra si è rinvenuto un cippo di travertino (m. 1,08 X 0,30): P CAESI TIMOTHI IN F P XII IN AG P XII
Ai punti segnati 7 ed 8 nella pianta pubblicata a pag. 13 si sono rinvenuti due cippi di travertino (m. 0,90 X 0,38; m. 1 X 0,37) con l'iscrizione: IVVENTIA SELENIO IN FRP XII IN AGP XII; Al punto 6 un cippo simile (m. 1,03 × 0,35): IVNIA AL SALVIA SIB ET SVIS IN FRO P XII IN AGR P XII e nel punto 9 un frammento di simile cippo (m. 0,95 X 0,40): GR P XII
Dante Vaglieri.
In via Po angolo Via Tevere, in un cavo per le fondazioni centrali del villino Sleiter, a m. 11,25 dalla via ed a m. 3 sotto il livello stradale, si scoprì un'antica conserva di acqua lunga m. 7,90, larga m. 2,25 ed alta fino all'imposto della vòlta m. 1,79, fino al cervello della vòlta ra. 2,50. I muri hanno lo spessore di m. 0,50 e sono a sacco, a scaglie di selce, rivestiti da uno spesso intonaco di astraco che conserva le traccio dei vari livellamenti dell'acqua.
La volta, evidentemente rifatta in epoca tarda, è a sesto ribassato con rinfiammi. Intorno al pavimento, anche di astraco sparso sopra uno strato di pietrisco, gira un cordone alto m. 0,06, mentre sotto l'imposto della vòlta corre una slabbratura a gola. Presso il termine sud del lato lungo orientale (fig. 1, lett. B) è praticata l'apertura di scolo alta m. 0,27, larga m. 0,22. In epoca più tarda, quando fu rifatta la vòlta, la conserva d'acqua fu adibita ad uso di ossario d'animali. Vi fu fatto presso l'angolo meridionale un chiusino, alto di forma circolare, rivestito con un grande anello di terracotta che sorregge un dolio segato a metà, la cui apertura formava la bocca del chiusino. Dalla parte di questo chiusino la conserva d'acqua è stata trovata riempita di una enorme quantità di ossa di cavalli e di cani.
Nel cavo per il muro perimetrale dello stesso villino si vedono i resti di un colombario (fig. 1, lett. D) con i muri a reticolato e con tre strati di nicchie racchiudenti ancora le olle cinerarie. In epoca posteriore, essendo occupata per intero la parte orientale ed occidentale delle olle, per guadagnare spazio, fu addossato al già esistente un altro muro (fig. 1, lett. E), ed anche esso fu poi coperto di nicchie contenenti le olle. Nella parte settentrionale si apriva un angusto ingresso (fig. 1, lett. F) con l'architrave e la spalletta in travertino. Non se ne potò scoprire la soglia; si videro però i fori per i cardini dell'imposta.
Angiolo Pasqui.
Progetto
Stampe antiche